La fonte di ispirazione e di riferimento del direttore Nardin rimane sempre la figura di Eleonora Duse come innovatrice e avanguardista di ogni arte in cui si è cimentata. A rendere il lavoro di Nardin ancora più soddisfacente è la presenza anche dei grandi maestri internazionali nel percorso pedagogico e formativo del PRIMO ANNO ACCADEMICO, del Percorso Triennale per Registi e Attori e nelle masterclass internazionali di Alta Formazione della nuova “Accademia Eleonora Duse – Centro Sperimentale di Cinema ed Arti Performative” di Asolo affidata alla direzione artistica appunto del regista e pedagogo internazionale Alessio Nardin.
Il mese di marzo l’Accademia Duse ha ospitato due maestri internazionali con due diverse e concomitanti attività.
Il lavoro e la presenza di Roberta Carreri Nordisk Teaterlaboratorium – Odin Teatret
Da una parte Roberta Carreri, oggi attrice del Nordisk Teaterlaboratorium – Odin Teatret e prima, dal 1974 al 2022, del Odin Teatret fondato e diretto da Eugenio Barba, nella sua presenza ad Asolo ha tenuto per gli allievi del Percorso Triennale per Registi ed Attori le sue lezioni su “La danza delle intenzioni”. “Il lavoro che svolgo con i partecipanti – dice l’attrice stessa – è ispirato al metodo e agli ideali del gruppo Odin Teatret in cui mi sono formata sin da giovanissima e ho militato per quasi cinquanta anni. A tutto questo ho aggiunto la rielaborazione di una esperienza pluriennale di danza butho svolta con Nakajima Natsu che negli anni ‘80 mi ha profondamente segnata e con cui ho collaborato a lungo nei decenni successivi”.
Entrando poi nello specifico delle sue lezioni all’Accademia Duse “L’espressione danza non è solo legata al corpo e alla musica, per me significa soprattutto il rapporto che si instaura fra la mia volontà e ciò che mi sta attorno. La scelta del titolo porta l’attenzione sulla fase che precede l’azione, ovvero sull’importanza che riveste l’avere una definita intenzione nel momento in cui la si compie: il cosiddetto “sotto-testo” può trovare spazio nello spettacolo anche nel modo in cui l’interprete “agisce”. Inoltre aggiunge” Ho trovato gli allievi dell’Accademia Duse molto aperti e curiosi. Per i partecipanti sono due le possibili ricadute del mio insegnamento: una sotto il profilo esistenziale nel confronto quotidiano con se stesso, l’altra dal punto di vista professionale, risvegliando la presenza dell’attore e della sua corporeità attraverso la pratica di esercizi fisici e vocali.”
Masterclass di Nardin su Pirandello
Negli stessi giorni Alessio Nardin, regista e pedagogo che da anni porta la sua visione artistica in tutta Europa (pluri-premiato in Russia, Francia, Spagna, Brasile) ha tenuto negli stessi giorni una masterclass di Alta Formazione incentrata sulla drammaturgia pirandelliana. Oltre 15 attori e registi professionisti provenienti da tutta Europa hanno praticato lo studio del testo “La vita che ti diedi” che Pirandello scrisse appositamente per la Duse.
Il commento di Nardin
Nardin commenta così: “È una ricerca artistica che ho iniziato a Parigi nel 2021 agli rencontres internationales d’art dramatique, durante la mia masterclass tenuta con un gruppo di professionisti francesi e italiani, e che poi ho proseguito all’Accademia Duse ad Asolo. Il lavoro è suddiviso in diverse tappe di 15-20 giorni di lavoro ciascuna (di cui quella di marzo è una intermedia) in cui aiuto l’attore ad essere “autore” dell’azione in scena. Questo lavoro passa per una pratica fisica preparatoria che si basa sulle arti marziali originarie e che mira a portare l’attore alla consapevolezza del proprio essere in scena: corpo, emozione, parola.
È importante che l’attore si sveli ogni volta a se stesso nel suo essere di quel momento. L’incontro con Pirandello avviene quindi successivamente attraverso continui studi pratici che prima di ogni cosa scompongono e “derivano” l’azione dell’autore nei suoi “motori” elementari, per poi donare all’attore la capacità di ricomporla ed “integrarla” in scena. La nostra pratica consiste nel riuscire a creare un testo per l’azione, partendo dal testo letterario. L’unico che può concretamente, attraverso strumenti precisissimi che pratichiamo quotidianamente, fare questa metamorfosi è l’attore. Inoltre aggiunge “La drammaturgia su cui stiamo lavorando è incredibilmente ricca ed unica, anche nel “panorama” pirandelliano: per questo siamo continuamente stimolati ad andare oltre i loro limiti consapevoli.”. Il lavoro di pedagogia e ricerca di queste masterclass convoglierà ad una prima messa in scena già nell’autunno del 2024.
Ad aprile ospite Cesar Brie, a maggio Rafael Spregelburd
In aprile l’Accademia Duse ha ospitato un altro grande maestro internazionale: Cesar Brie, attore, autore e regista argentino che oramai da molti anni ha eletto l’Italia come sua seconda patria.
“Sono grato ad Alessio Nardin di avermi invitato a lavorare con gli allievi del percorso triennale dell’Accademia Duse- dice il fondatore del Teatro de los Andes- il lavoro che svolgerò con loro sarà di cercare di portarli a “pensare la scena”, cioè a considerare la scena come una grande composizione in cui entrano gli elementi dell’attore: corpo, voce, come dire il testo, come creare immagini, metafore, come utilizzare lo spazio scenico, come comporre tutti gli aspetti che portano a realizzare uno spettacolo. Quello che mi preme non è insegnare, ma aiutare gli allievi a scoprire quello che ognuno ha dentro. In qualche modo aiutarli ad essere loro stessi”.
Anche il mese di maggio sarà un mese ricco di ospiti internazionali: saranno in Accademia come docenti Rafael Spregelburd, regista, attore e drammaturgo di valore mondiale e Andrea Tosoni maestro di educazione della voce.
Per info sulle masterclass e come accedervi consultare www.accademiaduse.it o scrivere a segreteria@accademiaduse.it