“Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva” lo ha scritto Michela Murgia in “Stai zitta”. Questa valutazione sull’universo femminile è uno dei motivi che ha ispirato Progetto Donne Veneto APS. L’associazione che in febbraio ha festeggiato due anni di attività, propone anche per il 2024 una fantastica maratona dedicata alla lettura per celebrare la Giornata Internazionale della Donna. Appuntamento l’8 marzo a Treviso. Evento molto atteso con significati simbolici importanti grazie alla modalità di lettura dei testi, ad alta voce e in luoghi di facile accesso per il pubblico. La rivendicazione di uno spazio pubblico dove poter dare voce a protagoniste che si sono spese per la conquista e la salvaguardia dei diritti di tutte le donne.
L’importanza della lettura
Splendida locandina dalle atmosfere Liberty per questa terza edizione del format ideato da Progetto Donne Veneto: “Donnecheleggono… Donnecheleggono”. Una libera condivisione di letture di autrici del passato e del presente dove tutte e tutti sono invitati a partecipare anche con proprie selezioni.
Ecco le tappe fondamentali di un magico percorso che quest’anno trova ospitalità in alcune librerie di Treviso: “Biblioteca di Città Giardino Andrea Zanzotto”, (dalle 18 alle 19,30), “BRaT Bibliotecadei Ragazzi Enzo Demattè” (dalle 17 alle 18). Hanno inoltre aderito all’iniziativa la Libreria Canova, la libreria Ubik, il Centro Commerciale Panorama a Castrette di Villorba.
“Donnecheleggono…” ha il patrocinio del Comune di Treviso, della Commissione Pari Opportunità di Treviso, della Consulta Femminile Treviso e la collaborazione di Abibrat, AfroStart Italia, Solco, Sovv e Raccontami le Parole.
Il programma
Uno sguardo al programma: come apertura in tutte le sedi ci sarà la lettura di un estratto da “Rivoluzionaria professionale” di Teresa Noce, dove si racconta proprio di un 8 marzo che le prigioniere del campo di concentramento di Holleischen (in Cecoslovacchia) riuscirono ad organizzare nel 1945. I brani proposti contemplano le voci più interessanti del panorama internazionale di ieri e di oggi come Sibilla Aleramo, Audre Lorde, Wislawa Szyborska, Virginia Woolf, Carla Lonzi, Teresa Mattei, Maya Angelou, Marge Piercy, Michela Murgia, Concita De Gregorio.
Molte le novità significative di questo 8 marzo: la partecipazione della biblioteca comunale Zanzotto con il gruppo Bookclub Zanzotto. L’attività di lettura e laboratorio dedicata a bambini e ragazzi (su prenotazione) alla BRaT con la collaborazione del gruppo Abibrat.
Le associazioni che partecipano alla Maratona di lettura
Da sottolineare l’adesione alla maratona di lettura da parte di Afrostart Italia, associazione senza scopo di lucro nata nel 2019 per costruire un ponte tra le imprese italiane e quelle africane, con la presidente Imarenakhue Lilian Ehigiee la mediatrice culturale Durojaiye Mary Clare, nonché di “Raccontami le parole”, che si occupa di leggere per le persone che non possono farlo in autonomia.
Altro elemento importante, la scelta di condividere l’esperienza con un luogo di lettura fuori città come lo spazio pubblico del Centro Commerciale Panorama a Castrette di Villorba, che da tempo contempla tra i propri obiettivi una sinergia con le varie associazioni del territorio offrendo spazi per iniziative sociali, ad esempio gli eventi a sostegno della LIS (Lingua dei Segni italiana). Nella galleria di Panorama troveremo scrittrici di grande suggestione e talento come Lorena Daldin, Franca Tamai, Violante Vibora. Il tutto con la presenza di “Vite in rosa” azienda agricola produttrice di prosecco a conduzione femminile, tramandata da generazioni di madre in figlia.
Leggere può diventare davvero un atto sovversivo per una donna, un gesto di libertà e conoscenza che amplifica la visione delle cose e del mondo creando partecipazione e consapevolezza. Come scrive l’associazione, non sempre le donne hanno avuto questo privilegio, concesso invece agli uomini. L’istruzione elementare in Italia diventa obbligatoria nel 1859. All’inizio del Novecento l’analfabetismo diminuisce, ma non per le bambine, per le quali non si ritiene necessaria un’istruzione. Le donne trovano spazio solo dentro le mura domestiche per curare bambini, mariti e anziani. Il privilegio dell’istruzione alle donne è concesso solo ai ceti sociali elevati.
Le parole di Francesca Neroni
“Abbiamo voluto allargare ad altre associazioni questo momento di ricordo e condivisione perché cresca e si diffonda la consapevolezza delle conquiste sociali già acquisite dalle donne negli anni e quelle ancora da raggiungere” ha evidenziato Francesca Neroni, presidente di Progetto Donne Veneto.
Emiliana Losma e la lettura
Sottolinea Emiliana Losma storica delle donne e vice presidente di PDV: “Un altro tema a noi caro, è diffondere la conoscenza della storia delle donne, perché come scrive Gerda Lerner, la storia delle donne è un patrimonio essenziale e indispensabile da cui trarre orgoglio, conforto, coraggio e lungimiranza”.
Oltre alle informazioni dettagliate sull’evento la locandina riporta un concetto elaborato da Audre Lorde, grande poetessa, scrittrice e attivista statunitense. Sintesi perfetta di un cammino sociale e culturale prioritario.
“È là dove le parole delle donne gridano per essere ascoltate, ognuna di noi deve riconoscere la propria responsabilità nell’andare a cercare queste parole, nel leggerle e condividerle e prendere in esame quel che hanno di attinente alle nostre vite. Non è la differenza a immobilizzarci, ma il silenzio”.
Gli appuntamenti sono gratuiti e aperti a tutti con l’auspicio di una nutrita presenza anche maschile.
info www.progettodonna.it
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Dott.ssa Elisabetta prima di tutto buona festa a Lei e a tutte le donne, sia quelle che conosciamo, sia tutte le altre. Mi complimento con le associazioni di Treviso e con le persone che hanno sostenuto l’iniziativa di celebrare l’8 Marzo attraverso un’azione culturale, l’unico canale che può ridurre le differenze che, nonostante tante azioni, ancora esistono tra i due generi. Del bellissimo articolo ho apprezzato tutto, ma in particolare la frase della Signora Francesca Neroni che coglie l’importanza della consapevolezza delle conquiste, sia per le donne, ma anche gli uomini non devono regredire nei loro comportamenti. Non dobbiamo perdere le conquiste sociali già acquisite, ma ancora di più dobbiamo adoperarci per raggiungere gli obiettivi sociali, culturali, economici che ancora dobbiamo conquistare per dire che la donna ha le stesse opportunità dell’uomo. Per fortuna delle conquiste e dei passi avanti ci sono stati. Aggiungo un mio personale punto di vista, dobbiamo considerare le donne per quello che sono, cioè eccellenze: cognitive, culturali, affettive. Io con una donna migliore di me mi sono sempre trovato bene e non ho sofferto alcun disagio. Viva le donne.