Consegnato il “Premio Gabriele Sinopoli”, assegnato ogni anno, dal 2015, alle persone e alle realtà che negli anni hanno saputo valorizzare la città di Mestre. Presenti, il Sindaco Brugnaro e diversi esponenti della Giunta, del Consiglio comunale e delle Municipalità, oltre ad autorità militari come il questore Gaetano Bonaccorso il comandate dei carabinieri di Venezia Nicola Conforti, della polizia locale Marco Agostini, il dirigente capo della Digos Carlo Ferretti della guardia di finanza Giovanni Salerno, rappresentanti poi delle associazioni e della società civile. L’incontro è iniziato con un minuto di silenzio in memoria delle vittime del tragico incidente di Mestre dello scorso 3 ottobre.
Le parole di Coniglio
“Cercare di fare tutti qualcosa, guardando con fiducia alle forze dell’ordine” è stato il tema centrale di questa 6^ edizione che ha visto premiare diverse realtà del territorio che, secondo Fabrizio Coniglio, Presidente del Comitato Mestre Off Limits e del Coordinamento Nazionale ‘No degrado e mala movida, sono diventate grandi, perché tutti i componenti si sono rimboccati le maniche, riuscendo a fare cose straordinarie. Durante il corso dell’evento è stato inoltre letto il messaggio del governatore Luca Zaia.
Il Premio Sinopoli
Dopo Ivano Mestriner, don Franco De Pieri, Giuseppe Dal Ben, Renzo Da Lio ed Eugenio Vomiero, per questa sesta edizione il riconoscimento dell’Associazione mestrina Comitato Mestre Off limits è stata assegnata all’”Associazione Il Prossimo”, la quale lavora provando a dare dignità e sostegno a chi vive nella fatica, grazie alle donazioni di molti. Il Centro Papa Francesco è aperto a tutti dal 2012 e sviluppa una economia circolare per insegnare a vivere senza sprechi, e ricerca sempre volontari, e alla “Fondazione Carpinetum”. La Fondazione Carpinetum di solidarietà cristiana onlus aiuta le persone indipendentemente dalla loro provenienza e dal loro credo.
Tramite l’impegno di volontari e le donazioni della cittadinanza offrono a chi è in difficoltà economica, alloggi protetti per anziani autosufficienti, generi alimentari, mobili, oggettistica e indumenti usati, sedie a rotelle e ausili per la deambulazione usati. Tanti credono che ciò che viene distribuito dalla Fondazione Carpinetum sia destinato ai senza tetto, ai disperati e ai mendicanti, in realtà tutto ciò che si riesce a raccogliere e che si può ricevere con un’offerta solamente simbolica destinata ai costi di gestione, è a disposizione di tutti coloro che hanno una qualche difficoltà ad arrivare alla fine del mese: disoccupati, precari, lavoratori con stipendio inadeguato, famiglie numerose o in situazioni di disagio. Due realtà del territorio e sul territorio diventate presidi per i più deboli e create da Don Armando Trevisiol, recentemente scomparso.
La targa Sinopoli consegnata dalla vedova
A consegnare la targa è stata la signora Marzia Cossutta , vedova di Gabriele Sinopoli, promotore finanziario, rimasto vittima di una brutale aggressione il 2 settembre del 2012 e deceduto poi nell’aprile del 2014 per i traumi riportati.
Brugnaro e il premio Sinopoli
“Comincio porgendo la mia vicinanza e solidarietà alla famiglia Sinopoli. Questo premio è testimonianza della comunità capace di essere sempre più coesa nei momenti di difficoltà” ha commentato Brugnaro annunciando la volontà di coinvolgere la cittadinanza in appositi corsi per essere “sentinelle” sul territorio in caso di episodi di violenza. “Da Mestre potrebbe partire una vera e propria proposta collettiva. Quella di dare poteri penali al giudice di pace per i reati contro il decoro. Dove il Comune si fa carico delle spese, senza che queste gravino sullo Stato e la Magistratura. È prioritario cambiare le leggi, per trattenere le persone violente, che delinquono e che superano i limiti della decenza“. Il sindaco ha poi concluso: “Non può più passare il concetto di impunibilità. Il tema è l’esecuzione certa della pena”.
Nel corso di questa edizione è intervenuto anche il figlio di Gabriele Sinopoli, Filippo. Che ha voluto porre l’attenzione sui disagi giovanili in costante aumento in questi anni post-pandemici, commentando. “Anche se la condanna sociale è cosa giusta, questa deve essere sempre accompagnata dalla comprensione”.
Fabrizio Coniglio chiude la consegna del Premio Sinopoli
Ha chiuso l’organizzatore di questo importante momento Fabrizio Coniglio con queste parole” Ricordo ancora la notizia di questo uomo aggredito da solo da un branco di ragazzi ubriachi. Lo considero la prima e l’ultima vittima della mala movida. Dalla situazione cittadina sulla sicurezza emerge una forte determinazione. E’ anche nostro compito cercare di cambiare noi stessi. Invece che chiuderci in casa, evitare denunce, dalla nostra “comfort zone” cercando di fare tutti qualcosa”. E su questo invito si ricorda il lavoro del Coordinamento Nazionale No Degrado e Mala Movida, nato nel 2014 raccoglie le associazioni e i comitati Italiani per intraprendere azioni in ambito nazionale in modo congiunto. E li supporta nelle azioni a livello locale condividendo quanto è stato intrapreso e ottenuto nelle città italiane coinvolte nel fenomeno mala movida.
Come funziona
Si avvale della consulenza di esperti che operano in campo legale, ambientale, ecologico, della sicurezza e della salute per formulare iniziative, proposte e studi a livello nazionale e per sensibilizzare quella parte di opinione pubblica che non vive il problema. E di conseguenza, non lo percepisce.
Il Coordinamento mette a disposizione studi, dati, fac-simili, archivio e rassegna stampa per promuovere azioni relative alle realtà locali. Mantiene contatti con i media nazionali ed è affiliato alla Rete Europea Vivre la Ville Europe che ha intrapreso un percorso di sensibilizzazione sulla problematica anche presso le sedi istituzionali europee.