“L’oceano ha le sue caverne silenziose.” Con una splendida citazione dello scrittore Nathaniel Hawthorne si apre un libro che troviamo nel medagliere di fine luglio, novità interessante tra conferme consolidate e trionfali ritorni. Avvisteremo anche le sirene in questo mare senza confini, calmo e tempestoso allo stesso tempo.
Con il vento in poppa entriamo alla Lovat
Con il vento favorevole andiamo a sfogliare la classifica settimanale come sempre elaborata dalla fantastica Libreria Lovat, cuore del nordest. Due belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste. Punto d’incontro per gli appassionati, con eventi imperdibili: Lovat Lab (per unire lettori e scrittori) Carta Straccia (dedicato ai più piccoli), Lovat Café con le iniziative gastronomiche. Ecco i dieci titoli più amati dal pubblico:
1. Gotto, QUANDO INZIA LA FELICITA’ (Mondadori)
2. Bussola, LA NEVE IN FONDO AL MARE (Einaudi)
3. Giannone, LA PORTALETTERE (Nord)
4. Guerra, DIECI COSE CHE HO IMPARATO DA JESSICA FLETCHER (Rizzoli)
5. Giannone, DOMANI, DOMANI (Nord)
6. Hart, SIRENE (Fazi)
7. Di Pietrantonio, L’ETA’ FRAGILE (Einaudi)
8. Augias, LA VITA S’IMPARA (Einaudi)
9. Vargas, SULLA PIETRA (Einaudi)
10. Sinno, TRISTE TIGRE (Neri Pozza)
Blasonato dal primo posto ritroviamo Gianluca Gotto
Quando inizia la felicità (Mondadori), sottotitolo: di domande, nascite e rinascite.Lo scrittore torinese condivide le domande che lo hanno accompagnato nel corso della vita. Momenti difficili, fragilità, sogni realizzati attraverso l’incontro con il buddhismo, l’amore per Claudia, la gioia della paternità. Un diario di viaggio ricco di suggestioni e consigli per scoprire la serenità della nostra esistenza. Gianluca Gotto a vent’anni si trasferisce in Australia e poi in Canada. Appassionato di Oriente, compone articoli e romanzi mentre viaggia per il mondo. Con il suo blog seguitissimo “Mangia Vivi Viaggia” condivide insegnamenti zen ed esperienze personali.
In seconda posizione continua a brillare lo scrittore veronese Matteo Bussola
La neve in fondo al mare (Einaudi). Una lunga permanenza in classifica che conferma la passione dei lettori per le sue tematiche ricche di suggestioni. Un padre e un figlio in una stanza, in un reparto di neuropsichiatria infantile. Una storia toccante che affronta la fragilità adolescenziale. In questo reparto ci sono adolescenti che rifiutano il cibo o si fanno del male, un mondo parallelo indecifrabile che deve rammentare a tutti che ogni essere umano è un mistero a volte impossibile da decifrare nonostante il legame genitoriale crei l’illusione di poter accedere nelle stanze segrete dell’inconscio.
Il terzo posto
Torna sul podio in terza posizione il Premio Bancarella 2023, rivelazione della stagione letteraria: La Portalettere (Nord) di Francesca Giannone. La scrittrice originaria di Lecce è inarrestabile, la troviamo in classifica anche con il suo ultimo lavoro: Domani, domani (Nord). La storia di una passione che prima unisce e poi divide un fratello e una sorella.
La presenza femminile è molto forte questa settimana, un mosaico di storie sorprendenti
Ritroviamo il talento e l’ironia di Alice Guerra Influencer molto seguita sui social e laureata in Comunicazione: Dieci cose che ho imparato da Jessica Fletcher (Rizzoli). Un caso complicato: la sparizione di Luigino, novantenne di Mestre. Sul caso indaga un commissario siciliano, ma la vera investigatrice è Alice, autoproclamatasi “l’influencer di Mestre” che utilizza come modello ispiratore i principi della famosa signora in giallo Jessica Fletcher.
Ecco la prima novità della settimana
Sirene (Fazi) di Emilia Hart, scrittrice anglo-australiana nata a Sidney, ha studiato letteratura inglese e legge per poi lavorare come avvocato. Questo è il suo secondo romanzo pubblicato in anteprima mondiale e narra la storia di quattro donne “separate” da centinaia di anni ma nello stesso tempo unite da strane leggende, sogni inquietanti, voci femminili provenienti dagli abissi. C’è la storia di Mary ed Eliza che nel 1800 vengono strappate dalla loro Irlanda e costrette a salpare per l’Australia e quella di Lucy che nel 2019 si sveglia di soprassalto per un sogno molto vivido e ricorrente: due sorelle che stanno naufragando. Sirene racconta la magia del mare, la forza delle donne, il legame indissolubile tra sorelle.
