25 tornei con 23 finali raggiunte e 17 trofei vinti in Italia (più il Mondiale con la Serbia). Coach Daniele Santarelli dall’annata 2017/18, quando dopo l’apprendistato da vice iniziò la sua carriera da capo allenatore sulla panchina di Conegliano, ha trasformato in oro praticamente tutto quello che è passato tra le mani delle sue squadre in termini di trofei vinti: 2 Mondiali per Club, 1 Champions League, 5 scudetti (tutte vinte dal 2018 al 2023); 3 di Champions League, con un trofeo alzato; 3 al Mondiale (con 2 trionfi), 4 Coppe Italia, 5 Supercoppe italiane di fila (sei giocate) e, come commissario tecnico della Nazionale della Serbia, il Mondiale 2022. Un coach e uno staff meraviglioso. Era la prima volta nella storia che lo stesso allenatore è contemporaneamente nella stessa annata Campione del Mondo sia con la nazionale (Serbia) che con il club (Prosecco DOC Imoco). In totale 16 successi su 21 finali, un tasso del 75%. Da dicembre 2022-gennaio 2023 è allenatore della nazionale turca. Con la nazionale turca vince nel 2023 la Vnl. Il 3 settembre 2023: vince l’Europeo con la Turchia battendo la Serbia 3-2. Estate 2022: vince il Mondiale con la Serbia. Fine 2022: passa alla guida della Turchia. Estate 2023: prima vince la VNL, poi l’Europeo.
Terzo trofeo da commissario tecnico
Per Santarelli, terzo trofeo da commissario tecnico di una nazionale in meno di un anno. Il 15 ottobre del 2022, la conquista del Mondiale proprio con la Serbia prima di accettare la sfida alla guida della Turchia, nazionale in rampa di lancio ma priva di successi importanti. Nel giro di pochi mesi, la conquista della VNL ad Arlington sconfiggendo Italia, Stati Uniti e Cina nelle sfide ad eliminazione diretta; ieri l’ennesima affermazione per quello che attualmente può tranquillamente essere definito come il migliore allenatore al mondo. Dopo la vittoria sull’Italia in semifinale, il trionfo contro la sua ex squadra, ancora una volta al tie break. Tutto ciò, come spesso ribadito da Santarelli stesso, non sarebbe stato possibile senza il suo staff, in gran parte formato dagli stessi elementi presenti anche a Conegliano. Daniele Santarelli ha costruito – ancora una volta – qualcosa che resterà nella storia di questo sport.
Daniele Santarelli e la Turchia
“Perché ho lasciato la Serbia? Ero convinto che questo era un gruppo che poteva vincere subito. Dicevano che ero venuto qui solo per soldi e invece abbiamo visto come sono andate e finire le cose”
Daniele Santarelli e la Prosecco doc Imoco: un rapporto speciale
Ma cosa rende il tecnico di Prosecco Doc e Turchia così speciale? Spiega il presidente Piero Garbellotto: “E’ un grande tattico, un motivatore, abilissimo nella gestione del gruppo. In molti vedevano la Turchia indietro rispetto ad altre squadre, ma qui a Conegliano sapevamo che avrebbe potuto farcela, ha una grande capacità di interpretare lo spogliatoio a disposizione e, soprattutto, di restare umile nonostante i tanti successi. Se manterrà queste doti sarà difficile smettere di vincere per lui. Samo andati ben oltre le aspettative. Abbiamo sempre cercato di consegnare a Daniele squadre forti a disposizione, ma poi bisogna anche saperle gestire”.
