Oggi vorrei raccontare la storia di una donna particolare, per me speciale, mia mamma. É nata in una famiglia di 7 fratelli che di mamme ne aveva due: lei e mia nonna (che ritengo la mia seconda mamma). Qui si sono sempre respirati i principi ed i valori della famiglia, ovvero diventare un’unica entità per essere migliori.
Una mamma speciale
Nel mare di traversie, nel bene e nel male, se si presentavano dei problemi a qualcuno di noi, nel pieno significato di resilienza, qualcuno si attivava per aiutare a risolverli e mia madre era sempre la prima.
Era pure una donna che voleva emanciparsi, ed allora prima è uscita dalla propria casa per imparare un mestiere (la sarta), ma poi per crescere è arrivata in un ospedale speciale a Venezia dove si è contaminata con il mondo ed è uscita dalla visione ristretta del proprio piccolo borgo.
Eri così speciale nel tuo lavoro che per dare un respiro di: “casa e famiglia” ospitavi qualche paziente a casa nostra per dargli conforto senza nulla in cambio.
Una mamma che difende sempre il figlio. Anche dal male
Non potevi che sposarti con qualcuno che si spendeva per il prossimo come mio padre eravate due corpi e un’anima, come dicevi sempre tu. Voi due mi avete così regalato la vita e per un po’ vivendo assieme a due genitori speciali mi avete insegnato e fatto vedere il valore della famiglia e dell’altruismo.
Mamma mi scrivi in una tua memoria di avere come motto l’amore e il perdono per tutti, anche per quelli che ti fanno soffrire, che significa in questo mondo assurdo, mi sono chiesto?
Nel momento in cui hai capito che un male incurabile come quello di mio padre aveva colpito pure te hai deciso, come una leonessa, di non dirmi nulla e tenerti tutto dentro fino alla fine per non farmi rivivere la tragedia vissuta con papà.
Un amore che non andrà mai via
Ma poi sei andata anche oltre quando, sabato ero vicino al tuo letto, mentre trattenevo le lacrime ed il dolore nel vederti così, tu mi hai sorpreso nuovamente e ti ho visto piangere assieme a me a voler alleggerire il carico della mia sofferenza.
E’ questa l’immagine che porterò sempre con me: il tuo grande amore verso gli altri ed il tuo altruismo, anche nel momento in cui tutti penserebbero solo a se stessi. Grazie di tutto mamma oggi ho compreso.
Ad Alberto
Ieri si sono svolti a Noale i funerali di Rita Rossato, morta a 83 anni, madre del nostro collaboratore Alberto De Franceschi. Con questa “lettera” Alberto ricorda la mamma. A lui e ai suoi familiari il più affettuoso abbraccio da parte del direttore, della redazione e dell’editore di https://www.enordest.it.