Visitare i giardini del Bodensee, in italiano Lago di Costanza, equivale a fare un tuffo in un lungo passato, dove epoche diverse hanno lasciato le proprie tracce – dal medioevo al presente, passando per il barocco e il romanticismo. Fondata come monastero nel 1150, la Certosa di Ittingen è oggi un centro educativo, culturale e di cura, e al tempo stesso una fattoria autosufficiente dove scoprire la filosofia di vita dei monaci medievali percorrendo quattro percorsi tematici tra orti, vigneti, campi di luppolo e alveari. Gli oltre mille rosai, con alcune delle varietà più antiche di tutta la Svizzera, raggiungono nel mese di giugno il massimo del loro splendore.
Il Lago di Costanza, il convento, il castello e l’isola di Mainau
Un insieme di linee e geometrie caratterizzano la forma del paesaggio barocco presso l’antico Convento e Castello di Salem, in Germania, che vanta nel suo grande parco un elegante labirinto, variopinte aiuole ordinate e una preziosa orangerie. Nella cittadina rivierasca di Meersburg, il Castello Nuovo è immaginato in stile francese su due terrazze, e regala una splendida vista sull’acqua e sui vigneti. La libertà di sagome e il paesaggio naturale del giardino all’inglese si ritrovano invece al castello di Arenenberg, rifugio di Ortensia Bonaparte-Beauharnais in esilio, e sull’Isola di Mainau, paradiso naturale che ospita rigogliosi giardini e un arboreto, ma anche uno splendido castello barocco, caffè, ristoranti e una casa tropicale per le farfalle.
I giardini del Lago di Costanza
La concezione moderna dei giardini urbani, spazi fruibili da tutti, sostenibili e decorativi insieme che arricchiscono la città e i suoi abitanti, prende forma esemplarmente a Überlingen: l’impianto della cittadina è stato ridefinito con l’esposizione floreale e orticola Landesgartenschau 2021, che ha portato nuovi spazi verdi, parchi gioco, orti, oasi fiorite e terrazze sull’acqua. Anche il lungolago di Bregenz, con i grandi alberi di latifoglie, rododendri e azalee, è un luogo di pace e serenità urbane.
Per chi desidera dare uno sguardo dietro le quinte: numerosi giardini, anche privati, aprono le loro porte durante i due festival estivi “Notti Bianche dei Giardini del Bodensee”, quando si potranno visitare alcune delle oasi verdi più suggestive della regione, animate da workshop, presentazioni, musica e letture – dal 2 al 4 giugno e dal 1° al 3 settembre.
Risale a 1.200 anni fa il primo poema in versi sull’arte della coltivazione del giardino
Si chiama Hortolus e fu composto da Valfrido Strabone, poi abate dell’Isola monastica di Reichenau sul Lago di Costanza. I versi di Strabone sono un’ode agli spazi verdi del monastero, dove crescono gli ortaggi per la tavola e le piante medicinali per curare il corpo. Oggi sull’Isola di Reichenau, patrimonio UNESCO, si può ammirare una replica dell’orto descritto da Strabone, con le piante curative da lui celebrate. Un viaggio nel mondo della naturopatia si intraprende a Rogwill, nei giardini dell’azienda A. Vogel, fondata dall’omonimo pioniere svizzero della cura attraverso le piante. In una idilliaca cornice verde con vista sulle Alpi, i visitatori possono scoprire segreti e curiosità di circa 120 erbe medicinali e aromatiche. Il centro dispone anche di ristorante, drogheria, bookshop, ed offre visite guidate di gruppo.
Il Lago di Costanza e le erbe aromatiche
A Vaduz si riflette sulla sostenibilità con l’Ernährungsfeld, dove saperne di più sulle necessità alimentari del Principato del Liechtenstein rapportate alla disponibilità di superficie coltivabile, in un’ottica di autosostentamento che tiene conto dei delicati equilibri dell’agricoltura di montagna. Qui, su una superficie che equivale a circa due campi di calcio, crescono piante e ortaggi del territorio, che possono anche essere acquistati sul posto. E il Lago di Costanza Occidentale celebra le erbe aromatiche con settimane dedicate: fino al 19 giugno, 19 ristoranti del territorio propongono menù a base di rosmarino, basilico, melissa e affini – per degustare, ad esempio, formaggi alla crosta di timo, cordon bleu al pesto di aglio orsino e sorbetti al tarassaco.
L’amore per il giardino
L’amore per il giardino, inteso come luogo di pace e bellezza, ha accomunato nel XIX secolo molti aristocratici che hanno vissuto sul Lago di Costanza – fra tutti, anche il futuro imperatore dei francesi Napoleone III e il principe austriaco Nicola II. Esterházy. Ai „Principi Verdi“del Bodensee diverse località del territorio dedicano quest’anno mostre speciali ed eventi. Luigi Napoleone Bonaparte visse in esilio con la madre Ortensia nel castello di Arenenberg, in Svizzera, con splendido giardino affacciato sul lago, e fin da piccolo era avvezzo a sporcarsi le mani con piante e fiori.
Dalla fine di aprile il Napoleonmuseum, adiacente al castello, dedica una mostra speciale ai parchi che Luigi Napoleone, una volta adulto, volle far coltivare e costruire sul Lago di Costanza, ma anche in Scozia e a Parigi. Fu proprio attraverso l’interesse per il paesaggio che Luigi Napoleone entrò in contatto con il principe Nicola II. Esterhazy, anch’egli un entusiasta del verde. Esterházy acquistò, nel 1827, l’Isola di Mainau, dove amava circondarsi di personalità brillanti e sofisticate con le quali confrontarsi sui temi dell’arte, della cultura e dei giardini. Alcune delle modifiche e delle piante portate sull’Isola dal principe sono ancora oggi visibili.
Sei bravo Rudi
Con la tua eleganza nel scrivere
Incanti chi non può viaggiare
Grazie