Finisce anche questa edizione 2023 di Ride the Dreamland con la regia di Filippo Pozzato che adesso vuole allestire una squadra di World Tour, la prima in Italia. Volti coperti di polvere al termine della Serenissima Gravel 2023. Nel secondo appuntamento della rassegna Ride the Dreamland alza le braccia al cielo il belga Florian Vermeersch, che dopo una corsa serratissima è riuscito ad anticipare l’omonimo (ma non parente) Gianni Vermeersch, saltandolo proprio negli ultimissimi metri.
Veneto classic al veronese Davide Formolo. Secondo il vicentino Zana, quarto il trevigiano Vendrame, sesto il vicentino Battistella
Non sono bastati i quattro passaggi su La Rosina e su La Tisa, e poi il terribile muro di Diesel Farm, a sancire il vincitore della Veneto Classic 2023. Ci è voluto l’insidioso strappo di Contrà Soarda, a una manciata di chilometri da Bassano del Grappa, per vedere l’azione risolutiva, firmata da Davide Formolo, veronese di Marano di Valpolicella. Il quasi 31enne della UAE Team Emirates è arrivato sul traguardo di Piazza Libertà con 14” sul compagno di squadra Marc Hirschi, vincitore l’anno scorso e già secondo nel 2021, che ha regolato il vicentino Filippo Zana (Jayco AlUla).
Applausi per Boaro, Gavazzi e Bertazzo che concludono la carriera
A Mel si sono presi gli applausi Manuele Boaro, Francesco Gavazzi e Liam Bertazzo, tutti all’ultima gara della carriera, mentre un ricordo commosso è stato riservato anche a Davide Rebellin, che l’anno scorso chiudeva qui la sua carriera, prima della tragica scomparsa qualche settimana più tardi.
La gara s’infiamma sulla salita della Tisa
Dopo la partenza di Mel c’è grande bagarre per riuscire a centrare la fuga e, all’altezza di Feltre, ci riescono in tre, vale a dire Marco Frigo (Israel Premier Tech), Joey Rosskopf (Q36.5) e Michael Belleri (Biesse Carrera), che arrivano a guadagnare 6 minuti sul gruppo. Per qualche chilometro, a bagnomaria ci sono anche Ben Granger (Mg K.Vis-Colors for Peace) e Lorenzo Peschi (General Store-Essegibi-F.lli Curia), che però sono costretti a rialzarsi all’inizio del circuito de La Rosina. La celebre salita vicentina, affrontata 4 volte, permette al gruppo di recuperare secondi sui battistrada chilometro dopo chilometro, ma è all’inizio del circuito de La Tisa che la gara si infiamma sul serio.
Poco prima del secondo passaggio sul durissimo muro in pavé si sono mossi Milan Menten (Lotto Dstiny), Erik Fetter (Eolo Kometa) e Natnael Tesfatsion (Lidl Trek), rapidamente raggiunti da Davide Formolo (UAE) e Stefano Oldani (Alpecin Deceuninck). Questi cinque sono poi rientrati sulla fuga, ma si sono rapidamente sfaldati quando Formolo ha alzato l’andatura sul terzo passaggio sul muro in pavé, portandosi dietro solo Oldani e Tesfatsion. Il gruppo, rimasto sempre a una ventina di secondi, si è ricompattato a circa 20 km dall’arrivo, nonostante un attacco neutralizzato da parte di Matteo Trentin (UAE Team Emirates) e Benoît Cosnefroy (AG2R Citroën).
Duello Zana-Formolo sullo strappo del diesel farm
All’imbocco del micidiale Diesel Farm, 1,3 km al 10,9 % medio e fondo sterrato per buona parte, è la Uno-X ad alzare l’andatura, ma l’attacco buono è quello di Filippo Zana, che in progressione stacca tutti, compreso Hirschi, ultimo a mollare la sua ruota. In cima il vicentino di Piovene Rocchette scollina con qualche metro di vantaggio sullo svizzero, che però sulla discesa stretta e scivolosa dimostra le sue abilità tecniche, rientrando sull’atleta della Jayco AlUla. Il conseguente rallentamento permette anche a Formolo di rientrare e sullo strappo di Contrà Soarda, a 4 km dall’arrivo, è proprio il veronese a forzare. Stavolta Zana non riesce a rispondere e il gap con l’atleta della UAE Team Emirates si allarga metro dopo metro. Formolo risulta presto imprendibile e l’arrivo a Bassano del Grappa è una grande goduria. Un veneto vince la Veneto Classic, con quattro veneti nei primi 6 (il trevigiano Vendrame 4°, il vicentino Battistella 6°).
Davide Formolo: “bello andare in vacanza con una doppietta di squadra”
“Bello andare in vacanza in questa maniera, con una doppietta di squadra per giunta – ha detto raggiante -. L’anno scorso avevo fatto secondo, volevo migliorarmi, anche perché questa la considero la mia corsa di casa. La settimana scorsa al Lombardia non ero riuscito a fare bene il mio lavoro per Pogačar e mi è dispiaciuto davvero molto, ma oggi stavo bene. Il ciclismo è questo, a volte va bene a volte va male. Come squadra dovremmo essere riusciti a vincere la classifica UCI e questa è conferma che siamo i più forti del mondo. Ora mi godo un po’ di relax. Ultima gara con la UAE? Non lo so ancora, vediamo…”.
