In questi giorni si fa un gran parlare della mancanza di farmaci da banco soprattutto antinfluenzali. Questo proprio nel periodo in cui l’influenza sta raggiungendo il picco. Ne abbiamo parlato con il Dottor Andrea Bellon, nato a Conegliano 1972, laureato in farmacia a Padova 1997 e attualmente titolare della Farmacia “Ai due delfini” e della Farmacia “Alla Ca’ d’oro” – Mestre e Presidente di Federfarma Venezia dal 2016 e Federfarma Veneto dal 2019. Noi di www.enordest.it lo abbiamo intervistato in esclusiva per chiarire la situazione.
Dottor Bellon in questi giorni si fa un gran parlare del fatto che scarseggino nelle farmacie molti medicinali da banco contro l’influenza. A cosa è dovuto?
“A partire dalla recente stagione autunnale abbiamo assistito ad un’incidenza del Covid-19 ancora significativa e la contestuale precoce diffusione dell’influenza stagionale. La combinazione di questi due eventi ha comportato un forte aumento della domanda di antinfluenzali, in uno scenario che già vedeva difficoltà di approvvigionamento di farmaci di diverse classi terapeutiche. Le ragioni di queste carenze sono diverse e dipendono da difficoltà di trasporto e logistica e di approvvigionamento nella filiera produttiva: possono essere indisponibili i principi attivi ma anche ad esempio l’alluminio per i blister o i flaconi in vetro per gli sciroppi”.
Anche farmaci di largo uso come il Vicks Medinait 3d sono introvabili?
“Il Vicks Medinait rientra in effetti tra quei medicinali che è ufficialmente carente nel sito dell’Aifa https://www.aifa.gov.it/farmaci-carenti . Questo sito riporta le cause della carenza, la data presunta di conclusione, le cause che l’hanno determinata ed eventuali alternative terapeutiche. Questo farmaco contiene 3 diversi principi attivi e non è presente un equivalente, tuttavia il farmacista o il medico di famiglia possono consigliare altri influenzali reperibili ugualmente efficaci”.
Si parla di blocchi alle dogane di Cina e India. E’ per questo che le aziende farmaceutiche non riescono a soddisfare la domanda di medicinali contro l’influenza?
“In effetti circa il 75% dei principi attivi dei farmaci venduti in Europa è prodotto in Cina e in India. Va da sé che lockdown e problemi doganali stanno creando gravi disagi nell’approvvigionamento, che si aggiungono a costi di trasporto e logistica fortemente aumentati anche per le recenti tensioni geopolitiche”.
Una persona normale non può sapere quando avrà l’influenza o il raffreddore e quindi non provvederà a fare una scorta prima. In questo caso come si può intervenire?
“In generale a tutt’oggi non ci sono gravi carenze e i farmaci indisponibili lo sono per brevi periodi transitori. Per la maggior parte di questi farmaci sono inoltre presenti equivalenti, i cosiddetti generici, o in alcuni casi il farmacista può allestire una preparazione galenica, se disponibile il principio attivo”.
Questa mancanza non crea un grave danno alle farmacie?
“Il farmacista ha le competenze per indicare al cittadino una valida alternativa al farmaco mancante, eventualmente indirizzandolo presso altra farmacia laddove disponibile. Le attuali carenze comportano un maggior impegno professionale in questo senso, inoltre è opportuno raccomandare agli utenti di non fare ricorso ad accaparramento di farmaci per evitare in questa fase che si creino indisponibilità per chi ne ha reale urgenza”.
In caso di improvvisa influenza o di forte raffreddore quali sono i rimedi più immediati?
“In generale è consigliabile ricorrere a sintomatici quali antipiretici e antinfiammatori, balsamici e mucolitici fluidificanti. Normalmente i sintomi regrediscono in 4-5 giorni ma possono essere utili integratori immunostimolanti in particolare in soggetti immunocompromessi”.