Il sole, la nostra amata stella, potrebbe svelare molti dei suoi misteri, grazie al telescopio EST (European Solar Telescope) che dovrebbe diventare il più grande telescopio solare del mondo. L’obiettivo è costruire EST entro il 2026, poi nel 2027 il primo telescopio solare europeo, situato alle isole Canarie, potrebbe entrare in funzione, iniziando a fornire dati salienti per svelare quelli che sono ancora dei veri e propri enigmi per gli scienziati. Coinvolta nel progetto, insieme a un pool di università europee, è anche l’azienda EIE, leader mondiale nel settore infrastrutture per areo spazio, e che ha sede in via Torino a due passi dal campus dell’università Ca’ Foscari.
Una scommessa sfidante e meravigliosa, quella di EST, ma il telescopio solare europeo, dopo una lunga e complessa progettazione, non potrà essere costruito, se gli stati non decideranno di stanziare i fondi previsti. Anche l’Italia è chiamata a fare la sua parte, ma finora la politica sta a guardare e non decide. La sfida di diventare un’occasione perduta, se non saranno stanziati i fondi necessari per un’opera che può dare esiti straordinari dal punto di vista scientifico e tecnologico.
A Mestre il seminario promosso da gruppo EIE
Per sensibilizzare l’opinione pubblica e i politici ad ogni livello decisionale, EIE e un folto gruppo di astrofisici italiani si è data appuntamento a Mestre, a metà settembre, per un convegno scientifico internazionale, tenutosi al museo di Mestre M9. Il 12 settembre, in un incontro rivolto alla cittadinanza, il progetto EST è stato presentato al pubblico da un gruppo di autorevoli scienziati che hanno raccontato, in chiave divulgativa, cosa sia il sole oggi secondo l’astrofisica contemporanea (https://solarnet-s3.com/).
L’incontro, dal titolo suggestivo “Un sole, nessun sole, centomila soli”, promosso da Gruppo EIE, ha visto la partecipazione di Francesco Berrilli Professore Ordinario di Fisica Solare e Climatologia Spaziale dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”; Francesca Zuccarello Professore Associato di Fisica per il Sistema Terra e per il Mezzo Circumterrestre dell’Università degli Studi di Catania; Roberto Ragazzoni Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Padova; Gianpietro Marchiori Presidente & CEO di EIE GROUP Srl e Consigliere di RIR-AIR, la Rete Veneta per lo Spazio.
Gli enigmi del Sole
Perché l’attività solare, cioè l’attività delle macchie, ha una durata di circa 11 anni? Come funzionano i campi magnetici solari? Perché la corona, la parte più esterna del sole, è molto più calda del nucleo, dove avviene il processo su fusione nucleare? In realtà per gli scienziati i misteri del sole sono molti e già si pensa che i dati forniti dal telescopio EST saranno fondamentali per lo studio della nostra stella, ma nello stesso tempo genereranno ancora altre domande in una ricerca appassionante che potrebbe rivoluzionare la scienza.
La rivoluzione di Galileo
Fu Galileo Galilei, che 400 anni fa, a Padova, costruì il primo telescopio con una lente da 37mm, entrando così nella storia con le sue dirompenti scoperte in campo astronomico. In un documento del 1609 infatti Galileo, che aveva già osservato le macchie solari e le aveva ritratte su un quaderno, scrisse al Doge per comunicargli la portata eccezionale di questo nuovo strumento.
Sulla scia di Galileo oggi si iscrivono non soltanto i successi scientifici dei nostri scienziati, ma anche quelli tecnologici del Gruppo EIE, che ha costruito alcuni dei più importanti telescopi del mondo, diventando leader del settore a livello mondiale.
Oggi cosa sappiamo del Sole?
Il Sole è una stella di dimensioni medio-piccole costituita principalmente da idrogeno ed elio e da tracce di altri elementi più pesanti, i metalli. La nostra stella è una nana gialla, le altissime temperature le conferiscono un colore bianco estremamente intenso e cromaticamente freddo che però spesso può apparire giallo o aranciato a causa della diffusione luminosa nell’atmosfera terrestre.
Il sole, che ha circa cinque miliardi di anni ed una aspettativa di vita di altri cinque, è destinato nella fase finale a diventare una gigante rossa, ingrandendo le proprie dimensioni fino a distruggere la terra. Ma fino a quel momento la nostra stella è il motore della vita che ha permesso anche la nascita dello stesso sistema solare con tutti i pianeti che conosciamo.
L’energia del Sole e i suoi effetti
Nel sole, che ha una temperatura interna di 14 milioni di gradi, la reazione di fusione di nuclei di idrogeno è responsabile di gran parte dell’energia che giunge fino a noi sotto forma di calore e di luce. L’energia emessa nello spazio è composta da radiazioni elettromagnetiche, flussi di particelle (vento solare) e neutrini.
Il sole, con la sua incessante attività, invia la sua energia sulla superficie terrestre regolando anche il clima e la maggior parte dei fenomeni meteorologici. E proprio questi sono tra i fenomeni che più interessano gli scienziati e le istituzioni per le possibili conseguenze per la vita sulla terra. Il vento solare infatti può provocare delle vere e proprie tempeste, causandodisturbi nel campo magnetico terrestre e interruzioni nei sistemi di comunicazione e navigazione, nonché fenomeni come l’aurora boreale.