Un bellissimo bambino viene trovato in mezzo ai cavoli, inizia così la storia di Miracolo a Milano film indimenticabile che Vittorio De Sica realizzò ispirandosi al libro di Cesare Zavattini “Totò il buono”. Lo stesso Zavattini partecipò alla sceneggiatura. Il grande scrittore nasceva proprio in questi giorni il 20 settembre 1902. Autore geniale dalle molteplici forme espressive: cinema, poesia, pittura teatro.
Con Vittorio De Sica entriamo alla Lovat
Con il suo gusto per il fantastico entriamo nella nostra Libreria preferita per scoprire la classifica di metà settembre con molte conferme e importanti novità.
Palmarès come sempre elaborato da Lovat con le sue belle sedi. Quella di Villorba (Treviso) è la più grande libreria del Nordest con gli eventi Lovat Lab che uniscono i lettori agli scrittori, Carta Straccia spazio dedicato ai più piccoli e Lovat Café con le sue iniziative gastronomiche. La sede di Trieste in questi giorni ci ha regalato anche preziosi appuntamenti legati alla ventiquattresima edizione di Pordenonelegge dal 13 al 17 settembre.
Andiamo subito a vedere la classifica:
- Murgia – Tre ciotole – Mondadori
- Corona – Le altalene – Mondadori
- King – Holly – Sperling & Kupfer
- Gazzola – Una piccola formalità – Longanesi
- Gotto – Succede sempre qualcosa di meraviglioso – Mondadori
- Pulixi – Stella di mare – Rizzoli
- Galimberti – L’etica del viandante – Feltrinelli
- Kingsley – Una ragazza di altri tempi – Newton & Compton
- Bortoluzzi – Il saldatore del Vajont – Marsilio
- Augias – Paolo. L’uomo che inventò il cristianesimo – Eri Rai
Murgia sempre in vetta
In vetta troviamo sempre Michela Murgia con la sua ultima narrazione autobiografica. Si apre con la diagnosi di una malattia che non lascia scampo: Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi (Mondadori). “Una sera ti metti a tavola e la vita che conoscevi è finita. A volte a stravolgerla è un lutto, una ferita, un licenziamento, una malattia, la perdita di una certezza o di un amore…”
Sale Corona
In seconda posizione Mauro Corona: Le altalene (Mondadori). Lo abbiamo recensito la scorsa settimana ipotizzando una sua costante presenza in classifica. I romanzi dello scrittore alpinista sono sempre molto amati dai lettori e questo colpisce al cuore per il tema che non è solo autobiografico ma appartiene a tutti. Vajont, 9 ottobre 1963, il disastro più atroce della storia, l’ondata della diga che spazza via duemila persone. Sono trascorsi sessant’anni, Mauro Corona aveva allora 13 anni e in questo romanzo ripercorre quei tragici momenti mentre fuggiva insieme ad altri sopravvissuti. “Piovve terra sulla terra, e terra nell’acqua, e terra su duemila anime morte, di cui 487 bambini, a Erto il tempo ha continuato a oscillare tra dolore e speranza di rinascita, ricordi tragici e difficili presenti, memoria di una povertà aspra e dura ma viva e vitale che si riflette nel benessere vuoto e triste dell’oggi”, racconta lo scrittore alpinista. La narrazione lirica di un mondo distrutto dall’avidità dell’uomo che lascerà una comunità stravolta dal dolore. Le altalene rappresentano il flusso della vita nel loro oscillare gioioso e oggi vuote e silenziose.
New entry
Questo anniversario imminente non deve essere solo un ricordo celebrativo, dobbiamo tutti impegnarci nel mettere al primo posto i valori etici e non quelli del profitto. Ecco perché è altrettanto significativo il nuovo ingresso nel medagliere che affronta lo stesso tema: Il saldatore del Vajont (Marsilio) di Antonio G. Bortoluzzi.
Il romanzo ci accompagna tra il “prima e dopo” la tragedia. Narra l’epica delle grandi opere pubbliche e della potenza industriale italiana seguita dal disastro, le morti, la distruzione. Sessant’anni ci separano da quel 9 ottobre 1963. Erano le 22,39 quando milioni di metri cubi di roccia e terra precipitarono in pochi istanti nell’acqua, e l’onda immensa si alzò nel cielo e annientò in pochi minuti migliaia di vite, paesi interi, storie e tradizioni secolari. Nel romanzo di Bortoluzzi i fili della memoria si fondono come nel lavoro di un saldatore. Lo scrittore ci porta nella vita del cantiere tra calcestruzzo, malta e ponteggi. Migliaia di ore di lavoro distrutte in pochi minuti.
