«Non mi dirà che è arrivato fin qui con quella?». Quante volte Paolo Merlini ha dovuto rispondere a questa domanda, unita a sorrisetti sarcastici, durante l’avventura che l’ha visto pedalare lungo tutto l’arco alpino, da Trieste fino a Savona! “Quella” è Margot, una bicicletta pieghevole, una Strida dal peso di dieci chili scarsi che, a vederla, sembra una bici da bambini, con le ruote piccole e una struttura esile, leggerissima. E molta deve essere stata la sorpresa e l’incredulità di chi ha visto sulle strade di montagna in sella a questo strano velocipede un signore di mezza età con addosso «una giacca a vento inadeguata e un ridicolo cappello da pescatore». Per non parlare di uno zaino d’altri tempi sulle spalle e delle semplici scarpe da tennis ai piedi. E, in più, senza casco.
Le avventure con Margot
Paolo Merlini ha affrontato così un viaggio in solitaria sulle due ruote, che ha raccontato in un libro curioso, pubblicato di recente da Ediciclo Editore: Alla conquista delle Alpi con una bici pieghevole. Le mie avventure in sella a Margot.
Nella premessa l’autore tiene a sottolineare che non considera quella che ha vissuto un’impresa, bensì un’esperienza di «mobilità leggera che», secondo lui, «ben si coniuga con la montagna».
Di cosa si tratta? Merlini, marchigiano DOC, si è prefissato di raggiungere le più alte località alpine con autobus di linea e, dove possibile, in treno, «gustando poi ogni metro della successiva discesa in bici», accarezzando l’utopia di vivere una «montagna car-free».
Nel libro racconta il suo singolare viaggio alternando una narrazione a posteriori con brani tratti dal diario che ha tenuto giorno per giorno, nel quale ha fissato non solo l’itinerario, ma anche le sue riflessioni, i ritratti di chi ha incontrato, le descrizioni dei paesaggi che ha attraversato.
Si definisce, nel suo blog (http://www.paolomerlini.com/) un esperto di vie traverse, e nel libro, definisce questa esperienza come «un viaggio strampalato, disorganizzato e scriteriato». Effettivamente non pochi sono stati i rischi a cui si è sottoposto, tanto che nella definizione che dà di sé, si potrebbe aggiungere, oltre a quel «diversamente montanaro», anche un “molto fortunato”.
A bordo di Margot in giro per il mondo
La narrazione è ricca di aneddoti, come ad esempio l’incontro con un Alex Zanardi, meno fortunato di lui, che sfreccia a velocità folle sulla sua handbike, prima del pauroso incidente avvenuto nel 2020. Molto divertente il racconto della sua sosta ai Bagni di Bormio, dove il suo indomabile spirito repubblicano gli impedisce di immergersi nelle vasche dove nel 1838 e nel 1917 si bagnarono rispettivamente prima Ferdinando d’Austria e poi Vittorio Emanuele III. Ovviamente preferirà, per coerenza, le Vasche denominate Cascate Garibaldi.
Molte sono le digressioni gastronomiche, con degustazioni che lo sosterranno lungo il percorso e che dimostrano la gran varietà delle proposte culinarie delle nostre Alpi.
L’autore
Paolo Merlini, nato nel 1968, fin dall’adolescenza coltiva la passione per i viaggi lenti ed è uno specialista di trasporto pubblico locale. Di slow travel scrive e parla alla radio. Collabora alle Guide Verdi del Touring Club Italiano e da quattro anni gestisce, insieme alla moglie Maria Luisa, il seguito blog Italiaconibimbi.it che racconta viaggi ed esperienze da fare con la famiglia. Ha pubblicato L’arte del viaggiare lento (Ediciclo, 2012) e La felicità viaggia in corriera (Ediciclo, 2018) e i libri Un altro viaggio nelle Marche (2012), Dove comincia l’Abruzzo (2014), Città nascoste (2016) e Sicilia Express (2018), scritti a quattro mani con Maurizio Silvestri.
Paolo Merlini, Alla conquista delle Alpi con una bici pieghevole. Le mie avventure in sella a Margot, Portogruaro, Ediciclo Editore, 2023.
Come sembra divertente questo libro! Gradite anche le divagazioni gastronomiche. Per noi che sappiamo quanto preziosa sia l’arte della bicicletta e quanto benessere rechi, Ediciclo resta uno strumento necessario (segnalo “Amsterdam è una farfalla” di Marino Magliani). Altrettanto necessario che si recensiscano libri di editori indipendenti (questo libro per esempio mi sarebbe sfuggito): grazie, Annalisa Bruni.
Grazie a te, Emanuele!!