Siamo nel cuore storico di Chioggia, quella Riva Vena che pullula di negozi, bancarelle, bacari e ristorantini. Un tempo era la via del mercato dei chioggiotti, ora è un polmone di interesse turistico. In fondo a Riva Vena, in direzione opposta a quella che porta al ponte Vigo, si trova la “Cicchetteria da Nino Fisolo”, un simpatico locale bardato con il rosso della città di Chioggia e, adagiata sulle acque della riva, una tipica barca con la vela alzata. Qui incontriamo Diego Ardizzon, il patron della Cicchetteria. Ha una passione sfrenata per la sua Chioggia e per Riva Vena. Con un sorriso tranquillo, Diego esibisce i suoi piatti e i suoi cicchetti che propone ai clienti; su questo è quasi maniacale nel preparare i sapori bene amalgamati. E’ fermamente convinto che il presente e il futuro della gastronomia chioggiotta debbano guardare le proprie radici: materie prime e ricette chioggiotte tradizionali, non guardare alla fusion e alla globalizzazione tra i fornelli. “Sono i sapori e i profumi di sempre che amo per me stesso e per trasmetterlo agli altri” sottolinea.
Diego, da quando ha iniziato questa attività?
La passione per la cucina mi è stata trasmessa da mio padre Giancarlo che, cucinando alla sagra del pesce negli anni 80, quando non era turisticizzata e si faceva quasi gratis per i chioggiotti, mi portava con sé. Fu lì che imparai. In una seconda fase, facendo il militare in marina, sono stato affiancato al cuoco di bordo quando ero imbarcato in Sicilia ad Augusta.
E il nome di Nino Fisolo che porta il suo locale?
Ho dedicato al mio locale il nome di Nino Fisolo: era mio nonno, un bravissimo pescatore di Chioggia molto conosciuto nell’ambiente, lo chiamavano il re della Laguna. Effettivamente il suo vero cognome era Renier, detto poi Fisolo, sembra poi derivante da una famiglia nobile veneziana. Lui era un tipo molto intraprendente, in occasione della Mostra del Cinema di Venezia, attori e personaggi noti venivano a confondersi nella mia città, un po’ distante dai riflettori. Ecco che mio nonno li prendeva e li accompagnava a conoscere la città e a mangiare. Ho delle foto di Nino assieme a Giulietta Masina, o Ilaria Occhini.
Diego, quando ha preso le redini del suo locale?
Nel 2018. Tutto è partito quando mi trovavo con la mia compagna Stefania a bere un Muller Turgau nel Trentino. Decidemmo di aprire il ristorante e fare accoglienza. Io ho fatto il ragioniere, provenivo da un altro lavoro, decisi di lasciarlo per dedicarmi a questo che mi appassionava, sapendo che mi trovavo con un grande alleato, avevo l’acqua, il canale di Riva Vena, il mio locale era là. Decisi l’avventura e sono molto felice. Anche mia mamma Maria Paola Renier ha avuto da sempre la passione per la cucina. Mio papà Giancarlo invece è mancato nel 2011. In cucina mi aiutano persone in gamba come la signora Norma.
Davanti alla sua cicchetteria, nel canale, ha messo una barca a vela
E’ una imbarcazione storica, tipica di Chioggia, usata dai pescatori di una volta. Una classica imbarcazione a fondo piatto costruita in rovere e Larice. Grazie ai suggerimenti dello storico locale Enrico Marchesan sono riuscito a realizzarla al meglio.
Diego, lei è anche appassionato di arte e ogni anno organizza l’estemporanea di pittura ….
Sì il primo sabato di settembre, quest’anno sarà il 7 settembre, Ogni anno decine di pittori e artisti arrivano presto alla mattina a Chioggia e si posizionano per immortalare scorsi di Riva Vena e di Chioggia. Al termine una apposita e selezionata giuria tecnica esamina i lavori, i primi vengono premiati in denaro o in riconoscimenti. Il successo aumenta di anno in anno, abbiamo al nostro fianco le istituzioni, l’associazione dei Commercianti, la Pro Loco e diversi sponsor.
Per i lettori di www.enordest.it Diego Ardizzon propone l’insalatina di piovra. Un piatto fresco, estivo, non particolarmente complesso nel prepararlo. Importante che sia composto da prodotti di qualità.
Insalatina di piovra
Ingredienti (per 4 persone). 1 piovra media, 100g di sedano bianco o verde croccante, 150g di pomodorini, 150g di olive taggiasche o leccino denocciolate, olio evo qb.
Preparazione. mettiamo in ebollizione la piovra, chiediamo al pescivendolo una piovra pescata nel Mediterraneo. Una volta cotta la tagliamo finemente e strizziamola leggermente per levare l’acqua in eccesso.
Tagliamo a cubetti il sedano. Tagliamo a pezzetti i pomodorini datterini avendo cura di asciugarli dal succo e separarli dai semi, Tagliamo a tocchetti anche le olive.
In una teglia spargiamo il sedano e i pomodorini tagliati e aggiungiamo i pezzetti della piovra distribuendola bene. Versiamo quindi le olive cospargendo con olio extra vergine di oliva. Mescoliamo il tutto e riponiamo in frigorifero per 30 minuti prima di impiattare e servire.
Il vino in abbinamento
Un vino adatto a questo piatto è un bianco Custoza DOC della Cantina Gorgo di Custoza. Un vino biologico, fresco, fruttato e leggermente aromatico, dalla giusta sapidità e mineralità. E’ un bianco secco, va bevuto molto fresco, ed è l’ideale per piatti come quello dell’insalata di piovra.