“Quando gli Astri sono guardati con la libera e naturale facoltà visiva, non ci si offrono secondo la loro semplice e, per così dire, nuda grandezza, ma irradiati da certi fulgori, e da brillanti raggi chiomati, e ciò massimamente a notte inoltrata.” dalle osservazioni di Galileo Galilei. Il padre della scienza moderna nasce in questi giorni il 15 febbraio 1564 a Pisa. Decisamente un periodo all’insegna dei grandi geni dell’astronomia perché è il compleanno anche di Niccolò Copernico: 19 febbraio 1473. Mentre scrivo queste righe sto sfogliando un saggio che mi regalò anni fa l’indimenticabile professor Giuliano Romano, astronomo di fama internazionale: “I primi giganti dell’astronomia moderna, da Cusano a Newton”. Un privilegio condividere tutto questo in uno spazio che amo particolarmente grazie al filo diretto con la splendida Libreria Lovat che ogni settimana elabora la classifica sui libri più amati dal pubblico. Due belle sedi aperte agli incontri con gli autori e alle ultime novità editoriali: a Villorba (Treviso) e Trieste.
Con Galilei entriamo alla Lovat
Sarà una classifica astronomica? Andiamo a vedere quali dieci stelle brillano nel firmamento letterario.
1 – Avallone, CUORE NERO, Rizzoli
2 – Giannone, LA PORTALETTERE, Nord
3 – Manzon, ALMA, Feltrinelli
4 – Yarros, IRON FLAME, Sperling & Kupfer
5 – Manzini, TUTTI I PARTICOLARI IN CRONACA, Mondadori
6 – Kawaguchi, QUANDO IL CAFFE’ È PRONTO, Garzanti
7 – Murgia, DARE LA VITA, Rizzoli
8 – Cazzullo, QUANDO ERAVAMO I PADRONI DEL MONDO, Harper Collins
9 – Baricco, ABEL, Feltrinelli
10- Sugimoto, COME UN FIORE DI CILIEGIO NEL VENTO, Giunti
Partiamo dal terzo posto
Scombiniamo l’ordine della classifica partendo dalla novità assoluta che splende a nordest. Sul podio al terzo posto: Alma (Feltrinelli) di Federica Manzon autrice di grande spessore nata a Pordenone nel 1981. Collabora con l’organizzazione del Festival Letterario Pordenonelegge ed è redattrice di “Nuovi Argomenti”, è stata finalista al Premio Campiello con il libro Di fama e di sventura. Il suo nuovo romanzo racconta la storia di Alma che torna nella sua Trieste, città da dove è fuggita per rifarsi una vita lontano. Un romanzo su identità e memoria: l’infanzia, la libertà, la Jugoslavia del padre, l’aria seducente all’ombra del confine. A quale terra appartiene Alma? Basta leggere un frammento dell’incipit per comprendere l’atmosfera di questi interrogativi: “Alma si affretta a raggiungere la passerella, nessuno le controlla il biglietto: è l’unica passeggera, e ha l’aria da straniera del nord. Ovunque abbia vissuto l’hanno sempre scambiata per una che viene da un altrove…”
Ai piedi del podio una new entry
Entra nel medagliere una scrittrice statunitense per la quale proviamo subito grande empatia dato che si descrive come una romantica senza speranza, amante del cioccolato e dipendente dal caffè: Rebecca Yarros autrice di bestseller. Ha già venduto tre milioni di copie nel mondo con una narrazione che unisce elementi sempre molto affascinanti: romance, fantasy, battaglie e scontri tra i popoli. In libreria il suo ultimo romanzo: Iron Flame (Sperling & Kupfer).
Si tratta dell’attesissimo seguito di Fourth wing, fantasy che ha inaugurato la serie Empireo, successo strepitoso sulla comunità di Tik Tok e Book Tok, primo posto nella lista dei bestseller del New York Times. Classe 1981, Rebecca Yarros abita in Colorado. Moglie di un militare, leggeva un libro al giorno per sconfiggere la paura mentre il marito era impegnato in Iraq e in Afghanistan. Un libro come antidoto alla violenza, così ha cominciato a scrivere. Rebecca ha sei figli, tra cui anche una figlia adottata con problemi di autismo. La scrittrice ha fondato un’associazione che si occupa di migliorare la vita dei bambini in affidamento.
Il lontano Giappone
Entra nella galassia dei libri da leggere con grande interesse, un romanzo pubblicato nel 1925 a New York, che diventerà subito un bestseller internazionale, il racconto in prima persona della vita di Etsu Inagaki Sugimoto figlia minore di un samurai di alto rango: Come un fiore di ciliegio nel vento (Giunti). Etsu riceve una rigida educazione improntata ai principi dei nobili guerrieri samurai, ma il destino per lei ha in serbo ben altro. La sua natura formata da magici ricordi dell’infanzia giapponese farà l’incontro con la dirompente realtà occidentale. Una storia di formazione femminile leggera e forte come il fiore di ciliegio nel vento.
