Il Gestore dei Servizi Energetici – GSE S.p.A. – è una società interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che opera per la promozione e lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. Gli indirizzi strategici e operativi sono dettati dal Ministero dello Sviluppo Economico che esercita i diritti dell’azionista, congiuntamente con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il ruolo del GSE nel Paese che cambia
Nell’ambito del PNRR, il GSE è stato nominato soggetto attuatore delegato di diverse misure per favorire la corretta allocazione delle risorse destinate ad accelerare la transizione ecologica.
Nello specifico, il GSE gestisce l’erogazione degli incentivi destinati allo sviluppo di sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento, che giocano un ruolo fondamentale per la loro capacità di integrare l’efficienza energetica con l’uso delle fonti rinnovabili e di ridurre le emissioni inquinanti, in particolare nelle aree urbane.
Sempre in ottica PNRR, il GSE gestisce l’erogazione di contributi per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.
Le sfide dell’energia: il contesto europeo
L’Unione Europea, con il Green Deal sottoscritto nel 2021, ha reso l’obiettivo “zero emissioni nette entro il 2050” giuridicamente vincolante. Nello stesso anno, la Commissione Europea ha presentato il pacchetto “Pronti per il 55%” e ha avviato l’elaborazione della legislazione per consentire all’Europa di raggiungere gli obiettivi del Green Deal. Per finanziare il Green Deal, la Commissione ha presentato tra l’altro il Piano di investimenti per una Europa sostenibile, che mira ad attrarre almeno 1.000 miliardi di euro in 10 anni; il 30% del bilancio pluriennale dell’Unione (2021-2027) e del PNRR è dedicato agli investimenti verdi.
GSE: Costruire un’Italia green
L’Italia, nel 2021, ha approvato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per rilanciare l’economia dopo la pandemia di Covid–19, con lo scopo di consentire lo sviluppo verde e digitale del Paese. Si tratta di un documento strategico che il Governo italiano ha approvato nel 2021 per accedere ai fondi dello strumento Next Generation EU, cioè un budget di 750 miliardi di euro sancito nel 2020 dal Consiglio europeo al fine di sostenere gli Stati membri, in difficoltà dopo la pandemia.
GSE: il piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale
Il contesto internazionale sta spingendo l’Italia a ridimensionare rapidamente la dipendenza dal gas russo e ridurre l’uso del gas in generale.
Il Mite (Ministero dell’Ambiente – Energia) ha pubblicato il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas, con l’obiettivo di assicurare un elevato grado di riempimento degli stoccaggi per l’inverno 2022-2023 e diversificare rapidamente la provenienza del gas importato.
Per ridurre la domanda di gas e le emissioni climalteranti, sarà fondamentale tra l’altro anche l’ulteriore sviluppo delle energie rinnovabili.
In questo contesto il GSE ha il compito di acquistare gas naturale di produzione nazionale, che sarà successivamente venduto a clienti finali industriali forti consumatori di gas.
Il GSE premia i comuni italiani più efficienti e sostenibili
Sono sette gli Enti locali che si sono contraddistinti per interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico su edifici pubblici, sviluppo dell’autoconsumo e delle comunità energetiche. Il GSE (Gestore Servizi Energetici) ha riconosciuto ai Comuni Italiani quasi 41 milioni di euro di incentivi e, nella terza edizione del “VIVI – PREMIO TERRITORIO VIVIBILE”, il premio è stato assegnato quest’anno a sette Comuni nell’ambito della XXXIX Assemblea annuale dell’Anci, tenutasi lo scorso 23 novembre.
Un riconoscimento importante per le città che si distinguono nell’implementazione delle energie rinnovabili e dell’efficientamento energetico, con un lavoro innovativo sugli edifici pubblici, ma anche con una grande attenzione alle attività produttive, all’occupazione e alla riduzione dei consumi e dell’impatto ambientale.
I Comuni e il GSE
I Comuni selezionati sono divisi quest’anno in tre categorie: “Comuni piccoli/borghi”, “Comuni medi” e “Comuni capoluogo”. Questi Enti locali si sono contraddistinti per aver attivato almeno due servizi del GSE nei settori dell’edilizia, dell’illuminazione, dello sviluppo, delle Comunità energetiche e della formazione.
Il GSE, dall’inizio del meccanismo del Conto Termico sino a oggi, ha riconosciuto alla Pubblica Amministrazione quasi 270 milioni di euro di incentivi. Dei quali circa 200 milioni di euro sono stati destinati ai Comuni. Nel 2022 il GSE ha già riconosciuto quasi 41 milioni di euro di incentivi ai Comuni Italiani.
Vitulano (BN) ha costituito la prima Comunità energetica rinnovabile in Italia che è stata certificata dal GSE. Oltre ad aver attivato i servizi di Scambio sul posto e Ritiro dedicato.
Il Comune di Amandola (FM) è stato premiato per aver fondato una Comunità energetica rinnovabile. E per aver attivato contratti di Scambio sul posto e Conti energia. Traguardi raggiunti dopo aver partecipato ai programmi di formazione gratuita dedicati, erogati dal GSE.
Il Comune di Montevarchi (AR) ha riqualificato due edifici pubblici con il Conto Termico. E ha richiesto assistenza per la realizzazione di una Comunità energetica rinnovabile in partenariato pubblico e privato.
Cavriglia (AR) si è contraddistinto invece per aver reso tre edifici scolastici a emissioni quasi zero con il Conto Termico. E per aver attivato i contratti di Scambio sul posto e di Ritiro dedicato.
Il Comune di Bergamo ha efficientato un edificio comunale con il Conto Termico e ha attivato contratti di Scambio sul posto e di Conto Energia. Inoltre, ha pianificato un programma di più ampio di efficientamento, beneficiando anche dei fondi del PNRR.
GSE in Veneto
Abano Terme (PD) è tra i pochi Comuni italiani ad aver rinnovato l’intero impianto di illuminazione pubblica con il meccanismo dei Certificati Bianchi. Inoltre, ha riqualificato cinque edifici pubblici con il Conto Termico e ha attivato il servizio di Scambio sul posto.
Infine, il Comune di Treviso ha attivato più di dieci contratti di Conto Energia e Scambio sul posto. E ha, in fase di progettazione, la riqualificazione di un’intera area industriale.
Ai vincitori di tutte e tre le categorie del premio, sarà proposto un percorso di assistenza sperimentale. Volto a sviluppare e testare nuovi servizi per la valorizzazione delle fonti rinnovabili sulle proprietà comunali, per la mobilità sostenibile e per l’informazione ai cittadini.
Beh, che dire: avanti così, che la strada è quella giusta!