Cinque campioni del mondo, Francesco Moser, Silvio Martinello, Alessandro Ballan, Flavio Vanzella e la lituana Diana Ziliute (ormai cittadina italiana) alla celebrazione delle Vecchie Glorie del Ciclismo del Triveneto che si è svolta a Vedelago (Treviso) in occasione della 47esima edizione della festa che si celebra ogni anno, al termine della stagione agonistica, dall’associazione diretta dall’ex professionista di Cornuda (Treviso) Mario Beccia. Hanno ricevuto i riconoscimenti Gianbattista Baronchelli, Gilberto Simoni, Pietro e Mattia Gavazzi, Giovanni Battaglin.
Dal passato al presente. Cinque campioni per i riconoscimenti anche ai giovani
Le “vecchie glorie” del ciclismo hanno voluto dare un premio anche ai giovani atleti che si sono messi in evidenza in questa stagione. Riconoscimento a Edoardo Caresia, campione italiano allievi, del Gruppo Sportivo Forti e Veloci di Trento, allo junior trentino Lorenzo Mottes, anche lui tricolore dell’Unione Sportiva Montecorona e all’allieva friulana Chantal Pegolo. Premio anche al tricolore Andrea Endrizzi, del Veloce Club di Marostica. La gratificazione riservata alle società è andato al Veloce Club Città di Marostica. Caresia ha totalizzato due vittorie, due secondi e tre terzi posti; Lorenzo Mottes ha ottenuto tre affermazioni, tre secondi e tre terzi posti e il prossimo anno difenderà i colori del Cycloteam Friuli. Chantal Pegolo ha totalizzato la bellezza di dieci vittorie.
Cinque campioni e i soci fedeli: premiato Romano Tumellero
Un ex professionista che è distinto nel sociale. Il riconoscimento ai “Soci Fedeli” è stato assegnato a Romano Tumellero, ex professionista di Arcugnano dal 1969 al 1973. Vinse la Coppa Sabatini ed il Trofeo Cougnet e nel 1971 una tappa al Tour de Romandie e una al Giro d’Italia. Nel 1971 fu anche secondo al Meisterschaft von Zürich, l’anno prima giunse terzo nel Giro di Toscana. Secondo alla Sassari-Cagliari 1972.
Morena Tartagni: “volevo fare la… corridora”
Al convivio è intervenuta anche l’ex campionessa Morena Tartagni, 74 anni, atleta di Predappio, attiva negli anni Sessanta e Settanta che ai Mondiali ha vinto tre medaglie, due argenti e un bronzo, dieci titoli nazionali, due su strada e otto su pista: ha presentato il suo ultimo libro autobiografico dal titolo “Volevo fare la corridora” nel quale ha raccontato che “ha corso in anni difficili dove gli spazi riservati alle donne erano veramente duri e dove erano necessari coraggio e determinazione. È la prima volta che vengo nel Veneto – spiega Morena Tartagni – ho vinto due campionati italiani nel velodromo Mercante di Bassano del Grappa sia della velocità che dell’inseguimento e la seconda gara della mia vita ad Adria. Io in questo libro mi sono messa a nudo – ha concluso Tartagni – perché ho deciso che i pregiudizi e le discriminazioni le lascio alle persone stupide che vivono una realtà sotto il naso e per posizione di comodo non vogliono vedere”. Alla festa hanno partecipato 280 invitati, 45 ex professionisti.