È nata giovedì la prima “Accademia del Mare e della Logistica”. A fare da sfondo al battesimo di questa eccellenza italiana prima in assoluto nel suo genere, l’Herige Tower con il suo magnifico panorama. Ad orchestrare il tutto la lungimiranza e la professionalità dell’imprenditore Damaso Zanardo. È proprio a lui che si deve il salto di qualità che ha portato l’Its Marco Polo ad essere un punto di riferimento mancante nel “Bel Paese”.
I soci fondatori
Dopo l’assemblea dei soci fondatori si è dato il via ai lavori pubblici per spiegare come l’ITS Marco Polo, acquisendo lo storico Consorzio di formazione del personale marittimo Ve.Mar.S. (Venice Maritime School) ha integrato in sé la formazione qualificata per il mondo Mare, Terra e Logistica. È il primo esempio in Italia in cui si “costruisce” una delle figure più ricercate dal mondo del lavoro. Una formazione a 360° che nessun’altra scuola (Trieste, Genova, Gaeta) riesce a dare.
«Da una scuola di eccellenza ad alta specializzazione a un salto di qualità riconosciuto non solo dai partner ma a livello europeo in quanto associato a Europass. È una scommessa che abbiamo accettato e che affrontiamo con piacere sperando già nel 2024 di aver dimostrato di averla vinta» ha dichiarato il presidente della fondazione Damaso Zanardo. Dopo aver letto una lettera del Sindaco Brugnaro che si impegna a sostenere l’Academy e la definisce “un’eccellenza e un esempio” per tutta l’Italia.
Una tavola rotonda di lusso per l’Accademia
Un’accademia legata alla realtà sottolinea Edoardo Pittalis, moderatore della tavola rotonda a cui hanno preso parte Tomaello, vice sindaco di Venezia, Elena Donazzan, assessore regionale alla cultura e all’istruzione, Leopoldo Destro, presidente di Confindustria Est, Fulvio Lino Di Blasio, presidente del sistema di autorità portuale di Mare Adriatico settentrionale, collegato da Roma. Proprio Di Blasio ha rafforzato l’idea del valore dell’accademia e della posizione strategica che Venezia stessa e non solo il porto rappresenta come opportunità soprattutto grazie anche al benestare del Ministero delle infrastrutture. Ma si parlava, appunto, di cultura. Proprio in questo l’Accademia si contraddistingue, sottolinea Di Blasio, offrendo adesso un panorama formativo italiano perché espressione di una strategia nuova fondata sulla connessione delle politiche d’istruzione, formazione e lavoro con le politiche industriali.
Accademia e cultura
«Solo per fare qualche esempio – ha ribadito Zanardo – il mondo della logistica lega formazione, istruzione, moda e un intero sistema lavorativo globale. Tanto più che non si limita a un solo settore». Di Blasio replica: «Sposo in pieno il progetto daremo tutto l’apporto per innovare ancora di più questi corsi per fare insieme un salto di qualità anche creando un acceleratore di start up di altissimi profilli creando, quindi, nuova impresa».
Per Elena Donazzan l’orgoglio si sente
«È da quando abbiamo iniziato a lavorarci che ora riusciamo a raccogliere i frutti dei semi che abbiamo seminato. Puntando sulle nuove leve puntando anche sul dipartimento scolastico regionale che ci darà una mano a trovare quel capitale umano oggi più che mai necessario. Avevamo riscontrato l’esigenza di aumentare la formazione e la cultura investendo e noi questo abbiamo fatto unendo Confindustria, regione e scuole. Non è una spesa ma un investimento e noi non abbiamo intenzione di disperdere alcuna risorsa per questa accademia. Anzi, lanciamo il guanto di sfida alla dispersione scolastica offrendo, grazie a Zanardo, un’offerta talmente specializzata da invogliare i ragazzi a formarsi presso questa accademia».
I dati dell’Accademia
Dal 2015 si è passati da un’offerta formativa di un corso a ben 6, dove alla sede di Venezia si sono aggiunte: Mestre; Mirano; Treviso e Rovigo. Ad oggi, la nuova Accademia, vanta un placement del 95%, che non è l’unico indicatore di performance di successo. Infatti, se parliamo anche di fatturato, l’Accademia parte nel 2023 (dopo solo 8 anni dalla nascita dell’Its) ad oltre 1 milione di euro anno con «Bilanci sempre in equilibrio, risultati che non possono che renderci fieri del lavoro fatto finora» concorda Zanardo.