Resiste il premio Strega
Sempre in classifica la vincitrice del Premio Strega Donatella Di Pietrantonio: L’età fragile (Einaudi). La scrittrice vive a Penne in Abruzzo, dove esercita la professione di dentista pediatrico. Nel 2017 ha vinto il premio Campiello con L’Arminuta. Per Donatella Di Pietrantonio non esiste un’età senza paura, siamo fragili sempre, da genitori e da figli. Quando dobbiamo ricostruire e quando non sappiamo neppure dove gettare le fondamenta.
Un grande ritorno
Corrado Augias: La vita s’impara (Einaudi). Il giornalista e scrittore racconta l’avventura della sua vita. L’infanzia in Libia, il ritorno a Roma, il dramma dell’occupazione tedesca, i primi passi nel mondo del giornalismo con programmi che cambieranno il volto della narrazione televisiva come “Telefono giallo” “Città segrete” “Babele”. La vita s’impara scrive Augias, soprattutto se non si perdono mai la curiosità intellettuale e la passione civile.
Ancora nel palmarès la regina del noir francese Fred Vargas, pseudonimo di Frédérique Audouin-Rouzeau
Un bel groviglio di efferati omicidi che sconvolgono la Bretagna: Sulla pietra (Einaudi). Il giallo inizia con la morte di un guardiacaccia ucciso con due coltellate al torace. Dopo Il morso della reclusa, Fred Vargas ripropone un personaggio molto amato, lo svagato commissario del XIII arrondissement di ParigiJean-Baptiste Adamsberg.
Chiudiamo con la tigre
Chiudiamo la classifica con un romanzo dal tema molto forte, un grande successo di critica, vincitore del Prix Goncourt des lycéens 2023 e del Prix Femina 2023 e Libro vincitore del Premio Strega Europeo 2024. Triste tigre (Neri Pozza) di Neige Sinno. Così scrive la critica analizzando queste pagine: Un libro, che usa la scrittura come un martello, attraversato da una domanda: colui che ha creato l’agnello ha creato anche la tigre? Neige Sinno è una scrittrice e traduttrice francese. Triste Tigre è il racconto della sua vita, una storia di abusi e violenze subite da bambina da parte del patrigno. Un trauma indelebile seguito dalla decisione di denunciare la violenza in età adulta a diciannove anni. Ci sarà un processo pubblico, il carcere per lo stupratore e per lei una vita nuova lontano dalla Francia. Dal racconto sofferto di una bambina violentata, nasce anche un invito ad esplorare questo luogo delle tenebre rifiutando ogni retorica delle vittime (nessuna resilienza, nessun oblio, nessun perdono). Neige Sinno è alla ricerca di una memoria collettiva per affrontare un danno che è irreparabile. Nel suo operare smonta anche molti luoghi comuni, come quello di una scrittura terapeutica che possa aiutare a guarire dai traumi. Lo si comprende bene leggendo la sua testimonianza: Io ho voluto crederci, ho voluto sognare che il regno della letteratura mi avrebbe accolta come una delle tante orfane che vi trovano rifugio, ma neppure attraverso l’arte si può uscire vincitori dall’abiezione. La letteratura non mi ha salvata. Io non sono salva.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, con questo caldo anche la lettura può sembrare faticosa, eppure nella classifica delle Librerie Lovat ci sono molti testi importanti, seri, che meritano attenzione e una riflessione dopo la lettura. Il racconto autobiografico di Neige Sinno è veramente triste e meno raro di quanto si immagini. Anche questa mattina ho ascoltato al telegiornale la vicenda di uno pseudo fotografo che con la scusa di servizi aveva seviziato o infastidito molte ragazze. Purtroppo vengono alla luce sempre più vicende che colpiscono le donne in genere, e, cosa ancora più grave, i minori. Questo patrigno, che avrebbe dovuto proteggere questa bambina, si rivela un orco e le rovina l’esistenza. L’autrice Neige Sinno bene ha fatto, anche se solo dopo dieci anni, a denunciare i fatti e a far condannare lo stupratore che approfittava di vivere accanto alla vittima, una bambina che non aveva la possibilità di difendersi. Anche in merito al caso Cecchetin, la notizia è di ieri, si rischia di <> queste vicende, si sminiusce anche un delitto efferato, invece si deve chiedere alla magistratura di colpire con severità chi rovina la vita ad un’altra persona, senza sconti e giustificazioni.
Sempre luminosa Elisabetta! Mi fai godere!