Viviamo nell’era delle immagini e delle notizie immediate, sempre più spesso condividiamo istantaneamente false verità che oltre al clamore hanno un peso oggettivo sulle nostre coscienze. Ma non ci sono solo le fake news, la disinformazione è ancora più subdola perché si avvale di mezze verità o notizie non date. Di tutto questo si è parlato il 26 maggio a Venezia a Palazzo Ferro Fini, prestigiosa sede del Consiglio Regionale. Occasione importante e di grande attualità: la premiazione dei contest di scrittura dei temi “Corretta informazione e comunicazione” e “Educazione alla legalità” del progetto europeo CREA finanziato dal programma INNOVLAB lanciato all’interno della piattaforma digitale per scrittori e lettori Panodyssey. Ai sei vincitori un premio in denaro e la pubblicazione dei testi all’interno della rivista “Linea Edizioni”.
Informazione: la piattaforma Panodyssey
Panodyssey è la piattaforma digitale dedicata alla scrittura e alla lettura nata dal progetto CREA che si propone quale ambiente dedicato agli scrittori, professionisti e amatoriali. Consente di scambiare idee, socializzare, leggere, pubblicizzare e allo stesso tempo tutelare la proprietà dei testi e il diritto d’autore, cosa molto importante per chi è impegnato in questo delicato settore.
Giovani scrittori italiani alla ribalta
I temi scelti per il concorso hanno portato gli scrittori a cimentarsi sull’educazione alla legalità e alla corretta informazione e comunicazione, prioritari considerando che Panodyssey nasce nel contesto europeo.
A presiedere la premiazione la consigliera regionale del Veneto Erika Baldin che ha tenuto un accorato discorso sulla corretta comunicazione ricordando con esempi lontani e recenti – da Sofocle a Manzoni, da Bush a Pasolini – che una comunicazione errata, fuorviante, inesatta, può provocare enormi danni arrivando persino a spostare equilibri economici mondiali. Rivolgendosi ai premiati ha concluso: “da sempre la letteratura sacra e profana si assume il compito della denuncia, compito arduo e complesso che voi oggi rilanciate”.
Betsi e l’informazione corretta
In seguito, l’intervento del consigliere regionale Roberto Betsi è focalizzato sulla legalità, altro tema centrale del concorso sottolineando che “il Consiglio Regionale è da anni impegnato in attività che coinvolgono il rispetto delle regole e dalla convivenza civile” e per questo guarda con molta soddisfazione la partecipazione in particolare dei giovani a questo tipo di iniziative.
Bellati e il progetto sull’informazione pulita
L’intento ha sottolineatoil presidente di Venetian Cluster Gian Angelo Bellati riprendendo anche le parole del promotore Alexandre Leforestier, presente online,“è stato di portare scrittori giovani e meno giovani su due temi molto attuali e poter osservare gli approcci che le diverse generazioni hanno. Abbiamo comunque riscontrato che il tema più sentito è legato alla corretta informazione e all’acquisizione della capacità di distinguere la notizia vera dalle, sempre più numerose e sensazionalistiche fake news: nei testi arrivati, tanti esempi derivati dalla realtà e auspici di regolamentazione di questa tematica”.
La giuria
Oltre 50 i partecipanti al contest, selezionati da una speciale giuria. Alexander Leforestier responsabile del progetto Panodyssey, Gian Angelo Bellati presidente di Venetian Cluster, Lisa Marra editore Linea edizioni, Pierluigi Granata criminologo e giornalista, Chiara Pinton presidente MiLEGGI. Diritti ad alta voce e segretaria nazionale di BILL. Biblioteca della legalità, Francesco Sidoti professore emerito presso l’Università dell’Aquila. Poi Claudio Mattia Serafin professore presso l’Università Luiss Guido Carli di Roma e scrittore. Infine Roberto Bet consigliere Regione del Veneto, Oriana Boldrin presidente dell’associazione Mondo di Carta.
I vincitori premiati a Palazzo Ferro Fini per l’informazione
Nella splendida sede di Palazzo Ferro Fini alla presenza dei Consiglieri Regionali Erika Baldin e Roberto Bet, momenti di grande emozione condivisi con gli autori che hanno illustrato le scelte fatte negli elaborati. Lisa Marra, editrice di Linea Edizioni e media partner del progetto Panodyssey, ha presentato tutti i premiati.
Per la categoria 25+ si sono classificati:
1° classificato: “Il coraggio di essere buoni”, di Diana Lorenzo
2° classificato: “Non farti vedere mai più”, di Bruschi Sabina
3° classificato: “L’ho fatto per amore”, di Torrese Francesco Saverio
Per la categoria 16 – 25:
1° classificato: “C’è ancora una speranza”, di Castiglione Ilenia
2° classificato: “Informarsi è un diritto, informarsi bene è un dovere”, di Gojani Ambeta
3° classificato: “La data di scadenza degli assiomi cosmici”, di Perin Alessandro
Il valore dell’informazione
Lisa Marra ha ricordato in conclusione che “il veicolare comportamenti virtuosi e valorizzarli non può prescindere dalla corretta comunicazione e informazione. Che oggi più che mai può dare visibilità a percorsi che possono essere di esempio. E arginare notizie false che hanno lo scopo di manipolare l’opinione pubblica”.
Dott.ssa Elisabetta, l’argomento trattato nel Suo articolo riveste una grande attualità. Però mi tocca riprendere un detto napoletano che purtroppo ha mille valenze: “‘O pesce fete d’ ‘a capa – Il pesce puzza (a cominciare) dalla testa”. Questo perchè l’informazione, anche senza essere fake news, è talmente manipolata e asservita alla tesi di chi la propone, cioè che ha la forza politica o economica per proporla, che appare sempre e comunque non oggettiva. Giusto educare i ragazzi alla legalità, ma poi, una volta dentro i meccanismi dell’informazione impareranno presto, a loro spese, che la loro informazione deve avere un taglio condiviso dall’editore, altrimenti la loro carriera nemmeno inizierà. Perchè questo percorso abbia un senso si dovrebbe scollegare l’informazione dalla politica o dai poteri economici, il problema è come??? A questa domanda non ho una risposta valida. Migliori opportunità si hanno nella narrativa, nel giornalismo d’inchiesta. Comunque tanti complimenti ai ragazzi premiati.