Solo qualche dato preso dal libro per comprendere: velocità della valanga di pietra: 110 km orari. L’onda che sorpassa la diga: 250 metri di altezza. Comuni distrutti: Erto e Casso, Longarone e abitati limitrofi. Vittime totali 2018.
Antonio G. Bortoluzzi è nato e risiede nel Bellunese in Alpago. Ha conseguito numerosi riconoscimenti per i suoi romanzi. È membro accademico del Gruppo italiano scrittori di montagna (Gism).
Irrompe Pulixi
La prossima novità in classifica è ricca di chiaroscuri, un racconto noir nel quale i personaggi prendono vita come in una antica tragedia indagando sul senso della giustizia i legami di sangue, le colpe dei padri. Stella di mare (Rizzoli) di Piergiorgio Pulixi. I suoi romanzi sono in corso di pubblicazione negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito. Autore di una saga poliziesca di successo, lo scrittore è originario di Cagliari e fa parte del collettivo di scrittura Sabot creato da Massimo Carlotto di cui è allievo. Leggiamo l’incipit sulla bella copertina: Un rione affacciato sul mare. Una ragazza vittima della sua bellezza. Un nuovo caso per Vito Strega e le ispettrici Croce e Rais.
Il ritorno
Torna alla grande l’autrice bestseller da oltre un milione e mezzo di copie: Una ragazza d’altri tempi (Newton Compton Editori) di Felicia Kingsley. Di professione architetto l’autrice è nata a Modena e utilizza uno pseudonimo: “Felicia è un nome molto simile al mio vero, e mi ha sempre ispirato un buon auspicio, un augurio di felicità. Kingsley è un cognome che usavo spesso per i miei personaggi di fantasia quando scrivevo fanfiction, ai tempi delle superiori, e l’ho tenuto per affetto” racconta.
In questo nuovo romanzo la protagonista brillante studentessa di Egittologia appassionata di rievocazioni storiche, si trova all’improvviso catapultata nel passato, nella Londra del 1816. Sarà un’avventura molto pericolosa ma piena di fascino e mistero.
La sorpresa Augias
Chiudiamo in bellezza con il grande Corrado Augias e il suo nuovo romanzo: Paolo. L’uomo che inventò il Cristianesimo (Eri Rai). Grazie alla sua capacità di raccontare e analizzare la Storia, Augias ripercorre la vicenda di Paolo nei momenti salienti della vita pubblica e religiosa.
Immagine di copertina strepitosa: “La conversione di San Paolo” di Caravaggio. Leggiamo insieme l’incipit molto affascinante: A Paolo di Tarso, san Paolo per la Chiesa, è stato meritatamente attribuito il titolo impegnativo di “Apostolo delle genti”. Non tutti sanno però che cosa voglia dire in concreto, a quali innovazioni dottrinali rimandi una denominazione di tale importanza. Un fatto certo è che il cristianesimo deve molto a quest’uomo, anzi, secondo alcuni, gli deve praticamente tutto.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta grazie per gli aggiornamenti letterari settimanali e per le notizie sull’attività delle librerie Lovat di Trieste e Villorba. Per me, che sono appassionato di storia, credo che i due testi che trattano del Vajont non siano troppi, anzi la ricerca di verità e di come le cose sono accadute possono aiutare a ricordare anche le oltre duemila persone e il gran numero dei bambini che non hanno potuto dar corso alla loro vita in tanti settori, chissà quante eccellenze c’erano? Sia Mauro Corona, sia Antonio Bortoluzzi sono del territorio, quindi sanno più di altri. Sicuramente non avranno scritto un’indagine storica, però anche con un linguaggio diverso da quello di chi racconta con freddezza e precisione una tragedia, il romanzo può testimoniare ed emozionare anche dopo mezzo secolo. Il fatto che due libri sullo stesso argomento siano in testa alla classifica è il segno di interesse del lettore. Sempre legata alla Storia, è il racconto di Felicia Kingsley, o di come si chiama per davvero, siamo un po’ nello stile Indiana Jones, ma alla fine queste vicende, se ben raccontate sono divertenti e appassionano il lettore. Grazie e buona domenica.