Avete mai sorseggiato un caffè al Florian in Piazza San Marco? Vi sembrerà di viaggiare attraverso trecento anni di storia da quando nel 1720 Floriano Francesconi decise di aprire la sua bottega da caffè con il nome originario: Alla Venezia Trionfante.
Alla Lovat con le atmosfere noir di Molesini
Trionfalmente andiamo a leggere la classifica dei libri più amati dal pubblico che nella settimana più leggendaria di agosto si apre con i misteri lagunari. Ecco il medagliere preparato come sempre dal nostro luogo del cuore, la Libreria Lovat punto d’incontro letterario del nordest con le belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste.
- Molesini – Non si uccide di martedì – Sellerio
- D’Adamo – Come d’aria – Elliot
- Giannone – La portalettere – Nord
- Crepet – Prendetevi la luna – Mondadori
- Gotto – Succede sempre qualcosa di meraviglioso – Mondadori
- Tuti – Madre d’ossa – Longanesi
- Manzini – ELP – Sellerio
- Genovesi – Oro puro – Mondadori
- Ammaniti – La vita intima – Einaudi
- Cole – Dammi mille baci – Always
Molesini e le nebbie di Venezia
Ancora una volta il talento narrativo dello scrittore veneziano Andrea Molesini conquista il podio con un titolo enigmatico e spiazzante: Non si uccide di martedì (Sellerio). Una commedia nera ambientata negli anni del fascismo tra Venezia e Rodi.
Attorno al testamento di una vedova molto ricca si muovono torbide relazioni familiari e misteriosi intrecci criminali, mentre Venezia si affaccia prepotente con la Giudecca, le sue chiese, il caffè Florian, la magia infinita dell’acqua. L’estremo bagliore dell’estate è sempre un invito a cercare le atmosfere cupe sospese tra le ombre. Qualche cosa accadrà la mattina del 14 settembre 1938, anche se tutto sembra preludere alla normalità: “Come tutti i mercoledì, l’avvocato Ridolfi sorseggiava il caffè sfogliando il Corriere della Sera al Floriàn, in Piazza San Marco”. Incipit perfetto. Lo scrittore Andrea Molesini, traduttore, editore e poeta, ha vinto nel 2011 il premio Campiello con “Non tutti i bastardi sono di Vienna”. I suoi romanzi hanno sempre titoli affascinanti: Polvere innamorata, Presagio, Dove un’ombra sconsolata mi cerca, Il rogo della Repubblica. Stupenda anche la copertina dell’ultimo romanzo: “Ritratto della moglie sullo sfondo di Venezia” di Ubaldo Oppi.
Salda in seconda posizione Ada d’Adamo
Al secondo posto ritroviamo Il Premio Strega: “Come d’aria” (Elliot) di Ada d’Adamo, scrittrice e danzatrice scomparsa lo scorso aprile dopo una lunga malattia che ha conquistato il pubblico grazie all’autenticità della sua storia autobiografica. Una madre che combatte contro un tumore e racconta alla figlia disabile le emozioni della loro vita insieme.
La stella cadende che non regala un sogno ma una lacrima
Ci ha lasciato con le stelle del 10 agosto la scrittrice Michela Murgia. La sua scomparsa ha suscitato grande commozione nel mondo della cultura e della politica. Una vita impegnata nella lotta per i diritti, la lbertà e l’inclusione. Aveva confidato la sua malattia in un’intervista a maggio e affidata la sua vicenda personale al suo ultimo libro “Tre ciotole”, a lungo in questa classifica. La scrittrice sarda aveva vinto il premio Campiello nel 2010.
Torniamo alla classifica.
Giannone prende la terza posizione con la sua postina
Terzo posto incorniciato da Francesca Giannone con la sua postina che sfida luoghi comuni sul concetto di lavoro femminile. La portalettere (Nord), suggestivo affresco ambientato negli anni ’30 in un paesino del Salento. La protagonista, Anna, vince un concorso alle Poste diventando la portalettere di Lizzanello. Tra incredulità e scetticismo sarà il messaggero di una incredibile avventura che cambierà anche le sorti della sua comunità.
Crepet ci regala la Luna
Torna alla grande uno psichiatra molto amato per il suo impegno costante e la capacità di saper ascoltare la gente: Prendetevi La luna (Mondadori) di Paolo Crepet. “Penso che fare lo psichiatra, come lo scrittore, significhi intraprendere l’arte di rimuovere gli ostacoli alla felicità”, ha scritto Paolo Crepet particolarmente attento a temi come la scuola, l’educazione e la famiglia. Il titolo del suo ultimo romanzo così evocativo non è un consiglio, ma una suggestione. Prendetevi la luna non vale solo per i momenti difficili ma anche per quelli di gioia. “La luna è lì apposta, scompare e ricompare proprio perché se ci fosse sempre sarebbe banale. Funziona come il desiderio, che implica il cercar le stelle proprio quando non ci sono o si teme siano nascoste da qualche parte dell’universo”.
