Questa suspense è terribile… spero che duri – “L’importanza di chiamarsi Ernesto”. Oscar Wilde è da sempre Il mio scrittore preferito, con lui apriamo la pagina dedicata ai libri festeggiando il suo compleanno: Dublino 16 ottobre 1854. La settimana è straordinariamente carica di talenti internazionali decisi tutti a nascere in questo periodo. Facciamo qualche nome: Dino Buzzati, Arthur Miller, John le Carré, Vasco Pratolini, Arthur Rimbaud, Edmondo De Amicis, Gianni Rodari e Italo Calvino che abbiamo festeggiato la scorsa settimana ricordando il centenario della nascita 15 ottobre 1923.
Entriamo in libreria in buona compagnia
Compagnia perfetta per entrare nella nostra libreria preferita a sfogliare le ultime novità scoprendo la nuova classifica elaborata come sempre dalla Libreria Lovat punto d’incontro letterario del nordest con le belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste.
Ecco il medagliere con i primi dieci titoli:
- Follett – Le armi della luce – Mondadori
- D’Avenia – Resisti, cuore – Mondadori
- Allende – Il vento conosce il mio nome – Feltrinelli
- Cazzullo – Quando eravamo i padroni del mondo – Harper Collins
- Pera Toon – Fatti una risata – Tunuè
- Malvaldi – La morra cinese – Sellerio
- Leighton – Better – Salani
- Corona – Le altalene – Mondadori
- Mastroianni – La storia di Cesare – De Agostini
- Murgia – Accabadora – Einaudi
Ken Follet domina
“Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce”. Lettera ai Romani 13,12.
Ken Follett usa questa celebre citazione per introdurci nel suo nuovo romanzo in vetta alla classifica: Le armi della luce (Mondadori). Teatro degli eventi un’epoca di grandi cambiamenti, anni cruciali che vanno dal 1792 al 1824. Il progresso si scontra con le vecchie tradizioni del mondo rurale mentre un governo dispotico vuole trasformare l’Inghilterra in un potente impero commerciale. Più avanza l’industrializzazione e più aumenta la miseria della popolazione. Gente dedita alla manifattura tessile stravolta dalla nuova era delle macchine. Mentre imperversa la guerra con la Francia di Napoleone Bonaparte, scoppiano le rivolte del pane, gli scioperi e la ribellione contro l’arruolamento. Ken Follett ci riporta a Kingsbridge dove tutto è iniziato con I pilastri della terra il suo romanzo più famoso uscito nel 1989 e diventato oggetto di culto a livello mondiale. Una passione per la lettura nata durante l’infanzia grazie ai libri gratuiti messi a disposizione dalla biblioteca pubblica. Un accanito lettore che si trasformerà in seguito in talentuoso scrittore. Molti suoi romanzi sono diventati anche successi cinematografici come Il codice Rebecca, L’uomo di Pietroburgo, I pilastri della terra, Una fortuna pericolosa.
La novità
Un titolo nuovo nel medagliere alimenta la nostra curiosità: Quando eravamo padroni del mondo (HarperCollins) di Aldo Cazzullo. Il giornalista ricostruisce sapientemente con dettagli storici e curiosità inaspettate il mito di Roma, affascinante affresco di personaggi e vicende. Cazzullo svela il significato del potente simbolo utilizzato da tutti gli imperi del mondo, da Roma all’America: l’aquila.
L’incipit è intrigante: l’Impero Romano non è mai caduto. Tutti gli imperi della storia si sono presentati come eredi degli antichi romani. Le parole della politica derivano dal latino a livello planetario: popolo, re, Senato, Repubblica, pace, legge, giustizia.
Kaiser e Zar derivano da Cesare, romani sono i nomi dei giorni, dei mesi, delle strade. Gli antichi romani hanno affrontato temi che i politici di oggi non sanno assolutamente risolvere come razzismo, integrazione, cittadinanza. Si poteva diventare romani senza valutare il colore della pelle, la religione, o il luogo di provenienza.
