Dopo quasi vent’anni dalla prima edizione torna in libreria la storia di una donna coraggiosa, tenace e determinata, capace di sfidare i benpensanti per seguire la sua passione. Ediciclo ha deciso di ripubblicare il volume di Paolo Facchinetti Gli anni ruggenti di Alfonsina Strada. L’unica donna che ha osato correre il Giro d’Italia assieme agli uomini con una nuova prefazione affidata a Antonella Stelitano.
L’impresa di Alfonsina Strada
La vita e le imprese di Alfonsina Morini, più conosciuta con il cognome del primo marito, Strada, hanno avuto una gran fortuna: a lei sono state dedicate, negli anni, prime pagine di giornali, libri e biografie. Bene ha fatto, pertanto, l’editore a riproporre una monografia a lei dedicata, perché di strada, questa donna, ne ha percorsa tanta, spingendo sui pedali di una bicicletta.
Chi era Alfonsina
Era nata nel 1891 in un casolare della campagna di Castelfranco Emilia, a quel tempo in provincia di Bologna e non di Modena come ora. Racchiudeva già nel nome, il suo destino (non si dice omen nomen?), Alfonsa infatti deriva dal gotico athal che significa ”nobile” e funs che vuol dire “valoroso”. E agli inizi del ‘900 una donna che decidesse non solo di inforcare una bicicletta, ma addirittura di partecipare a gare ciclistiche e per di più assieme agli uomini, doveva essere per forza valorosa. E anche nobile, perché riuscì a superare con grande dignità tutti gli ostacoli determinati dalle convenzioni che non approvavano la sua scelta di vita. In paese, quando cominciò a sfrecciare su una vecchia bicicletta comprata dal padre, la chiamarono matta, indecente, stravagante, perfino diavolo in gonnella. Anche se per pedalare ben presto cominciò ad indossare dei pantaloncini che lasciavano scoperte le gambe. Scandalo! Ma lei continuò a sfidare il mondo, decisa a dimostrare che una donna poteva fare ciò che sembrava prerogativa soltanto maschile. Alfonsina fu una pioniera dello sport femminile, potremmo definirla una suffragetta del femminismo sportivo.
La prima donna al Giro d’Italia
In realtà non fu la prima donna a correre in bicicletta assieme agli uomini, ma su certamente la prima a partecipare al Giro d’Italia, nel 1924. L’iscrizione fu accettata per motivi, diremmo oggi, di marketing. Quell’anno, per ragioni economiche, molte case ciclistiche, le più prestigiose, avevano deciso di boicottare la corsa che rimase priva dei maggiori assi del pedale. Serviva un’idea per dare risalto all’iniziativa che rischiava di naufragare. Per questo venne accettata Alfonsina Strada, per suscitare interesse e attenzione da parte degli appassionati. Fu un’idea vincente. Tappa dopo tappa crebbe la folla di curiosi che accorsero per vedere questo “fenomeno”. Alcuni per incitarla, altri per dileggiarla. Curiosità, approvazione e scherno insieme, da cui lei non si lasciò mai abbattere, anche se il confronto con i corridori uomini fu durissimo. Giungeva alla fine anche dopo diverse ore dai primi, ma tagliava sempre il traguardo. Da novanta partecipanti, il gruppo si ridusse fino a trenta. Due terzi abbandonarono la gara per la troppa fatica: improbo resistere al freddo, alla pioggia per anche dodici/tredici ore su una sella. Non per Alfonsina. Si attestò ultima in classifica, ma corse la sua sfida fino alla fine.
Il libro su Alfonsina Strada
Questo bel libro racconta non solo la sua vita, ma ricostruisce l’ambiente rurale e arretrato in cui crebbe e maturò le sue scelte, la situazione storica e sociale che la vide affrontare imprese che sembravano impossibili con una determinazione davvero invidiabile. Un doveroso tributo alla ciclista bolognese che le rende giustizia e la celebra come un’importante figura nella storia dello sport, non solo femminile.
L’autore
Paolo Facchinetti, (1938 – 2014). Bolognese, giornalista e scrittore dal 1961. Ha lavorato per diversi quotidiani; è stato direttore del “Guerin Sportivo” e ha diretto per alcuni anni la divisione libri della Conti Editore dando vita fra l’altro all’Almanacco del Ciclismo. Ha pubblicato una decina di volumi fra cui: La stampa sportiva in Italia (1966), L’Italia di Coppi e Bartali (1981, premio Coni), Coppi il Mitico (1989, premio Raschi), Dal football al calcio (1990, premio Selezione Bancarella sport), Tour de France 1903 (2003), Gli anni ruggenti di Alfonsina Strada (2004, selezione Bancarella sport).
Paolo Facchinetti, Gli anni ruggenti di Alfonsina Strada. L’unica donna che ha osato correre il Giro d’Italia assieme agli uomini. Prefazione di Antonella Stelitano, Portogruaro, Ediciclo editore, 2023.