Chengdu:dopo l’ottimo 7° posto a squadre e prima formazione europea a ridosso delle grandi, l’Italia ha concluso la sua partecipazione alla manifestazione delle Universiadi nel sol levante con un 8° e 9° posto nel concorso individuale con Lorenzo Bonicelli (punti 81,931) e Lay Giannini (81.466) primi ginnasti europei, e vicini al podio che poteva essere ancora più vicino se Bonicelli non avesse commesso un piccolo errore al Corpo Libero che non è riuscito a ‘camuffare’. Ai primi due posti gli alieni cinesi Zhang a quota 86,733 e Shi a quota 86,398 in compagnia del Giapponese Kaya con 84,098.
Peccato per certi errori
Nelle finali di specialità l’Italia ha sfiorato il podio al Corpo libero con Vannucchi che non ha approfittato degli errori dei favorirti che hanno accorciato la classifica. Un esercizio non troppo pulito lo ha penalizzato. Al Volteggio gara stellare ancora di Nicolò Vannucchi che ha presentato due salti di livello mondiale. Peccato perché il livello era talmente alto che nonostante la sua prestazione è riuscito ad agguantare la 4^ posizione. Alle parallele Marco Sarrugerio ha fatto ben sperare facendo un capolavoro in una finale dove il cinese Zhang ha conquistato l’oro con un punteggio rarissimo, pari a 16,066, più del punteggio di partenza degli altri ginnasti. Al secondo e al terzo posto i due giapponesi.
Universiadi: azzurri primi in Europa dietro i “mostri sacri”
Le classifiche dimostrano come gli azzurri siano subito dietro ai mostri sacri Giapponesi e Cinesi e primi tra le formazioni europee partecipanti alla manifestazione. A dimostrare il valore dei ginnasti Italiani è il fatto che le formazioni in gara hanno presentato ginnasti di alto livello utilizzando il torneo come test per i prossimi impegni mondiali.
Dalle Universiadi le parole di Centazzo
Commenta Matteo Centazzo (SPES): “Torniamo a casa con tanta soddisfazione e con un buon bagaglio di esperienza. C’è un po’ di rammarico per le medaglie mancate di Vannucchi al Volteggio e al Corpo Libero. Siamo però subito dietro a potenze come Cina e Giappone ed in tanti ci hanno fatto i complimenti. Sono davvero felice. Sono felice anche della prova di Stefano Patron. Con qualche decimo in più alle parallele ed al corpo libero un pensiero alle finali poteva farlo. Al suo rientro in maglia azzurra può ritenersi soddisfatto. Nel complesso abbiamo dimostrato come stiamo lavorando bene e stiamo mettendo in mostra una buona ginnastica”.