Ritornano a Caselle de’ Ruffi nel comune i Santa Maria di Sala, nella provincia veneziana, i tanto attesi ed amati presepi, quelli conosciuti come “I Presepi nella Terra dei Tiepolo”, in programma fino all’8 Gennaio 2023,e allora scopriamo insieme le origini del presepe!
Il presepe
La parola presepe deriva dal latino praesaepe che significa “mangiatoia”. Ne troviamo testimonianza nei Vangeli di Luca e Matteo dove si racconta la nascita di Gesù, avvenuta ai tempi di re Erode a Betlemme, dove Maria e Giuseppe giunsero per il censimento indetto da Roma e, non riuscendo a trovare alloggio in nessuna locanda, si ripararono in una stalla.
Un po’ di storia
La scena della natività fu ricostruita per la prima volta nel 1223 da San Francesco d’Assisi, ritenuto il “fondatore” del presepe. A quei tempi le rappresentazioni sacre non potevano tenersi in chiesa. Il Papa così gli permise di celebrare una messa all’aperto a Greccio, in Umbria: i contadini del paese accorsero nella grotta, i frati con le fiaccole illuminavano il paesaggio notturno e all’interno della grotta fu inserita una mangiatoia riempita di paglia con accanto il bue e l’asinello. Quello fu il primo presepe vivente: una tradizione che si rinnova ancora oggi in piccoli e grandi centri dove si rievoca la Notte Santa.
Il primo presepe come li conosciamo noi
Il primo presepe con tutti i personaggi risale al 1283, per opera di Arnolfo di Cambio, scultore di otto statuine lignee che rappresentavano la natività e i Magi. Questo presepio è conservato nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Tra il ‘600 e il ‘700 gli artisti napoletani decisero di introdurre nella scena della Natività personaggi immortalati nella vita di tutti i giorni, soprattutto durante il loro lavoro.
La decima edizione
La mostra “I Presepi nella Terra dei Tiepolo” è quest’anno giunta alla sua decima edizione, e a Caselle de’ Ruffi di Santa Maria di Sala la macchina organizzativa dei volontari di “Vita in Piazza”, l’Associazione che segue da sempre questo evento, è già partita, per realizzare questa grande festa dell’eccezionale durata di cinque settimane, dall’8 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023.
Renato Brazzolotto, socio dell’associazione di volontari “Vita in Piazza” ed ideatore della Mostra sui presepi, illustra la storia di questo straordinario evento
“Dopo la prima edizione del 2012 la manifestazione è cresciuta costantemente, fino a diventare un appuntamento molto importante nel panorama delle mostre di presepi. Siamo partiti dieci anni fa con una scommessa, allestendo nella chiesetta dietro la chiesa principale di Caselle de’ Ruffi sei presepi. Organizzandoli tra l’interno e un piccolo spazio esterno di 6 metri per 6. Il successo è stato buono e ci ha spinto, negli anni seguenti, a coinvolgere tutti i comuni del circondario. Per stimolare la gente a portare le proprie creazioni in mostra”.
“Poi la voce è girata sempre di più grazie a gruppi di appassionati nati su social. Fino a coinvolgere espositori da tutto il nord e centro Italia. Oggi la mostra accoglie 350 espositori, che presentano più di 700 opere organizzate al riparo di una tensostruttura riscaldata di 350 metri quadri. Quella dei 10 anni è una tappa importante, tenendo anche conto che non ci siamo fermati neppure in pandemia, con l’organizzazione di una mostra-concorso online!”.
Non mancheranno neanche quest’anno i visitatori. Proprio perché il presepe rappresenta il momento più magico e sentito del Natale. Dove la Natività viene rappresentata in tutto il semplice splendore e scalda il cuore di chi ne è spettatore.
Grazie Federica, per questa Cultura a portata di mano. Sempre puntuale, apprezzo questi costanti appuntamenti che sollevano dai venti delle guerre.
Spero solo non perda il mio indirizzo…….