«Silvia Businello Toro ha dedicato tutta la vita all’impegno e alla lotta per i diritti delle donne. Dirigente provinciale e nazionale dell’UDI, Unione donne italiane, ne è stata davvero una “colonna”, sempre in prima linea, con passione e con intelligenza. Ricordo in particolare che a lei si deve la fondazione della Libreria delle Donne, che è stata importante punto di riferimento per tutte le donne di Mestre e di Venezia, e nella quale si sono espresse personalità nazionali della cultura di genere e della politica delle donne.» Con queste parole Massimo Cacciari, già sindaco di Venezia, ricordava la figura e l’opera di una donna che ha dato molto alla città.
Un libro dedicato a Silvia Businello Toro
Antonella Bontae, poetessa e scrittrice nonché molto attiva in relazione alle tematiche femministe, ha voluto dedicarle un libro dal titolo Perché non sia un sogno e presto svanisca. Silvia Businello Toro e la Libreria delle Donne, pubblicato lo scorso anno dalla casa editrice Supernova che ha sede al Lido di Venezia.
Pur non avendola conosciuta personalmente, Antonella Bontae è stata incuriosita ed è rimasta catturata dai racconti e dai ricordi di chi l’ha frequentata e ne restituisce un ritratto appassionato e ricco di testimonianze.
Un incontro con le donne
Sono moltissime le donne che ha incontrato durante la stesura del libro: tra le altre Vilma Cappello, una delle socie fondatrici, nel 1995, della Libreria delle Donne, come Mara La Scalea, Luisa Purisiol e Giorgia Reberschak. Così come alcune di quelle citate nell’elenco “Amiche 21 ottobre 1997”: Alessandra De Perini, Laura Gagliardi, Adriana Sbrogiò, Vittoria Surian. Tutte ne mettono in rilievo il carattere indomito, la simpatia, la forte capacità di aggregazione.
Mara Rumiz, nell’intervista (p. 17-18) la descrive così: «[…] era un vulcano, una delle donne più generose di sé che abbia mai conosciuto, si spendeva per la causa, per le donne, per la sinistra, pronta a dare tutta se stessa, a fare qualsiasi cosa ritenesse utile per il raggiungimento degli obiettivi che si poneva».
Silvia Businello Toro e la Libreria delle Donne
Una parte del libro è dedicata alla Libreria delle Donne, che aveva sede a Mestre, in Via Bembo 39, nei locali dell’UDI, un ex negozio che venne debitamente restaurato e arredato allo scopo. Diventò subito un luogo d’incontro, inaugurato il 25 novembre 1995, che rimase attivo per cinque anni durante i quali vennero organizzati numerosi eventi con cadenza settimanale. Occasioni importanti per la divulgazione di idee, per l’offerta di confronto tra autrici e lettrici. Ma anche tra cittadine e cittadini di differente provenienza ed età. Il libro descrive nel dettaglio gli incontri che si tennero in questo quinquennio tanto fervido avvalendosi anche dei ricordi di tante donne che vi parteciparono: Franca Battain, Paola Brolati, Franca Marcomin, Letizia Lanza, Cristiana Moldi Ravenna (che era cugina di Silvia ), Etta Lisa Basaldella e molte altre.
Uno spazio nel volume è dedicato anche all’UDI. Al ruolo che ha svolto nella lotta delle donne per ottenere diritti e parità. E al Centro Donna, l’istituzione comunale, con sede in Viale Garibaldi a Mestre, altro centro nevralgico di aggregazione femminile e femminista.
L’autrice
Antonella Bontae è laureata in Filologia e Letteratura Italiana e Storia dal Medioevo all’Età contemporanea presso l’Università Ca’ Foscari. Collabora con le riviste “Leggere donna” e “Leggendaria”, presenta libri presso le biblioteche e partecipa ad eventi poetici locali. Ha pubblicato diverse opere, tra cui la silloge Liriche di tecnologia infranta (Centro Internazionale della Grafica di Venezia, 2018), premiata con il prestigioso riconoscimento “Poesia delle Donne & Donne e Poesia”, il libro di racconti Trame tra me (Libereria, 2019). E la raccolta di poesie Levità grave (Supernova, 2019).
Perché non sia un sogno e presto svanisca. Silvia Businello Toro e la Libreria delle Donne, a cura di Antonella Bontae, Venezia Lido, Supernova, 2022.
Bella recensione corredata da un interessantissimo documentario. Libro di testimonianze importanti.
Grazie!
Reputo la recensione di Annalisa Bruni una rarità, nel senso che è stata acuta nel ricostruire la storia di vita e di impegno di Silvia Businello Toro contestualizzandola all’ interno di una storia appunto del femminismo locale, con reperimento di video e altre donne significative del tempo, come ad esempio Mara Rumiz, che dopo gli incarichi presso il Comune, oggi e responsabile della sede di Emergency alla Giudecca.
Storia importante, raccontata da Antonella Bontae tramite testimonianze e documenti. Grazie ad Annalisa Bruni per averla segnalata!