Arriva Cesare
C’è una vicenda che ha commosso i lettori, sapientemente narrata da una divulgatrice italiana, Valentina Mastroianni. Attraverso i social ha cominciato a raccontare la storia dei suoi figli e in particolare quella di Cesare che a diciotto mesi ha perso la vista a causa di una neurofibromatosi. Evento drammatico che Valentina ha affrontato con forza e tenerezza e la completa vicinanza al suo bambino. Da questa toccante testimonianza social è nato il romanzo La storia di Cesare (De Agostini). Evocativa la copertina del libro: una mamma con il suo bimbo e un cane. Sullo sfondo nuvole bianche, una di queste oscura il volto di Cesare, ma il sottotitolo toglie subito l’inquietudine aprendo alla speranza: “Scegliere a occhi chiusi la felicità”.
Resite Corona
Sempre in classifica l’ultimo romanzo di Mauro Corona: Le altalene (Mondadori). Il racconto da sopravvissuto dello scrittore alpinista che al momento della tragedia del Vajont aveva tredici anni, ha un timbro emotivo di estrema forza: “Piovve terra sulla terra, e terra nell’acqua, e terra su duemila anime morte, di cui 487 bambini, a Erto il tempo ha continuato a oscillare tra dolore e speranza di rinascita, ricordi tragici e difficili presenti, memoria di una povertà aspra e dura ma viva e vitale che si riflette nel benessere vuoto e triste dell’oggi”. Il 9 ottobre in occasione del 60o anniversario del disastro, il Presidente Sergio Mattarella ha deposto una corona in memoria delle vittime del Vajont al cimitero di Fortogna. Chiudiamo questa pagina con uno stralcio del suo commovente e incisivo intervento: “Le Nazioni Unite hanno classificato questo evento come uno dei più gravi disastri ambientali della storia che sia stato provocato dall’uomo. Per questa ragione, il 9 ottobre, è stato indicato dal Parlamento “Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall’uomo”. La tragedia che qui si è consumata reca il peso di gravi responsabilità umane, di scelte che venivano denunziate, da parte di persone attente, anche prima che avvenisse il disastro”.
Occasione per riflettere su un evento che tuttora turba e interroga le coscienze.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, nel suo articolo mi è piaciuto molto l’accostamento tra il nuovo testo di Ken Follett e quello di Aldo Cazzullo. Entrami i testi, sia pure con una scrittura personale, parlano di Storia, di eventi e fatti che hanno segnato delle ere, diventandone anche elemento di cesura. L’Impero di Roma ha segnato la storia dell’umanità, allo stesso tempo, con contesti diversi, forse meno lucenti, anche la Rivoluzione industriale ha influito pesantemente sulla vita del tempo e sull’attuale. Quindi credo che queste due novità della Sua bellissima rubrica settimanale siano due novità che rimarranno a lungo in classifica. Il libro di Aldo Cazzullo ha il merito di promuove la nostra cultura, la nostra civiltà. I lavori su Roma, nel rispetto delle fonti primarie, sono soggetti a un grande successo, l’esempio è il Gladiatore con Russell Crowe. Il testo di Ken Follett, sia pure con un racconto di fantasia, ci presenta un brevissimo periodo della storia europea, un quarto di secolo, però un periodo significativo per i metodi di lavoro e per la vita del popolo. Tra le novità anche il libro testimonianza di Valentina Mastroianni con la Storia di Cesare, un libro lontano dalle grandi epopee della nostra storia, ma molto vicino ad una quotidianità che merita di essere conosciuta e sostenuta con una carezza e partecipazione.
Il mio professore di storia mi diceva “Studia la storia Paolo, che è maestra di vita”. Io facevo un po’ fatica, ma mi chiedo alla luce di tutto quello che sta succedendo se la storia è davvero maestra di vita. Grazie per queste proposte. Libri che leggerò in memoria del mio professore. Un grazie a Elisabetta e a Marco Palmolella, i suoi commenti sono sempre molto interessanti. Buona domenica a tutti