Aperta a Padova l’esposizione fotografica dal titolo “Asia”, mostra itinerante del maestro fotografo Massimo Saretta. Ad inaugurarla il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. Il progetto artistico multitasking pochi giorni fa è stato presentato a Roma alla Camera dei Deputati: coinvolge e mette l’Italia al centro di un grande dialogo interculturale tra le diplomazie e stakeholder di otto paesi asiatici.
20 anni in giro per l’Asia
Vent’anni di ricerca fotografica, otto paesi coinvolti (India, Cambogia, Cina, Vietnam, Bangladesh, Nepal, Giappone e Tailandia), una mostra itinerante in Italia e la possibilità, che è in realtà una volontà chiara, di esportare il progetto esattamente da dove è partito. Questo e molto altro è Asia, mostra fotografica e contenitore di eventi culturali a cura di Saretta, che vede oltre 120 immagini di grandi dimensioni esposte e tratte dal volume fotografico edito da Antiga in esposizione a Padova.
Un grande visionario nel mondo della fotografia grazie al quale “noi guardiamo attraverso i suoi occhi”. Lo sguardo sapiente di un artista e di un uomo saggio, oltre che di un fotografo d’eccellenza, apprezzato e certificato da Leica su quelli che, giustamente, sono descritti come alcuni dei territori più belli del pianeta.
Le parole di Saretta
“Lavorare al progetto Asia è stato come respirare qualcosa di straordinario: dal mistico al materialistico. Dal senso della fede all’assenza quasi totale di essa. Dalla più alta tecnologia alla quasi totale assenza di essa. Un progetto fotografico che, oltre ad essere stato impegnativo, è stato alcune volte anche rischioso, ma tutto sommato posso dire di essere orgoglioso di poterlo presentare in questo momento” ha detto Massimo Saretta. “Un momento particolarmente complicato proprio per un pezzo di Asia, il più vicino al nostro continente, e che evidenzia ancora di più come anche la fotografia debba diventare anche un momento di dialogo tra le nazioni, assolutamente, soprattutto in un contesto oggi internazionale, faticoso e difficile”.
L’esposizione, che sarà dunque al tempo stesso fine e mezzo, è quella partita da Padova presso la Galleria d’Arte contemporanea Cavour, dove rimarrà per il pubblico fino al 7 gennaio 2024 per poi iniziare un vero e proprio tour italiano in altre città italiane (Milano, San Vito al Tagliamento, Roma, Firenze, Genova, Bologna e Napoli, alle quali se ne aggiungeranno presto altre) e all’estero, grazie anche alla stretta collaborazione delle rappresentanze diplomatiche intervenute anche alla presentazione romana.
Non solo Asia in foto
Si tratta, nell’intenzione degli organizzatori del Project Asia, di un vero e proprio contenitore di eventi collaterali realizzati durante il tour dell’esposizione nel corso della quale sono state infatti programmate anche manifestazioni quali conferenze a tema, in collaborazione con le Università degli Studi di Roma, Venezia, Padova e Napoli, nonché performance di danza classica e concerti di musica asiatica.
Decisivo il ruolo delle ambasciate ma anche di stakeholder privati come il tour operator Ruby Holidays India, rappresentato in Italia da Rashid Surma secondo il quale le foto di Saretta “fanno conoscere luoghi dell’India che nessuno conosce”.
Il grande lavoro delle ambasciate
Proprio il tema della conoscenza e di una nuova vicinanza è stato predominante nelle parole dei diplomatici presenti. Come la vice ambasciatrice della Thailandia, Kundhinee Aksornwong. Oppure l’ambasciatore del Giappone, Satoshi Suzukiche nel messaggio fatto giungere alla manifestazione ha sottolineato come il maestro Saretta abbia “colto essenze profondamente diverse di otto paesi vicini ma profondamente diversi. Un’occasione propizia per approfondire la reciproca conoscenza”.
L’Asia in uno splendido volume edito da Antiga
A prezioso completamento della mostra, curata da Gastone Scarabello e coordinata dalla società Sichel Consulting, è in distribuzione in mostra, nel web e nelle migliori librerie italiane la pubblicazione di un volume introdotto dalla prefazione di Sgarbi. Il libro-catalogo di 250 pagine tutte e a colori (63 euro), è stampato da Antiga Edizioni. Il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi nella prefazione affronta il tema non soltanto dell’arte fotografica espressa dall’autore, ma anche quello della conoscenza di mondi distanti. E di un progetto attraverso il quale, con i fili dell’arte e della cultura, passano anche i progetti di pace e di sostenibilità.
I complimenti di Sgarbi a Saretta
Scrive tra l’altro Sgarbi. Vedere tutte assieme le fotografie asiatiche di Saretta è allora il tentativo di sintetizzare per tappe visive questo viaggio di conoscenza. Fra emozione e pensiero al di fuori del diretto interessato. Nella consapevolezza di farlo attraverso una testimonianza indiretta. Che non è in grado di farsi fotografia fedele, per usare una metafora calzante, dell’esperienza di vita e di intelletto provata a suo tempo dall’autore. Ma che almeno permette a chi osserva – eccolo un altro “sembra” – di supporla sulla base delle emozioni e dei pensieri. Sempre di sfumatura diversa da persona a persona, che le immagini possono suscitare nel momento in cui vengono viste.
Ognuno è libero di assegnare a questo viaggio che diventa percorso interiore personale i significati e le riflessioni che gli sembrano più propri. Io, per esempio, mi chiedo fino a che punto degli occidentali come me e Saretta, segnati da mentalità che in ciò che vedono hanno l’ardire di cercare insistentemente il bello. Compreso quello derivante dalla fedeltà a tradizioni che a nostro modo di vedere fanno l’identità originaria di un popolo, sarebbero in grado di capire un’Asia diversa da quella che capiscono. Non lo sarebbero, con tutta probabilità. Ma non sono sicuro che si tratti di un difetto, meno che mai a livello di espressione artistica”.
bellissimo pezzo!