Federico Casarin cresce cestisticamente nelle giovanili del Lebole Mestre con cui disputa tre stagioni esordendo sedicenne in Serie A1 nel campionato 1982-83. Nel 1985 passa alla Benetton Treviso con cui nella stagione 1986-87 ottiene la promozione in Serie A1. Dopo tre stagioni a Treviso ha giocato un anno a Roma, uno a Desio ed uno ad Avellino. Successivamente dal 1991 al 1996 gioca al Banco Sardegna Sassari dove realizza 1923 punti in 182 presenze con un “high” di 39 punti e 46 di valutazione contro la Breeze Milano, nella stagione 1991-92, dove in 40 partite segna 622 punti con una media di 15,6 a partita. Nel 1996-97 passa a Bergamo in B1, poi nel 1997-98 al Petrarca Padova, successivamente a Vicenza nel 1998-99, dove vince la Serie B d’Eccellenza. In seguito torna a Mestre con i Bears nel 1999-2000, quindi a Riva del Garda nel 2000-01, poi a Lumezzane dal 2001 al 2003, nella stagione 2001-02 conquista la promozione in Serie B d’Eccellenza, e infine dal 2004 al 2020 a Mirano in serie C. Il figlio Davide gioca in prima squadra.
Federico Casarin Dirigente
Già direttore sportivo della Reyer Venezia Mestre, il 30 giugno 2015, dopo la nomina a sindaco del proprietario della Reyer Venezia Mestre Luigi Brugnaro, viene nominato presidente e nel 2017 vince lo scudetto. Inizia con i Bears Mestre come Direttore Sportivo nel 2003-04 per un triennio, poi dal 2006 al 2015 è prima il Direttore Sportivo e poi il General Manager dell’Umana Reyer Venezia, dal 2015 ad oggi è il presidente della medesima società a cui appartengono le prime squadre femminile e maschile.
Riconoscimenti e titoli di Federico Casarin
In campo maschile vince 2 scudetti (2016-17 e 2018-19), una Coppa Italia (2019-20), una FIBA Europe Cup nel 2017-18 e una Final Four di Basketball Champions League nel 2016-17. In campo femminile vince 1 scudetto nel 2020-21, una Coppa Italia nel 2007-08 e una Supercoppa sempre nel 2008. Vince 22 scudetti con le squadre giovanili maschili e femminili. Nel 2011-12 e 2017-18 viene nominato miglior dirigente della LegaBasket Serie A. Nel 2018 riceve il Premio Reverberi “Oscar del Basket”, nel 2019 riceve il Premio “Marketing Award” della Legabasket Serie A, nel 2020 gli viene conferita la Stella d’Oro al Merito Sportivo dal CONI e riceve il “Leone d’oro” di Venezia Premio speciale per i “Meriti Sportivi”, nel 2017-18 e 2018-19 è membro del Club Council della Basketball Champions League. Con il 2020 viene eletto Vice Presidente della Federazione Italiana Pallacanestro e nel febbraio 2024 diventa Vice Presidente Vicario FIP.Abbiamo avuto il piacere di intervistarlo e fare con lui il punto sul campionato appena finito con l’uscita della Reyer in semifinale.
Federico Casarin, possiamo fare un bilancio su questa stagione delle prime squadre?
“Sicuramente è un bilancio positivo, che ci soddisfa e ci riempie d’orgoglio, pensando allo scudetto conquistato dalle ragazze e al primo posto con cui abbiamo chiuso la regular season. Inoltre la prima squadra maschile ha conquistato la semifinale scudetto e della Coppa Italia. Contro la Virtus Bologna abbiamo disputato una serie importante che ci ha visto sconfitti, ma all’altezza di una grande squadra che è stata protagonista in Eurolega”.
Continuerete il lavoro con coach Neven Spahija. Cosa vi aspettate?
“Da quasi un anno e mezzo lavoriamo insieme a coach Spahija che ha portato la sua grande esperienza internazionale e ha dato delle letture diverse. Ci siamo conosciuti, apprezzandoci, raggiungendo un livello di grande rispetto, fiducia e partecipazione tra le parti. Questo è il viatico più importante per il prosieguo, siamo contenti di continuare il percorso insieme e convinti di poterci migliorare reciprocamente per raggiungere ancora traguardi importanti”.
La Reyer quest’anno ha mostrato, nonostante la sconfitta in gara 5, di poter essere all’altezza di squadre come Bologna o Milano. Si intende mantenere lo stesso livello?
“L’obiettivo della società, da quando ho la fortuna e l’onore di farne parte, è sempre stato quello di essere protagonisti. Ciò non significa solo vincere, ma anche essere capaci di regalare emozioni ai nostri tifosi, soddisfazioni ai nostri partner ed essere sempre all’altezza del nome che portiamo sulla maglia”.
Federico Casarin, il Taliercio è stato spesso sold out. Ormai la Reyer è diventata un simbolo per tutto il Nordest
“È indubbio che la prima squadra maschile ha registrato numeri da record al Taliercio, ma vorrei sottolineare i numeri incredibili delle ragazze perché in stagione regolare, ma soprattutto nei playoff, l’affluenza è stata qualcosa di eclatante che ci riempie di soddisfazione”.
Se dovesse come per magia rimettere le mani a qualcosa di questa stagione cosa cambierebbe e cosa invece migliorerebbe?
“Non credo molto nella magia e penso alle cose concrete. Penso che in ogni stagione ci sia qualcosa che si possa migliorare: ogni dettaglio può essere funzionale alla vittoria. Se guardo alle sconfitte contro la Virtus Bologna in gara 1, al supplementare, e in gara 2, persa per un punto, sono inezie, ma le potevamo evitare e di conseguenza vincere le partite. A questo livello i dettagli fanno la differenza”.
Il rammarico più grande?
“No, ormai è passata. Come ho detto è stata una stagione positiva, ma stiamo già guardando alla prossima e alla programmazione. Vogliamo farci trovare pronti per essere ancora protagonisti”.
Il giocatore e la squadra che l’hanno colpita di più
“Paris Basketball ha disputato una Eurocup straordinaria mettendo in campo fisicità, atletismo ed aggressività che poche volte ho visto nella mia carriera da giocatore e dirigente. Il loro leader, TJ Shorts è stata una grande sorpresa: ha dimostrato sia in Francia che in Europa di essere un grande giocatore”.
La Reyer punta da anni sui giovani. C’è qualcuno che è pronto per il grande salto?
“Nella visione del nostro Patron, da quando è iniziato il progetto Umana nel 2006, il settore giovanile rappresenta un focus primario, non solo per la creazione di giocatori, ma per contribuire con le famiglie e la scuola alla formazione dei cittadini del domani. I risultati sono importanti e fanno parte del gioco, ma per noi non conta solo il lato sportivo, ma anche quello umano e sociale”.
Com’è il Federico Casarin presidente?
“Una persona che ha tanto da imparare e lo stesso entusiasmo di quando ha iniziato la carriera da dirigente. Ha voglia di mettersi sempre in discussione ed è grato per questa opportunità che ha avuto 19 anni fa”.