Nel novembre del 1968 il produttore Franco Rossellini propose a Maria Callas di interpretare la protagonista del film “Medea” che Pier Paolo Pasolini si apprestava a girare. Probabilmente la grande diva della lirica non avrebbe mai immaginato non solo di accettare il ruolo, ma soprattutto di innamorarsi di un regista che non aveva mai apprezzato. Era addirittura uscita dalla sala a metà proiezione del film “Teorema”. Eppure, accettò, anche, forse, influenzata da un’amica cartomante.
Una mostra per Pasolini e la Callas
A questo incontro, ai sentimenti, ai pettegolezzi, agli equivoci che ne seguirono, il Centro Studi Pier Pasolini (Casarsa della Delizia) ha dedicato una mostra fotografica “Pier Paolo Pasolini e Maria Callas. Cronaca di un amore”, curata da Silvia De Laude e Giuseppe Garrera. Inaugurata il 18 novembre 2023, avrebbe dovuto chiudere i battenti a fine febbraio 2024, ma, visto il successo, sarà prorogata di un mese, come ha anticipato alla nostra rivista la direttrice del Centro, Flavia Leonarduzzi.
La mostra è frutto di una lunga e meticolosa ricerca che ha riportato alla luce, oltre alla fotografie scattate sul set e altrove negli anni 1969-70, giornali, settimanali e rotocalchi dell’epoca, autografi e manoscritti, anche testimonianze inedite di persone vicine alla cantante e al regista.
Il rapporto Pasolini – Callas attraverso le foto
Le fotografie che testimoniano questo incontro professionale che presto si trasformò in sentimentale, sono tutti originali in gran parte provenienti dall’archivio di Nadia Stancioff, segretaria e assistente della Callas durante le riprese del film, e mostrano una donna dalla forte personalità che si colora di straordinaria dolcezza quando volge lo sguardo verso Pasolini. Una donna che al suo fianco si trasforma, dimentica l’amarezza e il dolore per l’abbandono, ancora scottante, di Aristotele Onassis, e si affida a un nuovo, travolgente amore. Ma negli scatti si trova anche un Pasolini accogliente e devoto, affettuoso e attento.
I due sembrano inseparabili anche fuori dal set e presto si diffondono voci che parlano di un amore, addirittura di un fidanzamento e di un’attesa proposta di matrimonio, che non arriverà mai. Le voci vengono alimentate non solo dalla stampa scandalistica, ma anche da persone molto vicine ai due, complice anche il dono da parte di lui di una corniola incastonata in un anello all’uso romano. Dono che voleva essere, nelle sue intenzioni, un ricordo dei momenti trascorsi insieme sul set, e che lei equivocò convincendosi che Pasolini volesse chiederle di sposarlo.
I giornali
I giornali diedero anche molto spazio all’immagine raggiante della madre del regista, Susanna Colussi, accanto alla Callas, in un racconto che divenne via via sempre più “familiare” e che sembra testimoniare il suo desiderio di “normalizzare” il figlio. Ecco quindi l’insistenza della stampa nel documentare questo “amore”, e molte sono le fotografie che li ritraggono sorridenti e felici per strada, a Grado, anche in una vacanza in Grecia a riprese finite. Immagini a cui seguirono articoli che spesso trasudavano irritazione e livore, soprattutto nei giornali di destra come “Il Borghese” e “Lo Specchio”, o, al contrario, alimentavano le speranze in un epilogo “tradizionale” di questa relazione.
Come si legge nel catalogo della mostra, pubblicato da Ronzani: «Ancora una volta Pasolini non risultava inquadrabile, agiva fuori dalle convenzioni, confermando la sua attitudine a non lasciarsi definire e a pensare l’amore come un’azione di libertà e di scandalo. Non c’è dubbio che Pasolini sia stato preso da incantamento per Maria Callas, e Maria Callas da incantamento per Pasolini, entrambi in maniera abissale. […] Ma […] una storia d’amore è sempre e in primo luogo una storia di bisogno d’amore, presa di coscienza della propria solitudine su questa terra […].»
Ben presto le loro strade su separarono e ciascuno andò incontro al suo destino
Ma rimarranno per sempre, a testimonianza del loro intenso rapporto, i versi che Pasolini dedicò alla Callas nel suo libro Trasumanar e organizzar, presenti in mostra.
Informazioni
L’ingresso è libero e la mostra è aperta dal martedì al venerdì, dalle ore 15.00 alle ore 19.00; sabato e festivi dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15.00 alle 19.00.
Via Guido Alberto Pasolini, 4
33072 Casarsa della Delizia (PN)
info@centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it
(+39) 0434 870593
Anche a distanza di tempo, il loro amore a me pare impossibile e al contempo consolatorio: un legame
che accentuava, in ciascuno, l’ aura del personaggio, acclamato nel mondo e al contempo infelice, sempre
condannato a una solitudine senza rimedio.