Ogni tanto, il vannizagnoli.it show, ovvero lo zizzagare in video – racconti, riprese, intervistone, affreschi – raddoppia. In questo caso, per enordest.it, assembliamo presentazioni di libri, eventi, storie di province e di città e di regioni. Eventi pubblici che riprendiamo a Reggio Emilia, dove viviamo, ma che hanno un senso anche e soprattutto nazionale. Il primo racconto che proponiamo è il classico “provare per credere”, che diceva Angeli, scomparso, l’uomo delle pubblicità di Aiazzone, il noto ipermercato di mobili, in Piemonte.
A casa nostra, a Reggio Emilia, al confine con Cella e Roncocesi, dove abita ancora un fratello di Zucchero Fornaciari, Adelmo, all’anagrafe, testiamo la possibilità di depurare l’acqua, non potabile.
Arriva da Milano Stefano Sartorello, con il commerciale Alberto, aspettiamo il preventivo. Valutano anche la minispa, per capire come rendere la doccia davvero emozionale, con due getti su tre solo di acqua fredda.
Sartorello
Si è parlato, con Stefano Sartorello, di telemarketing aggressivo e anche di opposizione alle telefonate spesso sgradite da numeri peraltro puntualmente segnalati come sospetto spam. Non manca uno spaccato sul tema acqua e pozzi, in campagna. Peraltro a due passi dalla città.
Fra le galleria di presentazioni in libreria, Giacomo Matteotti, veneto del Polesine, il personaggio delle battaglie politiche, avversario del fascismo e rapito e uc”””””ciso dai fascisti giusto 100 anni fa. ripercorso dal libro di Riccardo Nencini, accompagnato alla libreria all’Arco, delle cooperative rosse, presenti in varie regioni. A dialogare Mauro del Bue, da una vita nel Psi, per il quale è stato a lungo direttore de L’Avanti. Nencini è nipote di Gastone, mito del ciclismo, morto giovane a soli 50 anni. Ha vinto un Tour de France nel 1960, è uno dei sette italiani che hanno vinto la grande corsa a tappe francese. Passista-scalatore Nencini ha vinto anche un Giro d’Italia perdendone di un soffio almeno altri due. Volevamo raccontare entrambi, l’autore però è dovuto scappare per non perdere il treno. Almeno così ci è stato detto.
‘Del Bue ha anche ricordato un’altra vittima del fascismo: il sindacalista di Reggio Emilia Antonio Piccinini, socialista e segretario del Partito Socialista della sua provincia. Fu aggredito e brutalmente ucciso, una vicenda che ha molti aspetti simili a quella di Giacomo Matteotti. L’assassinio del sindacalista fu compiuto nel febbraio del 1924 nel clima turbolento delle elezioni che porteranno i fascisti ad avere la maggioranza in parlamento. Le stesse elezioni delle quali Matteotti alla Camera denunciò i brogli con tale precisione e forza che pochi giorni dopo l’intervento del deputato ci fu il sequestro a Roma.
Francesco Semprini racconta la guerra in Ucraina, con il suo Trincee & segreti. E’ fidanzato con Valeria Robecco, reggiana, firma di Ansa e de Il Giornale, da New York.
Dialoga con Elisabetta Grassi, ufficio stampa degli industriali, a Reggio Emilia, e firma di Carlino Reggio, e con Luca al Sabbagh, professore universitario. Raccontano Putin e i conflitti.
La fila infinita per l’ultimo giorno della mostra su Cccp, fedeli alla linea, gente da tutta Italia. il videoaffrescone. Manca l’ultima stanza, dovevo mettermi in fila con il pubblico, per filmarla, ma sono dovuto partire per Milano, per il volley. Splendido raccontone, con memorabilia e anche persone vestite da quei tempi.
Serata splendida al teatro municipale Romolo Valli, con la polizia di stato.
La banda emoziona, il fascino di Federica Galli di Trc Bologna, ha un viso da cinema, bionda fatale.
Qui sopra, Roberto Salati racconta la sua versione della white list negata a Edilgest
Il consorzio di imprese edili di cui era presidente, a Reggio Emilia. “Gabriele Franzini non è bravo nelle inchieste, ne fa solo una valutazione politica e non dà spazio alla difesa”.
L’avvocato Stefano Ferri racconta la passione per i granata e la professione di avvocato e commercialista. E poi la fondazione ideata da Pirruccio e dedicata al terzo settore, fondata nel 2021. “L’offerta massima è di 30mila euro”. E’ un tema particolare. Sarebbe bello se ogni società sportiva avesse a supporto una fondazione. Quella per la Reggiana è vicina al terzo settore.
Giacomo Satalino racconta la vita secondo portiere, ora titolare per l’infortunio a Francesco Bardi. “A Sassuolo ero terzo. Domenico Berardi il più grande compagno di squadra. Cosa mi resta della serie A. Quanto è difficile emergere al sud. Le mie 7 squadre”