“È meglio essere infelicemente innamorati che essere infelicemente sposati. Alcuni fortunati riescono in tutte e due le faccende” ha scritto Guy de Maupassant, nato il 5 agosto1850 e considerato uno degli artefici del racconto moderno. Il segno del leone sembra si addica alla grande cultura in generale, anche questa settimana tante nascite illustri tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, ecco una piccola lista: Emily Bronte, Giorgio Vasari, Herman Melville, Pellegrino Artusi e un leggendario editore come Neri Pozza.
Dopo le citazioni varchiamo la soglia della Lovat
Come sempre queste piccole citazioni letterarie ci permettono di entrare dolcemente nel mondo illuminato della scrittura dove la protagonista è la splendida Libreria Lovat cuore letterario del nordest grazie anche agli incontri con gli autori e le ultime novità editoriali. Due sedi strepitose a Villorba (Treviso) e Trieste. Ecco la classifica che ci ha preparato per questa settimana.
1- D’Adamo, COME D’ARIA, Elliot
2- Tuti, MADRE D’OSSA, Longanesi
3- Murgia, TRE CIOTOLE. RITUALI PER UN ANNO DI CRISI, Mondadori
4- Bussola, UN BUON POSTO IN CUI FERMARSI, Einaudi
5- Cassar Scalia, LA BANDA DEI CARUSI, Einaudi
6- Lackberg, IL FIGLIO SBAGLIATO, Marsilio
7- Raimondi, IL PRIMO SOLE DELL’ESTATE, Nord
8- Nesbø, LUNA ROSSA, Einaudi
9- Yagisawa, UNA SERA TRA AMICI A JINBŌCHŌ, Feltrinelli
10- De Luca, LE REGOLE DELLO SHANGAI, Feltrinelli
In testa al podio sempre d’Adamo
Il podio lo conosciamo benissimo, in testa sempre il Premio Strega “Come d’aria” (Elliot) di Ada d’Adamo, scrittrice e danzatrice, scomparsa dopo una lunga malattia lo scorso aprile a soli 55 anni. Passato e presente si intrecciano in questa narrazione dove una madre che lotta contro il tumore parla della vita alla figlia disabile.
Nel medagliere questa settimana vincono le donne, firme femminili in maggioranza tra i gradimenti del pubblico.
È una specie di sliding door il racconto che ci propone Daniela Raimondi novità della classifica
Il primo sole dell’estate (Nord). In quella porta scorrevole che è la vita possono accadere strane cose, tutto può cambiare. Leggiamo: “La verità è che non so cosa fare nella vita, ammise Norma. Lascia che te lo dica lei, la vita. A volte basta poco: perdere un treno e prendere quello subito dopo, un foglio che ti cade davanti… O magari cambi idea all’ultimo momento, senza nessuna ragione. Bisogna solo scorgere il segno che il destino ti mostra.”
Daniela Raimondi è una scrittrice che ha vissuto molto in Inghilterra, ha pubblicato antologie, racconti e poesie, questo romanzo rappresenta una novità assoluta.
Nella pagina dedicata alla lettura è arrivato il momento di sfogliare un libro che parla di libri
Una sera tra amici a Jinbōchō (Feltrinelli) di Satoshi Yagisawa. Nuovo successo editoriale per Satoshi Yagisawa nato a Chibaa sud-est di Tokyo nel 1977.
I miei giorni alla libreria Morisaki è il suo romanzo d’esordio, divenuto un bestseller internazionale, ora ci propone questa nuova avventura descrivendo un luogo magnifico di Tokyo: Jinbōchō, il quartiere con più librerie al mondo, specializzato in volumi usati. Ben centosettanta librerie tutte minuziosamente rivolte verso Nord per non danneggiare le pagine preziose con la luce del sole. Il quartiere nasce alla fine dell’800 e trae il nome da un samurai vissuto nella zona.
