“E’ sempre Natale” (Edizioni Biblioteca dell’Immagine, 13 euro): con questo titolo la giornalista padovana Cristina Sartori ha voluto raccogliere non solo le sue feste di Natale, a incominciare da quelle dell’infanzia, ma il Natale di tutti, specie quelli veneti tra storia, curiosità, cibi, regali. Un viaggio nel passato e un tuffo nel presente. Il tutto raccontato con la vivacità e la curiosità di una brava giornalista e con l’acutezza di una professionista attenta alle emozioni. Emozioni che non hanno confini, tanto che nella invitante prefazione la notissima Catena Fiorello scrive: “Mi piace aver trovato in queste pagine tanti ricordi e suggestioni che seppure non appartengono alla mia terra si ritrovano infatti anche nei miei Natali…”.
Da che cosa è partita Cristina Sartori?
“Che il Natale arrivi ogni anno ce lo indica il calendario, ma non sempre e non per tutti il Natale giunge al cuore. Perché appunto questa è una Festa – al di là del credo religioso – che scalda i cuori sebbene intrisa di nostalgica felicità, e non sempre è un momento lieto. Così come si dice che ‘la felicità è una scelta’, anche per me vivere il Natale nel migliore dei modi è una scelta. Per questo ho cercato di raccogliere in poche pagine, tutto ciò che, secondo me concorre a ricreare quella magia che sono in questa festa si può assaporare, con il cuore oltre che con la mente”.
Sì, ma dove incominciare?
“Ecco che mi è venuta l’idea di rileggere ricordi, usanze, tradizioni, luoghi, giochi e magie natalizie secondo i nostri Cinque Sensi: il Natale della Vista in cui ho raccolto tutto ciò che gli occhi vedono di questa festa, le luci, gli addobbi, i giocattoli, i luoghi, le luminarie, i film natalizi di ogni epoca; e poi il Natale dell’Udito per mettersi in ascolto di suoni, musiche, canzoni che immediatamente ce ne restituiscono l’atmosfera; e ancora il Natale che si cerca con il naso: dall’odore del freddo, alla fragranza della resina e dell’abete, al profumo di cannella e cioccolato; per passare al Natale che si gusta e che davvero diventa “buono” grazie alle ricette delle tradizioni: baccalà, tortellini, pandoro e panettone, mandorlato e torrone”.
Ne manca uno…
“Giusto: per finire il Natale che si tocca con mano. Come? Prima di tutto attraverso i libri che prendono vita solo se con le mani se ne scorrono le pagine, ma anche attraverso i regali fatti a mano, i “lavorini” dei bimbi a scuola… Insomma, in questo divertissement ho cercato di raccontare un Natale ricco che appaghi tutti i Cinque sensi”.
Cristina Sartori, nel libro c’è anche il cuore?
“Ai cinque sensi ne va aggiunto un sesto: il Natale del Cuore. Perché più di tutto è attraverso il Cuore che si vive davvero questa festa ricordando chi ci ha accompagnato per un tratto di strada e ora non c’è più; stando vicino a chi è qui con noi; recuperando amicizie e relazioni. Spero quindi che queste pagine possano fare compagnia a tutti coloro che le leggeranno non solo a Natale ma durante tutto l’anno. Questo è l’augurio: che sia sempre Natale, durante tutto l’anno”.