Il vicentino Zana “ho sperato di fare il colpo grosso”
“Su Diesel Farm ci ho provato e ci ho sperato, ma con due ragazzi così forti ad inseguirmi non era facile – ammette l’ex campione italiano -. Nel complesso sono soddisfatto di questo podio e di questa bella stagione, soprattutto la prima parte. Nella seconda parte non sono stato troppo fortunato, prima con la rottura della clavicola e poi coi problemi di stomaco alla Vuelta. Con la squadra mi sono trovato molto bene, ho fatto uno step in avanti e spero di continuare a progredire il prossimo anno. Ora si va un po’ al mare”.
Ordine d’arrivo
1 Davide Formolo (UAE Team Emirates) 4:30:09
2 Marc Hirschi (UAE Team Emirates) a 14”
3 Filippo Zana (Team Jayco AlUla) a 16”
4 Andrea Vendrame (AG2R Citroën Team) a 28”
5 Andreas Kron (Lotto Dstny) a 28”
6 Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team) a 28”
7 Florian Vermeersch (Lotto Dstny) a 44”
8 Torstein Taaeen (Uno-X Pro Cycling Team) a 47”
9 Axel Laurance (Alpecin-Deceuninck) a 52”
10 Filippo Fiorelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) a 52”
Serenissima gravel al belga Florian Vermeersch, vice campione del mondo
Dopo il via da Piazza Luigi Pierobon a Cittadella non sono serviti scatti o controscatti per creare selezione in gruppo, che fin dai primi colpi di pedale e i primi sterrati ha cominciato a spezzarsi e a sfilacciarsi. Al termine del primo giro, davanti sono rimasti in appena 30 uomini, con Gianni Vermeersch particolarmente attivo e propenso a creare la selezione. Nel circuito di 37 km da ripetere 4 volte, con suggestivi passaggi sull’argine del fiume Brenta, non era previste difficoltà altimetriche, ma i continui cambi di ritmo e i tratti di fuori strada hanno fatto sì che il gruppo si riducesse sempre di più.
All’ultimo giro erano in 8, Florian e Gianni Vermeersch, Dversnes, Delaplace e Matis Louvel (Arkéa-Samsic), Simone Velasco (Astana Qazaqstan), Mark Donovan (Q36.5) e Filippo Fiorelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè). Louvel, Donovan e Fiorelli hanno perso le ruote dei battistrada nel corso dell’ultima tornata, mentre all’interno dell’ultimo chilometro Gianni Vermeersch ha provato la stoccata risolutiva facendo valere le sue qualità tecniche, trovando però la pronta risposta di Florian, bravo a rimanergli a ruota e a saltarlo negli ultimi 50 metri.
Florian: “il mio futuro rimane la strada”
Dopo il secondo posto al Mondiale Gravel e il terzo al Giro del Veneto, Florian Vermeersch non ha sbagliato nulla: “Sapevo che se le gambe fossero state quelle degli ultimi giorni avrei potuto lottare per la vittoria. Dovevo rimanere concentrato e riuscire a soffrire, l’ho fatto bene e poi in volata ero convinto di poter vincere. Più gravel in futuro? Il focus rimane sulla strada ovviamente”.
Gianni Vermeersch si era laureato campione del mondo gravel su queste strade è andato vicino ad un altro colpaccio: “È andata bene, non ho avuto forature o guai meccanici – ha spiegato -. Nel finale temevo Velasco e ho attaccato presto, ma alla fine il più forte è stato Florian. Eravamo sorpresi che l’Arkéa avesse optato per la bici da strada, ma alla fine è stata una buona scelta perché sono andati forte, sullo sterrato riuscivano a difendersi e poi su asfalto attaccavano”.
Ordine d’arrivo: dodicesimo il campione italiano matteo zurlo
1 Florian Vermeersch (Lotto Dstny) 3h53’00
2 Gianni Vermeersch (Alpecin-Deceuninck)
3 Fredrik Dverseness (Uno-X Pro Cycling Team) a 5”
4 Anthony Delaplace (Arkea-Samsic) a 6”
5 Simone Velasco (Astana Qazaqstan) a 7”
6 Filippo Fiorelli (Bardiani Csf Faizanè) 1’54”
7 Mark Donovan (Q36.5 Pro Cycling Team) a 2’07”
8 Matis Louvel (Arkea) a 3’17”
9 Simon Pelleaud (Tudor Pro Cycling Team) 8’35”
10 Davide Gabburo (Bardiani Csf-Faizanè) a 8’35”
11 Nils Brun (Tudor Pro Cycling Team) a 11’09”
12 Matteo Zurlo (Uc Trevigiani Energiapura Marchiol) a 11’12”
Ordine d’arrivo del giro del veneto: secondo johannessen, terzo veermeersch
1. Dorian Godon (AG2R Citroën Team) in 170,1 in 3h43’05” alla media di 45,748
2. Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team)
3. Florian Vermeersch (Lotto Dstny)
4. Corbin Strong (Israel-Premier Tech)
5. Marc Hirschi (UAE Team Emirates)
6. Luca Mozzato (Team Arkéa-Samsic)
7. Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team) a 2”
8. Matis Louvel (Team Arkéa-Samsic)
9. Andreas Kron (Lotto Dstny)
10. Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team)