Il prestigioso Premio Mauri dedicato alle librerie di tutta Italia è stato assegnato quest’anno alla Libreria Lovat di Villorba. L’ambito riconoscimento, che di fatto elegge la Lovat come libreria italiana indipendente dell’anno, si inserisce nel 40esimo Seminario della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri che, dopo due anni di pandemia, torna finalmente in presenza all’Isola di San Giorgio, presso la storica Fondazione Giorgio Cini di Venezia, dal 24 al 27 gennaio.
Da sempre importante momento di confronto sul mondo del libro a livello internazionale, in cui si prendono in esame i diversi aspetti e le criticità proprie di un’attività affascinante e fondamentale per la diffusione della cultura come quella delle librerie: gestione, organizzazione, distribuzione, commercializzazione e promozione. Un laboratorio nel quale progettare e conoscere le dinamiche di un mondo complesso ma sempre vitale che ha al suo centro il libro.
È organizzato dalla Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri con il contributo di Messaggerie Libri e Messaggerie Italiane, in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori, l’Associazione Librai Italiani e il Centro per il Libro e la Lettura.
Come appassionati lettori annotiamo con soddisfazione il conferimento del Premio per Librai Luciano e Silvana Mauri alla Libreria Lovat di Villorba che verrà consegnato nella mattinata del 27 gennaio. Un riconoscimento prestigioso giunto quest’anno alla 17a edizione. Per questo abbiamo sentito in esclusiva per https://www.enordest.it Carlotta Borghi di Librerie Lovat.
Cosa significa per voi questo premio?
Per chi lavora nel settore è davvero un riconoscimento importantissimo, possiamo paragonarlo ad un Nobel o un pallone d’oro dei librai. Non possiamo nascondere che ci ha felicissimamente stupiti ed ovviamente siamo più che onorati.
Riceverete il premio nella giornata caratterizzata da temi e tavole rotonde dedicate a come leggere il cambiamento soprattutto quello generazionale dei lettori. Il libraio come deve affrontare queste dinamiche, chi sono i nuovi lettori?
Questo è senz’altro da sempre un aspetto fondamentale del mestiere del libraio.L’attenzione alle dinamiche sociali, a quelle che chiamiamo mode, e alle influenze sugli interessi di tutte le generazioni e fasce d’età sono argomenti da tenere costantemente sotto controllo, non solo per poter offrire un assortimento che possa rispondere nel migliore modo alle aspettative, ma soprattutto per poter instaurare un rapporto costruttivo e successivamente propositivo con i lettori.
Può farci qualche esempio di queste nuove dinamiche?
Il fenomeno recente più affascinante è sicuramente quello dei booktoker, community di lettori con una fascia d’età molto giovane (circa 13-17anni) che attraverso TikTok riescono ormai a influenzare il mercato nazionale di vendite, tutto questo senza (per ora) la minima previsione o influenza delle varie case editrici.
Effettivamente le classifiche dei libri più venduti in questi ultimi anni, registrano spesso clamorosi ingressi di opere che raggiungono visibilità massima grazie alla rete. Certo entrare in libreria, sentire il profumo della carta è sempre un’esperienza sensoriale impagabile. Al Seminario per Librai si cercano le strategie per mettere al centro il cliente, mi sembra che voi ci siate riusciti benissimo, qual è il vostro segreto?
Sembra banale dirlo, la differenza sta tutta nell’attenzione alla proposta. Non dobbiamo dimenticarci che il mercato è prevalentemente basato più sull’offerta che sulla domanda. Abbiamo dunque cercato di creare, in base alle nostre possibilità, un ambiente informale, pop, rilassante dove chiunque possa farsi trasportare dalla curiosità per scoprire nuovi libri ed argomenti, entrando fisicamente in contatto, confrontandosi, con idee differenti.