Un Cuore nero svetta su tutti
Torniamo sul podio dove in prima posizione troviamo Silvia Avallone: Cuore nero (Rizzoli), il suo romanzo più maturo. Racconta una storia di condanna e salvezza scavando nei lati oscuri e profondi dell’anima dei suoi personaggi alla ricerca di luce, vita e compassione. La scrittrice vive a Bologna dove si è laureata in Filosofia e specializzata in Filologia moderna con una tesi su La Storia di Elsa Morante. Nel 2010 vince il “Premio Campiello Opera Prima” con il suo romanzo d’esordio Acciaio, lo stesso anno in cui Michela Murgia si aggiudica il Campiello per Accabadora. Da Acciaio è stato tratto l’omonimo film diretto da Stefano Mordini con Michele Riondino e Vittoria Puccini presentato nel 2012 alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Giannone sempre al vertice
Secondo posto per il Premio Bancarella 2023, scintillante tra le vette di molte classifiche grazie al talento della scrittrice pugliese Francesca Giannone: La portalettere (Nord). Una storia con incipit romanzesco ma assolutamente reale e che così l’autrice racconta: “La portalettere nasce da un biglietto da visita di cent’anni fa, che ho trovato in un cassetto e su cui c’era scritto: Anna Allavena. Portalettere. Anna era la mia bisnonna e io mi sono messa sulle sue tracce, scoprendo così una donna straordinaria”.
Resiste Manzini
Sempre nel medagliere Antonio Manzini, creatore del memorabile vicequestore Rocco Schiavone. Questa volta lo scrittore ci accompagna in una storia serrata e sorprendente con tanti interrogativi sull’equilibrio tra legge e giustizia e su quello che saremmo disposti a fare pur di guarire le nostre ferite: Tutti i particolari in cronaca (Mondadori). L’indagine su due omicidi recenti dai quali affiora uno strano legame, probabilmente la stessa mano.
Il sapore del caffè
Per chi adora il caffè torna alla grande con il suo realismo magico Toshikazu Kawaguchi. Da molto tempo protagonista di tutte le classifiche mondiali grazie a una tazza di caffè trasformata in messaggero di mondi paralleli e incantati. Per questo 2024 ci invita a sorseggiare la sua ultima creazione: Quando il caffè è pronto (Garzanti). Lo scrittore è nato nel 1971 a Osaka dove lavora come sceneggiatore e regista. Ecco l’incipit in campo rosa della copertina: “Una tazza, una sedia, un desiderio. Solo così puoi trovare la serenità”.
In classifica resta Michela Murgia
“Ho cinquant’anni, ma ho vissuto dieci vite” ha raccontato Michela Murgia nella celebre intervista al Corriere della Sera. Scomparsa il 10 agosto continua a sorprendere con il suo messaggio letterario grazie al pamphlet che esce postumo e racchiude pensieri e sentimenti delle sue ultime settimane di vita e nel quale descrive un altro modello di maternità, partendo proprio dalla sua esperienza personale: Dare la vita (Rizzoli). Si può dare la vita anche senza generare biologicamente ha scritto l’autrice sarda e spesso i legami dell’anima si fondono con i legami di sangue.
Ritorna Cazzullo
Anche Aldo Cazzullo torna in classifica, con il suo saggio ricco di preziose notizie e aneddoti: Quando eravamo padroni del mondo (HarperCollins). Il mito di Roma svelato in ogni dettaglio partendo dal significato del potente simbolo utilizzato da tutti gli imperi mondiali: l’aquila. L’Impero Romano non è mai caduto racconta lo scrittore, tutti gli imperi della storia si sono presentati come eredi degli antichi romani. Le parole della politica derivano dal latino: popolo, re, Senato, Repubblica, pace, legge, giustizia.
Chiudiamo con Baricco
Chiudiamo in bellezza: Alessandro Baricco, Abel (Feltrinelli). Suggestivo western metafisico, la storia dello sceriffo pistolero Abel, ambientata in una cittadina immaginaria dell’Ovest. Lo sceriffo diventa una leggenda dopo aver sventato una rapina sparando simultaneamente con due pistole contro obiettivi diversi. Impresa quasi impossibile, ma Abel ha le mani d’avorio come tutti i pistoleri. Un curriculum strepitoso quello di Baricco, dove l’amore per la letteratura e la musica (laureato in Filosofia e diplomato al Conservatorio) si fondono mirabilmente.
Salutiamoci astronomicamente con la celebre frase di Newton che il professor Giuliano Romano amava spesso citare: “Se ho visto più lontano, ho potuto farlo stando in piedi sulle spalle di giganti”.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, mentre impazza il Carnevale nella sua Venezia, non perdiamo l’abitudine di seguire le proposte delle Librerie Lovat. Leggendo la vostra classifica mi ha stupito come la signora Francesca Giannone sia ancora scelta dalla maggior parte dei lettori e il suo racconto, La portalettere, susciti ancora interesse. Forse si vuole stimolare l’emancipazione di territori e delle persone di sesso femminile. Anche Silvia Avallone con il suo racconto Cuore nero è tra i primi posti nelle vendite anche nel resto d’Italia, eppure è un libro poco divertente, cupo, pieno di ricordi brutti e tragici che hanno condizionato la vita della protagonista. Interessante il nuovo racconto che arriva dalla cultura giapponese. Etsu Inagaki Sugimoto ci fa conoscere la sua storia all’interno della rigida tradizione della cultura giapponese. Come un fiore di ciliegio nel vento ci aiuterà a comprendere questo rigido stile di vita, oltre il rigido cerimoniale ci sono le persone con i loro sentimenti. Forse questo testo ci aiuterà ad andare oltre all’immagine di Madama Butterfly.