SMART! Lo hai già sentito questo termine? Per alcuni è l’immagine di un’auto di successo, per altri la frase inglese “be smart”. E per altri ancora la sensazione del suono di questa parola si collega agli obiettivi, personali o aziendali. In effetti SMART è anche questo.
Smart come acronimo
MA è pure un acronimo coniato da Peter Drucker nel 1954 e apparso nel suo libro The Practice of Management. Il contributo del saggista ed economista austriaco-statunitense è stato molto importante nel fare chiarezza riguardo alla definizione degli obiettivi.
Eppure c’è un MA. Scopriamolo
Primo, già il fatto che il modello proposto sia del 1954 dovrebbe farti pensare un po’. Secondo, alcune aziende non sanno nemmeno di cosa stiamo parlando – e se arrivassero almeno al concetto di SMART di Drucker sarebbe una buona cosa. Terzo, per me, oggi c’è di meglio. E questo te lo svelo tra un po’.
Torniamo allo S.M.A.R.T.
Hai notato che ora ho messo i puntini tra una lettera e l’altra? Sì, lo hai fatto. Ed è utile, perché ogni lettera che compone questa parola ha un significato preciso.
Specific. L’obiettivo deve essere chiaro, non vago.
Measurable. Misurabile, cioè dobbiamo avere un modo per capire se il risultato è stato raggiunto o meno, e in caso, di quanto si discosta dal parametro fissato.
Achievable. Raggiungibile. Qui ci si riferisce al fatto che l’obiettivo deve essere realizzabile in base alle risorse e alle capacità a disposizione.
Realistic. Obiettivi troppo lontani dalla realtà rischiano di risultare demotivanti, irrealizzabili, inutili.
Time Related. Serve una data, cioè indicare il tempo in cui l’obiettivo vuole essere realizzato.
Capitoli su SMART
Attualmente ci sono ancora testi che dedicano capitoli interi sugli obiettivi SMART, e ci sono aziende o professionisti che ancora non sanno di cosa si tratti…Come ti dicevo più in alto, c’è un MA. E a pensarci meglio ce n’è più di uno, ma oggi voglio che tu afferri il concetto di “ecologia” degli obiettivi, aspetto molto spesso sottovalutato e trascurato. Immagina di avere il tuo obiettivo SMART, definito e magari quasi ormai raggiunto. Ti trovi ad un passo dal traguardo e qualcosa non ti torna, ti fa stare male. Hai la sensazione che le cose sono diverse da come te le aspettavi. Eppure avevi letto il manuale, avevi seguito le istruzioni e il tuo obiettivo doveva crearti soddisfazione, giusto?
Quindi cosa c’è che non va?
Te lo spiego subito. E’ possibile che il tuo obiettivo non sia ecologico, cioè la conseguenza delle tue azioni è stata poco considerata o manca del tutto. La domanda chiave che ti permette di evitare questo spiacevole tranello degli obiettivi “sbagliati” è: quali sono le conseguenze, se decido di raggiungere questo obiettivo, per la mia vita e per quella di chi mi circonda?
A me questa domanda piace un sacco. Perché? Ti mette al riparo da un sacco di casini colossali
Purtroppo conosco una persona che per comprarsi una casa nuova ha compromesso oltremodo le sue finanze, trovandosi indebitato fino al collo. La variazione (in peggio) del suo stile di vita, lo ha portato a litigare con la moglie, l’umore è andato sotto i tacchi, il rendimento sul lavoro è calato drasticamente. La sua vita intera è compromessa perché non ha considerato ciò che l’obiettivo comportava, nella sua globalità. Conseguenza? Alla fine riuscirà a pagare il mutuo, certo, MA a che prezzo?
Quando non c’è lo SMART
Un imprenditore si è dedicato totalmente al raggiungimento di un eccellente risultato aziendale per migliorare la propria condizione economica, lavorando giorno e notte in questa direzione. Conseguenza? Famiglia distrutta. Obiettivo sì raggiunto, MA a che prezzo?
Un amico vuole raggiungere livelli di forma fisica da gara. Si allena, si allena e si allena. Mangia, mangia e mangia. Lo fa per anni, il suo fisico è da copertina di rivista del settore e il sistema cardiovascolare è danneggiato. Risultato raggiunto, MA a che prezzo?
Vuoi ottenere lo SMART? Affidati a un bravo coach
Nel definire il tuo obiettivo ricordati di considerare ciò che può avvenire durante il percorso. Verifica a cosa dovrai rinunciare e quali altre persone sono coinvolte. Chiediti cosa c’è di buono nella situazione attuale e cosa vuoi mantenere. Perché la tua vita cambierà. Tienilo a mente: “Sebbene la polvere d’oro sia preziosa, quando entra negli occhi ti ostacola la vista” (cit. Hsì-Tang).
Leggendo questo articolo sono convinto che hai capito quali benefici puoi avere con un coach che ti aiuti a definire i tuoi obiettivi. Ma soprattutto avrai capito che un coach serve anche a questo: a evitare che tu ti prenda in giro; a darti una nuova prospettiva; a fare in modo che tu ascolti la tua voce interiore. E soprattutto a fare in modo che tu stia bene.