Loro si chiamano “Cittadini non distratti” e operano a Venezia e a Mestre. Sono arrivati in un solo giorno a scoprire all’opera, in centro storico, circa 300 borseggiatori. Impuniti al 100% le ragazze rom incinte, i ragazzini sotto i 14 anni, gli invalidi. Il resto anche. In questi anni hanno scoperto una cosa: l’organizzazione dei borseggiatori nei centri storici italiani è una multinazionale che partendo dalla Bosnia, dalla Serbia e dalla Romania, fa guadagni miliardari.
Il problema dei borseggiatori
Per loro noi siamo gagé, ovvero sedentari, ovvero handicappati come ha scritto in una famosa email la Regina Madre e il Bimbo Boss, ovvero i capi dell’organizzazione che agisce tra Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Austria e ovviamente Italia, con le “miniere d’oro” di Milano, Firenze, Roma, Venezia. Milioni di incassi al giorno con il controllo capillare su mendicanti e borseggiatori. I mendicanti, di solito anziani o con handicap, hanno tangenti da pagare a seconda del luogo dove mendicano. A Rialto, 100 euro al giorno, a Cannaregio 50. Quello che prendono in più è il loro incasso quotidiano. Hanno ispezioni capillari e una organizzazione perfetta. I capi rom sono conosciuti alle forze dell’ordine.
Poco può fare il questore
Il questore di Venezia, Maurizio Masciopinto, invita la popolazione a chiamare il 112 e il 113. Ma la legge è troppo permissiva, i ladri la fanno sempre franca. Per le forze dell’ordine, operare in queste condizioni è davvero frustrante.
Purtroppo ho subito personalmente un borseggio a San Pantalon, a mezzogiorno, da tre slavi adulti. Mi hanno elegantemente bloccato davanti al bancomat e portato via tutto. Alla Questura, immediata denuncia, mi hanno fatto vedere le foto. Riconosciuti subito. “Purtroppo non possiamo fare nulla!”. Dicono sconsolati i poliziotti. Seconda soddisfazione immediata con il direttore di banca: mi hanno appena scippato! Sorrisetto: ma sì, succede tutti i giorni…
Sconsolato vado negli uffici pubblici per rifare i documenti. Solo all’anagrafe del Comune a Ca’ Farsetti c’è una fila enorme. Tutti residenti che devono rifare la carta d’identità perché rubata. Non siamo messi bene.
Ma ora contro i borseggiatori c’è Monica Poli
Se dovessi oggi consegnare il premio “Veneziano dell’anno”, lo consegnerei alla signora Monica Poli dei “Cittadini non distratti”. Dopo aver diffuso le immagini su fb dei borseggiatori in fragrante, si è messa all’imbarcadero di Rialto a gridare contro i ladri che sono fuggiti, non prima di averle sputato addosso.
Riceve ringraziamenti dall’estero da turisti riconoscenti. E sono tanti. Settimane fa,aveva scoperto fuori della stazione di Santa Lucia sei borseggiatrici (sei) al lavoro. Chiamata immediatamente la Polfer, la risposta è stata lapidaria: fuori della stazione non è nostra competenza. Ah ben.
Altro che la Ferragni. E non specula sui suoi filmati sui borseggiatori da oltre 30 milioni di visualizzazioni
Monica Poli ha in poche settimane raccolto nel mondo web un vero record, modello Chiara Ferragni. Oltre 30 milioni di visualizzazioni e circa 150 mila follower…
Le hanno chiesto di mettere a frutto tanta fama. “Mi dispiace ma sulla mia città non speculo”, la risposta.
Una grande.
La resa completa delle istituzioni governo, regione e comune. Avanti così.