Gli fa eco il co-presidente Pietro Maschio, che a suo tempo scelse Daniele Santarelli per il dopo-Mazzanti: “E’ una persona meticolosa, un grande lavoratore. Mazzanti arrivò da Casalmaggiore perché mi piacevano le sue idee innovative. Avevamo bisogno di crescere come squadra e società, di aumentare le prospettive e, soprattutto, di imparare. Dopo i due anni con lui – prosegue Maschio – volevamo proseguire nel segno della continuità. Confrontandomi quotidianamente con Daniele ho apprezzato che vedesse la pallavolo in maniera molto simile alle mie idee. Sinceramente non sono mai stato più convinto di una scelta come quando abbiamo consegnato a Santarelli la panchina, consci che avremmo dovuto affrontare un percorso lungo, ma che sarebbe potuto essere ricco di soddisfazioni”.
Il coach e il rapporto con la Prosecco doc Imoco
“Penso che la crescita di questa società non sia ancora giunta all’apice – le parole di Santarelli all’annuncio del rinnovo del contratto con l’Imoco a inizio luglio – siamo una società giovane, vogliamo e possiamo fare ancora un salto in avanti, ne abbiamo le potenzialità. Dobbiamo goderci quanto fatto in passato, ma il bello di questo club è avere sempre ambizioni ed uno sguardo al futuro, vogliamo crescere ancora”.
Caso Egonu: non disputerà il torneo preolimpico
Paola Egonu non farà parte della squadra azzurra che dal 16 settembre proverà a giocarsi un posto alle prossime olimpiadi nel torneo di qualificazione che si disputerà in Polonia a Lodz. Il rapporto tra la nostra giocatrice più importante e l’allenatore Davide Mazzanti si è logorato e il ct ha deciso di puntare su altre giocatrici, per quella che potrebbe anche essere la sua ultima occasione sulla panchina dell’Italia. Se dovesse andare male la qualificazione olimpica (torneo a otto squadre con girone all’italiana di sola andata, passano le prima due, ci sono Stati Uniti e Polonia come rivali più temibili), l’Italia potrebbe ancora rientrare nei Giochi in base al ranking, ma a quel punto visto il crollo di risultati e decifrando le parole del presidente della Fipav Manfredi dopo la cocente sconfitta per 3-0 nella finale per il terzo posto contro l’Olanda, non è escluso che la Federazione possa decidere comunque di cambiare allenatore.
Daniele Santarelli: “Mi spiace tantissimo per Paola”
Daniele Santarelli: “Mi dispiace tantissimo per Paola, la conosco anche umanamente, è probabilmente l’attaccante più forte del mondo. Credo che stia soffrendo questa situazione. Pensare all’Italia senza Egonu è una follia. Il mio segreto? Vivo di emozioni come le mie atlete. L’assenza di Paola sia una perdita, non vederla alla qualificazione olimpica può essere un bel vantaggio per le altre squadre”.
Monica de Gennaro – sua moglie – e l’esclusione dalla nazionale
“Preferisco non parlarne e se vorrà lo farà lei. Mi dispiace perché credo, non da marito, ma da allenatore, che Monica sia il prototipo del professionista perfetto e che abbia dato tantissimo alla nazionale italiana. Il suo valore tecnico è sotto gli occhi di tutti, e quindi dispiace che si sia conclusa così la sua storia con la nazionale, perché una giocatrice come lei avrebbe meritato un finale differente”.
Sogni azzurro? Non per ora
In tanti si sono chiesti come mai Santarelli non si sia mai seduto sulla panchina azzurra. Il motivo è semplice: la federazione italiana non consente i doppi incarichi, per cui un simultaneo impiego squadra di club di serie A1 – nazionale italiana è almeno fino ad oggi da escludere. In attesa naturalmente che questo veto possa cadere.
La posizione di Davide Mazzanti sembra la più vacillante, a prescindere dal preolimpico. Il suo contratto scade dopo i Giochi, ma la sensazione è che le prossime sette partite possano essere le sue ultime al timone della Nazionale. A oggi, però, la Federvolley non ha fatto sondaggi ufficiali, anche se le suggestioni cominciano a rincorrersi e scontrarsi con uno scoglio su cui difficilmente si farà un passo indietro: il doppio incarico Nazionale-club non è contemplato e questo riduce drasticamente la lista dei papabili.