Una settimana di sport, tutto quello che abbiamo visto nella settimana di sosta del giornale per Pasqua. Dal ritorno in serie B del Cesena (e anche del Mantova) al Ciclismo con Elisa Longo Borghini che vince il giro delle Fiandre. Poi gli esoneri selvaggi nel nostro calcio.
Partiamo dal Volley col videoaffrescone da Pinerolo: al secondo anno di serie A arriva 6^ e prende 3 set a Monza, ovvero Milano
Tennis, Jannik Sinner vince a Miami, intanto ci prova e vince anche sula terra rossa di Montecarlo e adesso scala per diventare numero 1, ha un migliaio di punti da recuperare a Djokovic, da alcuni mesi gli è già superiore
Dal 2023 ha tutto per essere il miglior sportivo italiano sino al 2035, essendo del 2001, ma anche sino al 2040, con il metro di longevità di Roger Federer. Da San Candido, Bolzano, è cresciuto a Sesto, in una famiglia italofona, figlio di Siglinde e Hanspeter, gestori di un rifugio nella val Fiscalina.
Tennis: esemplari i commenti di Cristiano Gatti su Corriere dello sport e quelli di Elena Pero e Paolo Bertolucci, su Sky
Sono d’accordo con Gatti, Pero è troppo compassata, serve una via di mezzo fra lo strepitare ad minchiam di radio e tv, di Francesco Repice su radio Rai1, di troppi emuli di Fabio Caressa su Sky e Dazn (Edoardo Testoni urla che è un dispiacere, su Dazn) e le emozioni trattenute da Elena, allieva di Rino Tommasi. Bertolucci usa un tono di voce normale. Le telecronache dovrebbero essere una via di mezzo fra il lord inglese che fu Nando Martellini e lo scatenamento di Caressa. In radio, idem. Emilio Mancuso è un lord, su 1, Francesco Repice è epica quasi sempre. Ma alla storia non passano gli Andrea Marinozzi, distaccato, su Sky, ma i Giampieri Galeazzi.
Pare che Rcs non perdoni, Gian Luca Pasini ha annunciato la chiusura dei 3 blog di volley, vela e paralimpici. Giornalista di Ravenna, soprattutto per la pallavolo era un punto di riferimento mondiale da 14 anni, ma gli editori raramente ci ripensano. Ricordo Fabrizio Bocca e il suo blooog, con Repubblica, si è dovuto fermare ed è ripartito cambiando una lettera. Dispiace anche che Davide Romani e Valeria Benedetti non lo portino avanti: il giornalista cremonese è il nuovo caporubrica, negli ultimi anni aveva dato una mano al ciclismo, alla canoa, è comunque un lavoro ponderoso che Pasini faceva in maniera metodica, sistemando video suoi e delle società sportive, comunicati stampa e analisi dal cartaceo, poi commenti personali. Il massacrante dialogo con i lettori con pseudonimo, ne so qualcosa: le provocazioni, le sue reazioni. Gian Luca è in pensione da dicembre.
Aspettando il Mantova che ce l’ha fatta in anticipo, il ritorno in serie B del Cesena, 6 anni dopo la retrocessione e il fallimento
Intervistai Giorgio Lugaresi, l’allora presidente, che annunciò il suicidio con un comunicato e poi riprese a lavorare, da pensionato. Da 3 anni si è fermato definitivamente, si gode i parenti. L’allenatore è Domenico Toscano, eccellente a Terni e poi sempre esonerato, in B. In rosa c’è Jonathan Klinsmann, figlio di Jurgen, ex Inter e già ct della Germania.
La nostra conferenza stampa con Alessandro Nesta
“Chi si dimette. Perchè ci si dimette e chi invece aspetta di essere licenziato. Quanto servono i leader, in spogliatoio: remare sempre dalla stessa parte, pensare al risultato finale, al noi, anche con 4-5 panchine di fila, e non diffondere malumore”.
Gli esoneri selvaggi
Come si fa a licenziare l’allenatore sesto in classifica, Corini al Palermo, e impedire di lavorare a bei professionisti come Luciano Foschi, miracoloso a Lecco, e Alfredo Aglietti, subentrato da poco. Su Corini, è come se l’Atalanta congedasse Gasperini, sesto, ma con una partita in meno. La vincesse, con la Fiorentina, sarebbe sesta la Roma, che in effetti esonerò Mourinho. A Lecco, il patron di Nunno mostra difficoltà a gestire una società sportiva, forse la federazione dovrebbe intervenire per le accuse rivolte ai giocatori di vendere le partite. Pagano i tifosi, la favola della storica serie B è stata mortificata dall’esonero prematuro di Foschi. A Palermo va Michele Mignani, che a Bari ha fatto il massimo. Prova ne sia che con Pasquale Marino e poi Beppe Iachini i pugliesi sono andati peggio.
Bologna, il miracolo, il viaggio nei segreti
Il ds Giovanni Sartori è il migliore d’Italia, silente, il più sottovalutato. Ma ha litigato con Gasperini, all’Atalanta, e mesi fa con Thiago Motta. Riccardo Orsolini è il nostro Robben, mancino come il campione che portò l’Olanda in finale mondiale e il Bayern Monaco sul tetto d’Europa. Sarebbe stato bello vedere anche agli Europei anche Berardi, stesso ruolo. Meriterebbero di giocare in coppia, il problema è che giocano a piede invertito entrambi e a sinistra non avrebbero la stessa incidenza. Il Bologna è ormai certo dell’Europa, è l’impresa del decennio, dopo i due preliminari di Champions non passati da Francesco Guidolin all’Udinese. Il tutto, per la verità, sempre dietro la continuità dell’Atalanta.
Muore a 86 anni Ted Toleman, fondatore del team di formula1 che tenne a battesimo Ayrton Senna
La squadra gareggiò dal 1981 al 1985, rivelò Senna, quando fu secondo nel gran premio di Monaco, a Montecarlo, sotto la pioggia: era alla prima stagione nell’élite, aveva 23 anni, nel 1984, e firmò il miglior risultato del team britannico. La Toleman conquistò altri due podi con il brasiliano, in Gran Bretagna e in Portogallo, poi fu ceduta al marchio italiano di abbigliamento Benetton, che gareggiò nel campionato dal 1986 al 2001, vincendo due titoli piloti nel 1994 e 1995, con Michael Schumacher, e il titolo costruttori nel 1995. La Benetton fu poi acquistata dalla Renault, che attualmente corre sotto i colori della Alpine in F1.
La Toleman fu un marchio romantico, come la Arrows e l’Aston Mrtin, la Dallara e la Fittipaldi, la Force India e Haas, la Jaguar e la Jordan, la Lola e la March, la Midland e la Minard, la Osella piemontese, la Prost e la Racing, la Shadow e la Surtees, la Wolf, con il ruotino. Alcune altre hanno gareggiato a lungo, come la Ligier e la Tyrrell.