Classe 1990, il giovane fotografo friulano Lorenzo Zoppolato, già vincitore di numerosi premi internazionali espone oltre 45 immagini che ci restituiscono la sobria, essenziale bellezza del Friuli Venezia Giulia. L’autore si è aggiudicato il Premio per un Autore Regionale assegnato dal CRAF nell’ambito della 37esima edizione del Premio Friuli Venezia Giulia Fotografia
Mappe d’identità
Ha preso il via Mappe d’identità, con la personale del fotografo friulano ospitata nella chiesa di San Lorenzo a San Vito al Tagliamento, la 37ma edizione della rassegna Friuli Venezia Giulia Fotografia organizzata dal CRAF – Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo, in collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di San Vito al Tagliamento, Assessorato alla Vitalità, il sostegno di Fondazione Friuli, il contributo di Friulovest Banca e il Patrocinio dell’Università di Udine.
Con Zoppolato altri nomi emergenti
Quattro le mostre fotografiche in programma, con ingresso gratuito, che accompagneranno da maggio 2023 a gennaio 2024 altrettanti nomi emergenti o già affermati del mondo della fotografia nazionale e internazionale, collegate fra loro da un filo conduttore che in questa edizione risiede nel claim #essenziale..
Il fotografo secondo Alvise Rampini
Udinese, classe 1990 e numerosi riconoscimenti internazionali alle spalle, Lorenzo Zoppolato con la sua Mappe d’identità ci restituisce la sobria, essenziale bellezza del Friuli Venezia Giulia attraverso linee semplici e inquadrature minimaliste. «Le sue fotografie sono “ordinate” – spiega il direttore del CRAF Alvise Rampini – le sue vedute trasformano rami in braccia accoglienti e raccontano un tempo immobile e armonico, dove tutto tace e tutto parla». Nelle opere, strade statali, ex aree minerarie, fabbriche in zone industriali e campi a perdita d’occhio: «Dove lo sguardo non si poserebbe Lorenzo Zoppolato, riscopre vedute nascoste e luoghi meritevoli di essere raccontati.» – sottolinea il presidente del CRAF Davide De Lucia – «Lontano dai cliché turistici della regione ritrova la straordinaria normalità del paesaggio, che diventa oggetto di studio e approfondimento visivo».
Lorenzo Zoppolato spiega così il suo progetto
“Ho cercato di creare la mia personale mappa visuale dei paesaggi nei quali sono cresciuto. In queste terre realizzo più di semplici fotografie: costruisco una mappa d’identità per orientarmi e riconoscermi, ritrovando il bello laddove non siamo più abituati a cercarlo. Il mio viaggio è appena cominciato, ma già ho imparato che creare memoria è fondamentale per capire chi siamo. La memoria ci aiuta a comprendere le radici del nostro passato, a valorizzare il presente e a progettare il futuro.
Conoscere la storia e la cultura del proprio territorio significa conoscere sé stessi e trovare un senso di appartenenza, solo così possiamo ricercare il nostro posto nel mondo. La mia speranza è che questo progetto possa ispirare anche gli altri a intraprendere un viaggio “attorno a casa”: in altre parole scoprire la bellezza nascosta del proprio territorio e a tracciare la propria mappa d’identità. Ci sono tanti diversi “Friuli Venezia Giulia” che aspettano di essere raccontati con il proprio punto di vista. In cuor mio ho sempre sperato che cercando la bellezza nei luoghi più inaspettati avrei scoperto il paesaggio più nascosto in assoluto: l’identità”.
Lorenzo Zoppolato
E’ nato a Udine nel 1990 e a soli 19 anni si trasferisce a Milano dove parallelamente agli studi universitari lavora come assistente fotografo. Dopo la laurea, collabora all’interno di una nota multinazionale operante nel campo della pubblicità. Nel 2014 comincia a lavorare come fotografo professionista e vince una borsa di studio presso la Nuova Accademia delle belle Arti di Milano accedendo così al master in “Photography and Visual Design”. Poi, nel 2015 vince il primo premio all’International Black&White Photographer of the Year nella “Emerging Talent category” ed è finalista al concorso internazionale Lens Culture “Street Photography Award”.
Nel 2016 presenta la mostra Sussurri Riflessi alla Galleria Tina Modotti di Udine e prende parte alla mostra collettiva intitolata “Animali” al museo MACRO di Roma. Nel 2018 si aggiudica il primo premio “Portfolio Italia Fiaf”. L’anno seguente ottiene il primo premio per il miglior portfolio al Festival International Month of Photojournalism di Padova ed è finalista al premio “Voglino Italy Photo Award”. Nel 2020 ancora una volta vince il primo premio nella categoria “Storytelling Award” dell’Italian Street PhotoFestivale il primo premio per il miglior portfolio al Festival di Savignano SiFest.
Anche scrittore
Nel 2021 pubblica il primo libro “Le Immagini di Morel”, edito da EmuseBooks con introduzione di Ferdinando Scianna, con cui aveva collaborato in precedenza. Infine nel 2023 vince il premio “Juror’s Pick” nel concorso internazionale LensCuture – Art Photography Awards e successivamente l’Open Call “Traces of the cold war” di FriuliStoria.