L’idea per un viaggio in Giappone sarebbe quella di partire in ottobre quando si svolge il mercato del libro e le vie si animano con le bancarelle profumate dall’aroma delle caffetterie. Lo stesso piacere sensoriale della mitica fioritura dei ciliegi a primavera.
Il destino ci viene incontro in modo lucido, paziente e calmo
Una mossa impercettibile potrebbe cambiare il corso della vita se interpretata come una partita con delle regole precise. Il protagonista di questo romanzo si sente un ingranaggio dentro la macchina del mondo e decide di vivere seguendo il gioco dello Shangai, come se giocare fosse un modo per mettere ordine nel caos. Le regole dello Shangai (Feltrinelli). In classifica il nuovo romanzo di Erri De Luca, scrittore napoletano, giornalista, poeta e traduttore. Sempre al centro del dibattito intellettuale e politico vista la sua storica militanza, dalla stagione del ’68 che vive in prima persona allora diciottenne, all’ingresso nel gruppo di Lotta Continua. Scrittore che sceglie di esercitare vari mestieri in molte zone del mondo: camionista, operaio, muratore. Studia da autodidatta l’ebraico traducendo alcuni libri della Bibbia. È opinionista de “il manifesto”. Pacifista e sempre impegnato in progetti di volontariato, durante la guerra nella ex Jugoslavia guida i convogli umanitari. È un grande appassionato di alpinismo e arrampicata sportiva. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo.
Probabilmente la passione per le alte vette può farci comprendere che non sempre la vita è una montagna da scalare a tutti i costi, un treno da prendere, un obiettivo da centrare.
Come uscire da un momento di grande difficoltà esistenziale?
Possiamo fermarci in una piccola stanza da arredare, in un luogo dove poter contemplare paesaggi incantevoli. Continua il successo editoriale dello scrittore veronese Matteo Bussola: Un buon posto in cui fermarsi (Einaudi). “Quello che soprattutto non ti diranno è che a volte vinci proprio quando perdi. Non ti diranno che ci addestrano alle vette, mentre ci sono vallate meravigliose”, racconta l’autore blasonato dal clamoroso successo de Il rosmarino non capisce l’inverno. I suoi protagonisti rappresentano un mosaico di fragilità, sconfitti e piegati dalle drammatiche vicende della vita ma capaci di dare un senso autentico all’esistenza.
Avrete certamente capito che noi amiamo tanto le citazioni
Questa volta vogliamo salutarvi con una frase di Ernest Hemingway usata proprio da Matteo Bussola nel suo libro. È tratta da Addio alle armi e come tutte le cose perfette lascia senza fiato: “Il mondo spezza tutti quanti, e poi molti sono forti nei punti spezzati”.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, grazie per questa bella e interessante rassegna settimanale sui libri organizzata sapientemente dai Lei e dalla prestigiosa libreria Lovat. Il libro cartaceo continua a vincere la sfida con gli ebook, specialmente quelli d’autore o significativi per il nostro vissuto. Se in Giappone, come Lei scrive, a Jinbōchō, il quartiere con più librerie al mondo, specializzato in volumi usati, si continua a raccogliere e a vendere questi piccoli tesori, purtroppo qui in Italia le librerie antiquarie sono sempre più rare. Forse colpa dei prezzi troppo alti, forse colpa dei cataloghi che vengono inviati on line. Ho letto con attenzione la classifica dei testi, come il suo incipit, e se avessi tempo e voglia rileggerei, con piacere, non un libro dell’attualità, ma i racconti e le novelle di Guy de Maupassant che una mia zia romagnola aveva in casa. Fu una piacevole sorpresa, molto formativa, avevo 14 anni. Lessi i tre volumi in un lampo e ogni tanto li riprendevo, io sapevo il perché. Buona estate.
Grazie, Dottoressa! Ottima la presentazione che incuriosisce e stimola. Buon lavoro, giovanna bonacini campi