Dopo la pandemia l’incontro di San Giorgio torna in presenza con temi molto stimolanti: “La gestione economica e finanziaria della libreria. La centralità del cliente. Leggere il cambiamento”. Vi vedremo a San Giorgio a ritirare il premio
Certamente, e con estremo piacere, appena smaltita l’adrenalina per la sorpresa! Sarà poi un’edizione molto importante e toccante in quanto verrà dedicato grande spazio alla figura di Achille Mauri, recentemente scomparso. Un uomo che ha dedicato la sua vita ai libri, tra le altre cose presidente anche della scuola UEM. La storia dell’editoria italiana ha perso un suo protagonista.
Achille Mauri
Indubbiamente, questa edizione costituisce anche un momento importante per ricordare uno straordinario intellettuale come Achille Mauri, Presidente di Messaggerie Italiane e della Scuola per Librai, scomparso dopo una breve malattia a Rosario in Argentina, circondato dall’affetto dei suoi cari. Ultimo dei cinque fratelli Mauri, esordisce giovanissimo nel mondo dell’editoria grazie alla passione ereditata dal padre Umberto e dalla madre Maria Luisa Bompiani. Non solo editore ma anche scrittore, produttore, viaggiatore. Molto amico di Umberto Eco. C’era grande attesa per le sue conclusioni al seminario programmate dopo l’intervento dello scrittore Claudio Magris.
Parlando di premi, ci eravamo sentiti con Carlotta Borghi in occasione di un altro prestigioso riconoscimento da lei ottenuto: “IL VALORE DELLA CREATIVITÀ DELLE DONNE” dedicato all’imprenditoria femminile. Giusto apprezzamento per un lavoro impegnativo, bello ma molto difficile perché gli italiani non leggono, siamo il posto in Europa in cui si legge meno. Qualche strategia?
All’interno della Lovat mi occupo di promozione, cerco di far entrare in libreria soprattutto nuove persone, “i non lettori” avvalendomi quotidianamente di validi collaboratori. Il premio mi è stato assegnato per la ditta individuale “Lovat cafè”.
Dato che siete sempre pieni di sorprese quali novità dobbiamo attenderci alla Lovat per il 2023?
Siamo ripartiti ancora più carichi, abbiamo iniziato quest’anno con un gennaio pieno di attività e incontri, almeno una ventina, e siamo decisi a proseguirlo ancora meglio. Questo mese abbiamo avuto l’onore di ospitare nuovamente Tommaso Ebhardt, Luca Zaia, Luigi De Magistris, Gian Arturo Ferrari, Fulvio Ervas e molti altri.
C’è un momento dei vostri incontri che vi appassiona in modo particolare?
Quelli che più ci riempiono di gioia, sono i giovedì di “CartaStraccia”, gli appuntamenti settimanali dedicati ai più piccoli.
Condividiamo questa gioia perché un bambino che ama i libri, da grande diventerà sicuramente un appassionato lettore.
Ottima questa libreria!
Dott.ssa Elisabetta, che bella notizia. Noi che leggiamo ogni settimana le sue cronache letterarie, amiamo la Libreria Lovat, specialmente la sede di Villorba, frequentata anche da alcuni miei amici e nota non solo per vendere libri, ma per le attività culturali collaterali che costantemente promuove. Per questo motivo inviamo i nostri complimenti e ci uniamo al giudizio della Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri e ai suoi criteri: gestione, organizzazione, distribuzione, commercializzazione e promozione. Dott.ssa Elisabetta però un po’ di premio è anche suo, perchè grazie alla sua promozione settimanale conosciamo quello che accade alla Libreria Lovat. Bella l’intervista, interessanti le risposte. Non avrei immaginato che una comunità di giovani lettori potesse condizionare il mercato, ero rimasto alla terza pagina dei quotidiani, dove i critici letterari imponevano il loro punto di vista. Anche il mercato librario sta cambiando. Complimenti e aspettiamo le foto della premiazione.
Interessante focus sull’editoria in evoluzione. Che novità i booktoker! Non ne avevo mai sentito parlare e ogni neologismo è benvenuto nel mio vocabolario personale.
Continuerò a circondarmi di libri, sul comodino e nelle librerie di casa. La carta, almeno per il momento, non cederà il passo a uno schermo, almeno per me.
Marinella Simioli