“Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano). Perciò correggo la mia dedica: A Leone Werth quando era un bambino”. Antoine de Saint-Exupéry. Questa è la dedica che lo scrittore fece a un suo carissimo amico chiedendo scusa ai bambini per aver dedicato Il Piccolo Principe a una persona adulta. Antoine de Saint-Exupéry, scompare in un incidente aereo il 31 luglio 1944, aveva solo 44 anni e diventerà una leggenda. Il Piccolo Principe è il testo più tradotto al mondo, trecento traduzioni in lingue e dialetti diversi.Noi lo abbiamo letto e riletto e dato che lo scrittore aviatore nasceva il 29 giugno del 1900 a Lione, abbiamo deciso di aprire con lui la pagina dei libri.
Con Antoine de Saint-Exupéry entriamo alla Lovat
Si profila una fine giugno molto diversificata per temi e suggestioni. Ecco la classifica come sempre elaborata dalla nostra Libreria Lovat con le belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste, punto letterario strategico del nordest grazie alle novità editoriali e agli incontri con gli autori.
- Tuti – Madre d’ossa – Longanesi
- Manzini – Elp – Sellerio
- Läckberg – Il figlio sbagliato – Marsilio
- Cole – Dammi mille baci – Always
- Murgia – Tre ciotole – Mondadori
- McCarthy – il passeggero – Einaudi
- Bussola – Un buon posto in cui fermarsi – Einaudi
Ancora giallo e noir, oscurità e mistero pervasi dall’originalità dell’investigazione. Da lettrice e appassionata di cinema penso che abbiamo sempre un grande bisogno di coltivare l’ansia. Non vogliamo essere curati, altrimenti come guariremo dalla cura?
Tuti comanda a Nordest
Il nordest brilla tra le vette della classifica con il romanzo di Ilaria Tuti: Madre d’ossa (Longanesi). La scrittrice di Gemona del Friuli continua a sorprendere con un personaggio carico di sfumature aspre e coinvolgenti il commissario Teresa Battaglia una vita sospesa tra indagini, delitti efferati e problemi di salute che minano ciò che ha di più importante, la lucidità della sua mente. La serie televisiva ispirata alle vicende del commissario, con Elena Sofia Ricci, ha ulteriormente conquistato il pubblico. I romanzi di Ilaria Tuti sono tradotti in 27 paesi.
Rocco insegue
Sempre in vetta nel medagliere l’ultima avventura borderline del vicequestore Rocco Schiavone, spigoloso e malinconico personaggio uscito dalla creatività di Antonio Manzini: Elp (Sellerio). Anche in questo caso la buona letteratura ha un complice d’eccezione: la trasposizione televisiva di qualità. Così Rocco Schiavone ha il volto ombroso di Marco Giallini perfetto per interpretare un poliziotto insofferente alle regole, spesso ai limiti della legalità nelle sue indagini, ma sempre brillante e talentuoso nell’investigazione. Adora la moglie Marina scomparsa da tempo e che riempie la sua vita presentandosi sotto forma di allucinazione. Non vogliamo svelare nulla della nuova indagine, ma solo il perché del titolo: Elp. Si tratta di un fantomatico Esercito di Liberazione del Pianeta che protesta liberando animali d’allevamento in autostrada. Rocco dovrà indagare su questa realtà e molto altro, strani delitti e attentati.
Camilla Läckberg resiste
Dal giallo italiano a quello nordico: “Il figlio sbagliato” (Marsilio) di Camilla Läckberg celebre scrittrice svedese cresciuta a Fjällbacka, paese sulla costa ovest della Svezia dove visse anche Ingrid Bergman e dove ama ambientare le sue storie poliziesche. Questa volta c’è un famoso fotografo assassinato nella galleria d’arte che ospita la sua mostra a pochi giorni dall’inaugurazione.
Una bella new entry
Un bacio dura un attimo. Ma mille baci possono durare un’eternità. Se siete d’accordo allora c’è un libro che dovreste leggere e che torna trionfalmente in classifica: Dammi mille baci (Always Publishing) di Tillie Cole. Protagonisti un ragazzo e una ragazza, un legame creato in un istante e custodito per un decennio. Sarà un amore che durerà oltre il destino? La protagonista sin dalla tenera età decide di intraprendere un’avventura molto importante: collezionare mille baci capaci di farle scoppiare il cuore. Tillie Cole è un’autrice inglese. Dopo essersi laureata a Newcastle in scienze religiose ha viaggiato e vissuto in Canada, Stati Uniti e Italia lavorando come insegnante. La sua ricerca letteraria spazia dal genere rosa a quello dark.
