Il nostro viaggio negli autogrill, negli ultimi anni, armati anche di tre smartphone, a raccontare – a volte dichiarando di essere giornalisti a volte no – i prezzi e il servizio. Partendo da Reggio Emilia, dove vivo, a eventi.
In autogrill tutto più caro
Quel che colpisce sono i prezzi, ad esempio delle bibite, con una bottiglietta da mezzo litro che costa anche 3,70, tanto rispetto a certi bar che la vendono a meno della metà. Senza parlare di lattine in vendita a 2,90, le stesse che nei supermercati trovi a un quinto del prezzo.
Per non parlare del carburante, il prezzo del servito varia da stazione di servizio a stazione, in qualcuna raggiunge addirittura il mezzo euro di differenza! Non mi vergogno a dire di avere talvolta fatto anche soltanto 5-20 euro, giusto il diesel necessario per rientrare a casa. Preferisco non fare il self service passando perchè tante volte non ci sono i guanti, nei distributori, o magari sono chiuse le toilette, anche soltanto per le pulizie, e allora poi può restare l’odore di carburante sulle mani e di lì alla tastiera di smartphone o di macbook.
Al forum di Assago ci sono i prodotti Autogrill, anche nel bowling sotterraneo
Autogrill a Badia e Modena
A Badia, verso Firenze, un autogrill. “Il personale è poco, per questo il ristorante è chiuso”, marzo scorso.
A Modena, stesso mese, quando era ancora obbligatorio il green pass, questa bella macchina automatica era un unicum, nei nostri documentari.
Paradossale la situazione a Chianti est, in provincia di Arezzo. Nessuno avvisa bene e, magari per la stanchezza, si entra da una parte e si finisce dall’altra parte dell’autostrada, con il timore di furto di automobile.
Nottetempo, in genere, mi muovo e allora anche a locale vuoto è impossibile farsi scaldare qualcosa.
E poi ci sono i panini, da banco. Le porzioni sono abbondanti, alla faccia delle diete, del giusto apporto calorico di cui si sente parlare. Una focaccia è grande ed è impossibile farsela dimezzare, prezzo base 7 euro e 90.
Ci sono, peraltro, tante offerte che riguardano cioccolateria e dintorni, confezioni anche spettacolari, quelle sì a basso prezzo. I tre per due, ma anche proprio degli astucci di snack alti un metro e passa per meno di 10 euro.
Molto particolare un’area di sosta in Piemonte, a Viverone. Un racconto di colore, con una signora che lavora al banco, con cui raccontiamo varia umanità
Altro racconto di riguarda gli autocarri fermi nelle aree di sosta
Una delle aree di sosta migliori per noi è a Campogalliano, fra Reggio e Modena, si chiama Gourmè. Ha poltrone, profumi e colori.
Altra area nuova è Eataly, a Modena, peccato che non ci siano sedie
In questo Sarni raccontiamo la storia proprio di Sarni: “Sono 7 fratelli, foggiani”.
A Colorno, nella Bassa Parmense, l’autogrill è curiosamente fuori dall’autostrada
Ancora, la storia di una signora che in autogrill ha trovato lavoro a 54 anni, rispondendo a un annuncio. In generale, la rete autostradale è molto ben coperta dalle aree di sosta. Bisognerebbe soltanto abbassare un po’ i prezzi di focacce e cibi scaldabili.
Per non parlare delle cene. Dalle 22, è impossibile farle e anche lì i prezzi sono elevati, un piatto di secondo può costare anche 15 euro, un primo anche superare i 10.
I locali sono i più svariati, si va da piccole aree a spazi molto ampi e proprio belli, da vedere. Da notare anche che tante aree di sosta hanno un negozio anche di generi alimentari alle spalle dell’area di rifornimento. E lì i prezzi sono un po’ più bassi.
Ah, i gelati, di cui vado matto. Sono ovviamente solo confezionati e quasi tutti costano 2 euro e 90, quando una scatola da 4, in un supermercato di vaglia, può costare appena il doppio, dunque un gelato costa la metà.