La notizia della scomparsa del Presidente Berlusconi ha colpito emotivamente tutti noi, tutti noi che già in questi mesi nutrivamo una forte preoccupazione sul suo reale stato di salute. Il suo video messaggio a Milano ci aveva da una parte confermato quanto fosse innegabile la sua forza e la sua volontà , non solo di partecipare, non solo di esserci, ma di testimoniare quanto il lavoro svolto da Forza Italia fosse estremamente importante e decisamente necessario in questo momento sia sul piano nazionale che europeo. Perchè se c’è una eredità che Silvio Berlusconi lascia, è la sua visione, la gentilezza, l’umanità, la sua capacità di unire, ma soprattutto di avere uomini e donne che formano una classe dirigente preparata, a tutti i livelli, che è sicuramente in grado di raccogliere il testimone e proiettare la sua volontà nel futuro. Perché ha sempre cercato di portare un sogno nel cuore degli italiani.
Quando lo incontrai e mi ribadì la sua volontà di portare un sogno nel cuore degli altri
Ho potuto vedere Silvio Berlusconi a Venezia, con quell’acqua granda che colpì la città 2019, ed è stato un incontro di cui ho apprezzato la sensibilità per l’attenzione nei confronti dei veneziani difronte a un momento drammatico, ma anche il dialogo di disponibilità nel cercare soluzioni, evidenziando quanto fosse necessario terminare urgentemente le opere a tutela della città.
Quel messaggio e quella volontà di portare un sogno che si realizzasse
In questi 23 anni di militanza, ho potuto vedere la forza di un messaggio, la capacità di trasferire un sogno nel cuore degli italiani, credo che ogni italiano, abbia in qualche modo intrecciato la vita con questo uomo, fosse nella sua veste di imprenditore, politico o sportivo. Ho visto anche degli errori, della generosità mal riposta, della sottovalutazione e il non raggiungimento di obiettivi.
I valori di Forza Italia, sono valori di libertà, di confronto, di umiltà, di operare nell’interesse di tutti, e trovano ovviamente le gambe negli uomini e nelle donne che ci credono. E come più volte ripeteva, Forza Italia c’è e credo che potrà continuare ad esserci.
Il ricordo di Giustina Destro
Ho conosciuto Silvio Berlusconi nel 1993 – quando ero nella giunta di Confindustria – come un grande e lungimirante imprenditore. Nel 1998, quando decisi di candidarmi a Sindaco di Padova, volle incontrarmi ad Arcore personalmente, e venne per ben due volte in città per sostenere la mia candidatura. Fu in quelle occasioni che mi resi conto della popolarità e capacità comunicativa che lo contraddistinguevano, a cui si aggiungeva una grandissima generosità. Ricordo poi che venne – da Presidente del Consiglio – agli Stati Generali del Comune di Padova, che organizzai una volta divenuta Sindaco. Ma non solo: volle la presenza di tutti i Ministri del suo Governo!
Una volta entrata in Parlamento il nostro rapporto continuò ad essere ottimo, fino alla sua scelta di entrare in conflitto con Germania e Francia con la famosa manovra da 48 miliardi. Fu lì che decisi, insieme ad altri parlamentari di Forza Italia, di allontanarmi dalla linea del partito e – successivamente – di non votare la fiducia al Governo nel 2011. Per me fu una scelta tutt’altro che semplice, ma necessaria. Da quel giorno non ho più sentito Silvio Berlusconi, ma conservo di lui il ricordo di un uomo che ha segnato la storia del nostro Paese e della politica italiana.