Dall’Its all’Accademia il passo non è stato breve ma adesso è riconosciuta dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto e dalla Alta Dirigenza del Ministero dei Trasporti, visti i risultati ottenuti da ben “13 corsi“ di alta formazione specialistica ed addestramento tecnico come richiesto dagli Standard Internazionali dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) e dalle Convenzioni internazionali di settore come la STCW – Standard of Training, Certification and Watchkeeping for Seafarersra. Ieri ITS Marco Polo Academy acquisendo Ve.Mar.S. (Venice Maritime School), un istituto, come detto prima, dà l’avvio alla Prima Accademia formativa sia sul lato Terra che sul lato Mare.
Uno “strumento” non solo formativo, bensì anche culturale per preparare i nuovi Manager con una conoscenza radicata nel nostro tessuto economico e, magari, con stage all’estero per migliorare la formazione e per percepire come in quei territori le persone vedono il mondo Portuale Logistico Marittimo come una grande ricchezza.
Leopoldo Destro vuole evitare con l’Accademia la fuga di cervelli
«Per poi rientrare in Italia e a contribuire allo sviluppo delle nostre Imprese e Città. Così il via ad una vera e propria Accademia del mare e della Logistica. La proposta dell’ITS, che già prevedeva la formazione degli operatori portuali e della logistica e dei macchinisti, si allarga così anche al personale marittimo, creando uno degli hub formativi logistici più importanti del Paese» ha sottolineato Leopoldo Destro.
Il giudizio del Vice Sindaco
Tomaello sottolinea l’importanza e le ricadute del porto di Venezia cambiando anche un po’ la narrazione che lo riguarda. «Per molti il porto di Venezia spesso è visto solo come un problema ma invece questa amministrazione vuole, attraverso la nascita dell’Accademia, prima in Italia, che guarda l’attuale e il futuro a 360°. Tra queste anche l’opportunità del Pnrr; un Polo di Alta Formazione che, grazie alle risorse del PNRR, vuole puntare nel breve a ambiti progetti riorganizzativi: innovare le classi tecnologicamente, acquisire 4 simulatori per Conduzione di Navi, Treni, Gru o Mezzi Portuali; e non per ultimo la creazione di magazzini 4.0 virtuali.
Questa Accademia, prima e unica in Italia, darà visibilità e identità attraverso la realizzazione di nuova Sede, magari in un Network con gli altri ITS del Veneto, per aiutare le Famiglie, le stesse Imprese e soprattutto i nuovi Studenti a scegliere questi percorsi formativi oggi più che mai indispensabili al mondo del lavoro sempre più rapido a cambiamenti».
Zanardo guarda al futuro
Sulla spinta del moderatore Zanardo sottolinea una cosa importante: «La nuova Sede dovrà pensare un domani molto vicino e strutturarsi come un Campus dove offrire anche l’ospitalità. Gli ITS, e da adesso l’Accademia, nascono sotto una forte spinta della Confindustria ben conscia dell’evoluzione che hanno avuto in Paesi quali Germania e Francia, il rapporto è 1 a 10 in alcune zone rispetto a noi e con infrastrutture e strutture all’avanguardia. Abbiamo ora, se sapremo lavorare tutti assieme, la possibilità di recuperare velocemente questo gap. Oggi più che mai il territorio sente l’importanza della formazione e della cultura per la crescita della classe manageriale, necessaria per incrementare consapevolezza sulle potenzialità e il conseguente sviluppo della Città Metropolitana, con il suo porto ed aeroporto in primis e domani anche con l’Accademia del mare e della Logistica».
L’Accademia a il sostegno del Ministero
«Siamo fieri di questa nuova “eccellenza italiana” che prende vita a Venezia, un’Accademia che permetterà di lanciare in modo propositivo la nuova sfida europea al mondo del lavoro, formando quelle figure che, anche secondo l’UE, ora più che mai sono le più ricercate nel mondo del lavoro, anche per far fronte alle indicazioni dell’Agenda 2030/2050» fa sapere attraverso Galeazzo Bignami, vice ministro ai trasporti e alle infrastrutture.