Siamo ai titoli coda della stagione in corso e posso già adesso iniziare a tracciare un bilancio. Siamo partiti con ben altri obiettivi, ma man mano che le giornate di campionato passavano ci siamo trovati a dover far fronte ad una situazione che non era certo stata messa in preventivo. Finchè la felicità non è arrivata all’ultimo minuto.
Una sicurezza c’era
Certo, eravamo sicuri di aver dato al nuovo allenatore Kim Serandrei un roster che avrebbe potuto lottare per la promozione diretta in A1. Questo alla luce dell’eccellente campionato fatto la stagione scorsa con alla guida Mister Mastrogiovanni: ci siamo piazzati al primo posto e solo per la classifica avulsa non siamo stati promossi in A1. Proprio per questo in estate abbiamo gratificato chi è rimasto e abbiamo accettato le richieste di ci interessava perché eravamo convinti che sarebbe bastato poco per migliorare la qualità che già avevamo.
Non sempre tutto gira come vuoi e devi aspettare l’ultimo minuto
Ma le cose non sempre vanno come uno pensa; a circa metà stagione abbiamo purtroppo dovuto accettare le dimissioni di Serandrei che da Signore con la s maiuscola, rendendosi conto che i risultati erano sotto le aspettative e non riusciva a dare la svolta per cambiare l’inerzia, ha scelto di lasciare perché la società provasse una strada nuova. Si è, come si dice, sacrificato in nome della causa. Le dimissioni tra gli allenatori sono sempre qualcosa di raro e questo fa onore a mister Serandrei.
Giocarsela testa a testa fino all’ultimo minuto
La squadra è stata, poi, affidata a De Martin che preso possesso del mezzo ha cominciato a macinare punti su punti sino ad arrivare al terzo posto in classifica. Tutto facile? No, perché a 7 giornate dalla fine c’è stato un black out totale: in 6 gare abbiamo raccolto la bellezza di soli 2 punti frutto di due pareggi e le 4 sconfitte hanno pregiudicato il risultato che ci eravamo prefissati. Il nostro obiettivo dichiarato era la promozione almeno in A2 elite e play off.
Il finale che speravamo
L’epilogo è stato, per la verità, proprio come si sperava, anche se sino a tre minuti dalla fine questo finale era solo una chimera vista la classifica con la quale eravamo arrivati all’ultima giornata. Noi dovevamo per forza vincere e Saint Pagnano e Leonardo Cagliari che ci precedevano in classifica non dovevano fare i 3 punti.
L’ultimo minuto. Quel maledetto che non passava mai
Conclusione: noi negli ultimi tre minuti andiamo in vantaggio a Villorba, vantaggio che abbiamo tenuto sino alla fine; il Leonardo ha perso e il Saint Pagnano ha subito il pareggio del Pordenone a un minuto dalla fine!
Per noi la festa è iniziata con molta più gioia proprio perché insperata .
Adesso guardiamo alla prossima stagione
Voglio gente che per questa maglia, sia disposta a “morire”, ovviamente nel senso sportivo! Dico così perché i nostri sponsors, i nostri sostenitori, i nostri collaboratori meritano il massimo.
Sono uno che nella vita, sempre nelle mie possibilità facendo il passo lungo quanto la mia gamba, ha cercato di alzare ogni volta che è stato possibile l’asticella… Raggiunto un obiettivo penso sempre al prossimo, non mi piace accontentarmi, devo avere un nuovo risultato da inseguire.
Decisioni da prendere, ma stavolta non all’ultimo minuto
Così anche questa volta analizzerò bene la situazione a campionato finito, farò le mie considerazioni, trarrò le conclusioni opportune. Sono disposto se necessario a cambiare, ma soltanto per migliorare, Attendo indicazioni, consigli, prenderò le decisioni che saranno necessarie sempre assieme al nostro main sponsor Green Project Agency e agli altri nostri sponsors che ci sostengono che ringrazio.
Colgo l’occasione anche per ringraziare i miei collaboratori: senza di loro non si potrebbe far andare avanti la società, dalla prima squadra al settore giovanile che è in fortissima espansione sia in termini numerici che qualitativi.