Si è appena conclusa alla Fiera di Rimini la 26ª edizione di Ecomondo, l’esposizione dedicata all’economia circolare e alle tecnologie per la transizione ecologica. La manifestazione si è aperta con gli Stati Generali della Green Economy, curati dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile e promossi dalle 65 organizzazioni di imprese della green economy in Italia che fanno parte del Consiglio Nazionale; quest’anno si è parlato de: “L’economia di domani”.
Alcune cose che è bene sapere su Ecomondo
La mega superficie espositiva che ospita Ecomondo 2023 (150mila metri quadrati!!!) è stata suddivisa in sei macroaree tematiche, dedicate : i rifiuti come risorsa, il ripristino del suolo, la bio-economia circolare e rigenerativa, la bio-energia, il ciclo delle acque e il monitoraggio ambientale.
Occupano questo enorme spazio ben 1.500 espositori, più di 300 potenziali clienti acquirenti provenienti dall’estero e 280 delegati in rappresentanza di associazioni industriali, enti governativi, camere di commercio e istituzioni varie, anche straniere.
Nelle quattro giornate di manifestazione si sono svolti ben 170 eventi, 70 dei quali di tipo scientifico, economico, tecnico e di scenario.
Ma c’è qualcosa che non quadra
La dinamica dei prestiti è attesa debole nel 2023 e 2024, afferma Confindustria. La domanda, meno alimentata dal caro-energia, dovrebbe però essere sostenuta dalla ripartenza dell’economia. Sull’offerta influiscono, in prospettiva, sia fattori positivi che negativi. C’è il rischio di rimanere in uno scenario di offerta troppo selettiva e domanda parzialmente insoddisfatta, tanto da non sostenere adeguatamente l’attività economica.
Dopo il cruciale rafforzamento dei bilanci di impresa realizzato in Italia nei dieci anni prima della pandemia, si è avuto un netto peggioramento nel 2020 a causa del nuovo debito bancario accumulato, ma poi subito un deciso miglioramento nel 2021. Nel 2022 molte imprese, tendenzialmente quelle operanti nei settori più energivori, hanno di nuovo avuto bisogno di maggiore liquidità e quindi di accrescere ancora l’indebitamento, nonostante fosse consigliabile contenerlo: questo mostra che, a fronte di continui shock nello scenario economico, è cruciale che l’offerta di credito bancario resti ampia.
Le misure proposte ad Ecomondo
Per ottenere questo risultato, le misure per il credito e la liquidità sulla falsariga di quelle varate nel 2020 (garanzie del Fondo per le PMI, moratorie sui debiti bancari), potrebbero ancora risultare importanti per una quota di imprese, in particolare nel corrente anno. Queste misure possono favorire l’offerta di credito, come confermano i dati qualitativi dell’indagine Banca d’Italia e i fattori positivi per l’offerta di credito sono tre, strettamente legati.
- Le sofferenze bancarie stanno proseguendo la tendenza di riduzione, nonostante il contesto economico difficile: 17 miliardi di euro a gennaio 2023, da 22 a fine 2021. Il flusso di nuovi prestiti deteriorati è aumentato nel 3° trimestre 2022, ma di poco, restando su valori moderati, grazie al fatto che l’economia italiana è rimasta in crescita in quel periodo.
- Il rischio per le banche (e quindi per i prestiti) di dovere effettuare forti rettifiche sui crediti resta limitato, anche perché le stesse banche, intanto, hanno già deciso maggiori accantonamenti, alzando il tasso di copertura. Il fatto che l’economia italiana abbia evitato, o limitato al minimo, la temuta “correzione al ribasso” tra fine 2022 e inizio 2023 e poi sia attesa in ripartenza, fa prevedere che i rischi sui crediti in essere resteranno bassi.
- La redditività bancaria è aumentata nel 2022, in modo marcato. Le rettifiche su crediti, appunto, sono rimaste stabili e il maggiore livello dei tassi ha favorito un aumento del margine di interesse, fatto questo, che ha più che compensato la frenata dell’attività di negoziazione e l’aumento dei costi operativi.
A fronte di queste considerazioni, la domanda sorge spontanea: perché in tutta la fiera di Rimini – Ecomondo 2023 – non c’è nemmeno uno stand di una qualsiasi banca?
Con l’aumento del rischio di credito, il caro di energia e materie prime e la spinta inflazionistica, non poteva che diventare più complicato per le imprese accedere ai finanziamenti bancari. A confermare questa tendenza è proprio la Banca d’Italia che indica come l’ultimo semestre del 2022 abbia portato a un aumento dei tassi di interesse e a una maggior rigidità in fase di valutazione; e le previsioni del 2023 confermano un irrigidimento dell’offerta di credito.
Una soluzione per ogni problema
È in questo poco edificante scenario, che si inseriscono realtà fino a pochi anni fa tenute in scarsa considerazione: le società di mediazione creditizia.
Unica rappresentante della categoria presente a Ecomondo 2023 è FidoImpresa SpA, una società unicamente indirizzata all’assistenza all’accesso al credito delle aziende, qualsiasi esse siano, che opera ormai da 15 anni.
A Ecomondo la testimonianza di Giampaolo Ambrosi
Ottimizzazione del credito, presenza fisica per il rapporto umano con l’impresa e un modello di valutazione innovativo: questi i punti di forza di FidoImpresa Spa, società di mediazione creditizia fondata nel 2009. La regolamentazione creditizia sempre più restrittiva, la tendenza di aggregazione bancaria, la chiusura di molti sportelli hanno fatto sì che le aziende italiane siano sempre più bisognose di credito. Come spiega il Direttore Generale Giampaolo Ambrosi, FidoImpresa Spa ha investito negli anni in maniera importante in Ricerca e Sviluppo per rispondere alle necessità delle aziende, creando un modello di valutazione interno che va oltre i classici criteri (ormai superati), costantemente aggiornato e in grado di valutare ogni singola azienda per i suoi punti di forza, al di là del territorio nel quale opera e del settore commerciale o produttivo di riferimento.
Il successo di FidoImpresa Spa è dovuto a un mix di tecnologia fintech e capitale umano, come dimostra la rete di collaboratori presente sull’intero territorio nazionale, che offre assistenza e supporto in presenza in azienda, in modo sistematico e puntuale. L’anno scorso – ad esempio – FidoImpresa Spa ha dato vita a due nuovi prodotti molto semplici, ma di grande successo ed efficacia, per rispondere al boom dei prezzi di energia e materie prime, ovvero un servizio creditizio per rateizzare questi pagamenti in tempi molto dilatati.
Probabilmente, è davvero arrivato il momento di affidarsi agli specialisti perché, di prima impressione, si direbbe proprio che le banche non cerchino più il rapporto con le imprese!