La bella sorpresa di Gianluca Gotto
Lo scrittore torinese e nomade digitale Gianluca Gotto trionfa nel medagliere grazie alle sue esperienze di vita che si trasformano in emozioni da condividere: “Succede sempre qualcosa di meraviglioso” (Mondadori). Un racconto di viaggio che è anche la storia di una rinascita attraverso la ricerca della felicità come stato d’animo, pace interiore e leggerezza. Il protagonista è un ragazzo che vede crollare tutte le certezze fino a perdere il desiderio di vivere, ma il destino gli fa incontrare in Vietnam una persona fuori dal tempo che gli cambierà la vita.
Il Nordest sotto il cielo delle stelle
Il nordest continua a brillare nel cielo d’agosto. Sempre tra i magnifici dieci la scrittrice friulana Ilaria Tuti: Madre d’ossa (Longanesi). Le vicende inquietanti del commissario Teresa Battaglia, una vita sospesa tra indagini, delitti efferati e problemi di salute che minano ciò che ha di più importante, la lucidità della sua mente. La serie televisiva con Elena Sofia Ricci ha contribuito ulteriormente a conquistare il pubblico. I romanzi di Ilaria Tuti sono tradotti in 27 paesi.
Dal commissario di Ilaria Tuti al vicequestore di Antonio Manzini che ha creato l’altrettanto celebre e spigoloso Rocco Schiavone. Le sue indagini borderline sono sempre in testa al gradimento del pubblico: ELP (Sellerio).Un fantomatico Esercito di Liberazione del Pianeta protesta liberando animali d’allevamento in autostrada. Rocco dovrà indagare su questa realtà e molto altro, strani delitti e attentati. Anche in questo caso il personaggio tratteggiato da Antonio Manzini può vantare una perfetta trasposizione televisiva grazie all’interpretazione di Marco Giallini.
Genovesi e Ammaniti si confermano
Continua a sorprendere l’avventura di un ragazzo di sedici anni che per una serie di circostanze sfortunate si imbarca su una nave senza conoscere la destinazione. È la Santa Maria, a bordo della quale Cristoforo Colombo scoprirà, per caso e per sbaglio, il Nuovo Mondo. Il giovane protagonista diventa lo scrivano del grande navigatore, trascorre ore ad ascoltarlo: Oro puro (Mondadori) di Fabio Genovesi.
Tra delitti, misteri e scoperta dell’America c’è anche la vita intima, ma è in pericolo. Torna in grande stile Niccolò Ammaniti: La vita intima (Einaudi). Scrittore, regista e sceneggiatore di successo. Ha vinto nel 2007 il Premio Strega per “Come Dio comanda”.
Protagonista del suo romanzo è una donna bellissima che si trova nei guai a causa di un video porno amatoriale girato in gioventù trovato sul cellulare. Il video viene dal suo lontano passato, ma lei ora è moglie del Presidente del Consiglio. Come affrontare la situazione?
Un bacio più di mille parole
Servono i baci per guarire da ogni male, forse per questo motivo ricompare in classifica la scrittrice inglese Tillie Cole: Dammi mille baci (Always Publishing). Un bacio dura un attimo. Ma mille baci possono durare un’eternità. Questo l’incipit di una strana avventura. La protagonista decide sin dalla tenera età di collezionare mille baci, così tanti da far scoppiare il cuore. E se questa collezione di baci fosse solo un modo per indagare sulla vera essenza dei legami affettivi sempre indecifrabili e misteriosi?
Salutiamoci festeggiando il compleanno di uno scrittore moderno più che mai
Da viaggiatore virtuale ante litteram ha raccontato con straordinaria bravura mondi esotici senza averli mai visti: Emilio Salgari. Nasceva a Verona il 21 agosto 1862.
Piccola curiosità: anche se la pronuncia Sàlgari con l’accento sdrucciolo, è molto diffusa, è scorretta perché il cognome dello scrittore deriva da una pianta: il salgàro che in veneto è il salice.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta che bella foto del Caffè Florian con le sue insegne vissute, belle e cariche di storia e di personaggi. Io non sono mai entrato in questo storico luogo di ristoro e ricreazione, ma girando intorno alla piazza San Marco ci si ferma un attimo per guardare allo stesso modo come si fa davanti alla Basilica, consapevoli del valore dell’uno e dell’altro. Vedo che i libri si leggono e si vendono anche a Ferragosto, però i titoli rimangono in qualche modo stabili. Sicuramente il primato dello scrittore Andrea Molesini è meritato, perchè il mistero, i gialli, le vicende non risolte appassionano il lettore che vuole scoprire, insieme all’autore, cosa sia accaduto veramente. Per evitare false interpretazioni, premetto che la seguente non è una considerazione sessista, ma solo un inno alla grazia e alla bellezza, mi fa piacere vedere la fotografia della scrittrice Francesca Giannone, queste nuove vestali della letteratura sono tutte intelligenti, ricche di cultura, belle e affascinanti, stesso discorso per la scrittrice friulana Ilaria Tuti e tutte le altre che Lei ci ha presentato nelle varie settimane. Infine credo che anche quello che ci scrive dell’opera di Gianluca Gotto con Succede sempre qualcosa di meraviglioso sia un testo utile a chi immagina non ci sia un futuro migliore. L’incontro con una persona lontano da casa, in un territorio che noi non pratichiamo, può portare la serenità che a volte coincide con la felicità.