Murgia colpisce ancora
Continua ad affascinare il pubblico Il nuovo romanzo di Michela Murgia che si apre in modo autobiografico con la diagnosi di una malattia che non lascia scampo: “Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi” (Mondadori). “Una sera ti metti a tavola e la vita che conoscevi è finita.” A volte a stravolgerla è un lutto, una ferita, un licenziamento, una malattia, la perdita di una certezza o di un amore…” Dopo la recente intervista confessione sulla malattia, la scrittrice sarda ringraziando per i numerosi inviti, ha deciso di sospendere le uscite pubbliche: “Non ho le forze né il tempo: il mio prossimo tempo è per chi amo”.
Cormac McCarty ci lascia un’eredità
“Perché questo siamo noi: dieci percento biologia e novanta percento mormorio notturno”. Frase che appartiene a un protagonista della letteratura contemporanea. Il suo ultimo romanzo era in classifica da parecchie settimane e lui ci ha lasciato all’età di 89 anni lo scorso 13 giugno: Cormac McCarty, scrittore, drammaturgo e sceneggiatore statunitense, Premio Pulitzer, autore di romanzi che sono entrati nella storia del cinema vincendo anche l’Oscar come “Non è un paese per vecchi” diretto dai fratelli Coen. Ci ha salutato con l’ultimo capolavoro: Il passeggero (Einaudi), scritto in contemporanea con Stella Maris che uscirà in Italia a settembre. È stato paragonato a Melville, Shakespeare, Faulkner, Hemingway. Personaggio solitario con poche apparizioni pubbliche considerato dalla critica come uno dei massimi scrittori americani degli ultimi decenni. Più volte era stato citato come possibile vincitore del Nobel. Il suo misterioso passeggero inquieta e affascina andando oltre la storia apparente, una missione di recupero al largo del Mississippi di un JetStar adagiato sul fondale. In cabina nove corpi senza vita. Ma a bordo c’erano dieci persone, dov’è finito il decimo passeggero? Che fine ha fatto la scatola nera? Tante domande in una voragine di sentimenti che travolgono più degli abissi. Anche per le emozioni non si trova quasi mai la scatola nera.
Pennac e Jo Nesbø
Altri titoli brillano in classifica e li abbiamo recensiti con grande partecipazione: Daniel Pennac Il capolinea Malaussène (Feltrinelli), Fabio Genovesi Oro Puro (Mondadori), Jo Nesbø, Luna Rossa (Einaudi).
Bussola
Dobbiamo fermarci, ma dove? Seguiamo il prezioso suggerimento di Matteo Bussola che ci cattura con una nuova avventura straordinaria: Un buon posto in cui fermarsi (Einaudi). Ecco cosa scrive: “la vita non è una montagna da scalare, un treno da non perdere, un obiettivo da centrare, ma è una piccola stanza da arredare con cura. Non è una cima da raggiungere a tutti i costi. È la scelta di un buon posto in cui fermarsi”. Leggiamo tra le righe altre annotazioni molto condivisibili: “quello che soprattutto non ti diranno è che a volte vinci proprio quando perdi. Non ti diranno che ci addestrano alle vette, mentre ci sono vallate meravigliose”. Dopo il successo clamoroso de Il rosmarino non capisce l’inverno, lo scrittore tratteggia un mosaico di fragilità, i protagonisti sono sconfitti, incrinati, piegati dalle vicende della vita ma capaci di dare un senso autentico alla propria esistenza. Matteo Bussola è nato a Verona nel 1971, ha pubblicato bestseller tradotti i molti Paesi. Conduce una trasmissione radiofonica su Radio 24 e tiene una rubrica settimanale su F dal titolo: Uno scrittore, una donna.
Un saluto da Giacomo Leopardi
Salutiamoci con un altro compleanno importante, sempre il 29 giugno. Nel 1798 nasce a Recanati Giacomo Leopardi: “Così tra questa Immensità s’annega il pensier mio: E il naufragar m’è dolce in questo mare”. Cosa c’è di più bello?
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta allora mi sa che a Bibione o a Lignano Sabbiadoro i bagnanti stiano leggendo dei gialli dopo essere passati dalla Libreria Lovat per acquistare dei libri da spiaggia. Infatti, solo un libro o una bella vicina d’ombrellone, possono aiutare a trascorre queste lunghe, aride e assolate giornate estive. Mi fa piacere vedere ancora ai primi posti due giallisti italiani: Ilaria Tuti e Antonio Manzini. Inoltre, il fatto che questi personaggi abbiano anche una trasposizione televisiva italiana mi fa sperare che vedremo un po’ di meno di questi gialli americani così lontani dalla nostra realtà. Il modello Andrea Camilleri e il Commissario Moltalbano è da replicare, anche per ragioni economiche e culturali. Buona estate con i libri della Lovat di Villorba.