Esiste un luogo in cui la storia non si limita a lasciarsi contemplare ma può essere vissuta in prima persona…il suo nome è Castelbrando: uno dei più raffinati esempi di riqualificazione del patrimonio storico-artistico italiano e uno dei più grandi castelli d’Europa che, a quanti lo sceglieranno per le Festività, assicura un soggiorno oltre ogni aspettativa.
Un ritorno al passato
Sì, perchè soggiornare a Castelbrando è un’esperienza d’altri tempi davvero indimenticabile, non solo per la piacevolezza dei servizi e dell’atmosfera che regalano suite e camere del castello e della dependance, ma anche perché rappresenta un tuffo nella storia e nella bellezza delle prealpi trevigiane, cuore degli itinerari artistico-culturali più interessanti del Veneto, a ridosso delle Dolomiti.
La location di Castelbrando
Immersa in 70 ettari di verde rigoglioso (Parco e Foresta), questa affascinante location, sorge infatti alle pendici del monte Castello, da cui domina il borgo di Cison di Valmarino (Treviso), per cui è magnificamente inserita nel paesaggio collinare trevigiano della via del Prosecco UNESCO.
Riaperto dopo un importante ed accurato restauro, che ha riportato alla luce la bellezza originaria di un luogo con 2000 anni di storia – dimora nei secoli di nobili e illustri condottieri – Castelbrando ospita oggi al suo interno un hotel 4 stelle con eleganti camere e suite, una Spa ricavata da antichi Bagni Romani, diverse aree museali oltre a ristoranti e bar.
Meta ideale per soggiorni e ristori, punto di partenza per visite a cantine, passeggiate nei percorsi naturalistici, visite culturali e come Campo Base per escursioni in Mountain Bike fra le colline di Conegliano Valdobbiadene, Castelbrando offre anche un centro congressi con tecnologie all’avanguardia per eventi, expo e meeting. Inoltre, disponendo di una pista di atterraggio per elicotteri, è punto di riferimento privilegiato anche per congressi ed eventi di respiro internazionale.
Ricco, variegato e adatto a tutta la famiglia: sono questi gli aggettivi pertinenti per descrivere il Programma Festivo che Castelbrando ha in serbo per i propri ospiti.
L’obiettivo di Castelbrando è inequivocabile: viziare e coccolare gli ospiti regalando loro benessere, gioia, relax e divertimento; il tutto condito dalla magia unica che si respira in questo antico ed affascinante maniero medievale (www.castelbrando.it).
Il programma festivo a Castelbrando dal 4 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023
Il Presepe delle Colline consiste in un’installazione artistica ideata e realizzata dall’artista locale, Pietro Colmellere, che da anni si occupa di trasformare il legno in sculture riattraenti natura, figure quotidiane locali, ma anche immagini e scene della tradizione. I personaggi a grandezza naturale sono stati realizzati con la legna del bosco che circonda Castelbrando, a seguito del taglio dovuto alla manutenzione. Un omaggio al territorio in rispetto all’ambiente e alla natura. Ci saranno anche degli spazi dedicati alla mostra itinerante “Water is life” organizzata dalla società̀ Ondablu, dall’ Istituto Canossiano di Feltre, dall’Associazione Gruppi Insieme si può̀, dal Rotary Club di Belluno e Treviso Piave
Mostra dedicata ad Antonio Lavina – presso la chiesa di San Martino
La Settecentesca Chiesa di S. Martino, dove un tempo sorgeva il Castrum romano, è decorata con affreschi di Egidio Dall’Oglio. In particolare, sono di grande prestigio 3 pitture rappresentanti la natività̀. La Chiesa ospita una mostra dedicata all’artista Antonio Lavina, scomparso a marzo di quest’anno. L’esposizione è curata dall’Associazione Tavolozza Trevigiana che è presente anche con altre opere e sculture. La mostra continua nelle antiche sale del Donatello Lounge Bar.
Nello spazio espositivo “I costumi del potere” si possono ammirare alcuni personaggi storici di grande prestigio, con repliche di costumi originali. Queste figure sono legate alle vicende del Veneto e alla vita del castello.
A Castelbrando l’albero di Natale vivente più̀ grande d’Italia
E all’imbrunire da non perdere lo spettacolo dell’Albero di Natale vivente più grande d’Italia che anche quest’anno verrà̀ addobbato grazie a degli esperti arrampicatori, non essendo possibile utilizzare altri mezzi. L’albero che illumina la vallata sottostante, unito al magico scenario del castello, dona un’immagine suggestiva ed unica in questo periodo natalizio.
Visite guidate a Castelbrando
Le visite guidate al castello sono vere passeggiate nel tempo attraverso i segni di epoche diverse, che corrono lungo duemila anni di storia: dai reperti romani alle mura medievali, dal Rinascimento all’elegante Settecento. Alle storie di nobili e condottieri si intrecciano le leggende locali, tramandate di bocca in bocca, in cui si fondono misteri e fatti di cronaca arricchiti dalla fantasia popolare. Le visite sono condotte da Educatrici museali in lingua italiana o inglese. D’obbligo la foto con Babbo Natale e per i più̀ piccoli lasciare una letterina!
Orari apertura in concomitanza “Stelle a Natale 2022” a Cison di Valmarino
Sabato 3 dicembre 2022: dalle 14.00 alle 17.30
Domenica 4 dicembre 2022e Giovedì 8 dicembre 2022: 10:30 – 12:00 e 14:00 – 17:30
Venerdì 9 dicembre 2022: e Sabato 10 dicembre 2022: 14:00 – 17:30
Domenica 11 dicembre 2022: 10:30 – 12:00 e 14:00 – 17:30
Inaugurazione Natale in Castello 2022: domenica 4 dicembre alle ore 11.
Castelbrando: da fortezza inespugnabile a hotel di lusso
Nato in epoca romana per difendere la via imperiale Claudia Augusta, che collegava l’Adriatico al nord Europa, il castello ha una storia interessante come dimora di condottieri e illustri personaggi che nei secoli lo abitarono. Fu residenza per oltre trecento anni dei signori Da Camino (il sommo poeta Dante li cita persino nella Divina Commedia come esempio di buon governo), che cinsero il maniero con mura imponenti e vi eressero una torre centrale; poi passò sotto il controllo della Repubblica di Venezia, che lo diede in feudo a Marin Falier, doge per un anno nel 1354.
Nel 1436, per meriti d’arme, venne consegnato al condottiero Erasmo da Narni, detto Gattamelata, e a Giovanni Brandolino, conte di Valmarino. Tanti furono i personaggi storici che vissero e soggiornarono nel castello, anche per brevi periodi: da re Rotari, famoso per i codici longobardi, a Carlo Magno e a Ottone I di Sassonia, imperatore germanico; da Giotto a Casanova, dalla regina Margherita a Antonio Canova.
Un po’ di storia
La famiglia Brandolini, che abitò il castello per cinquecento anni, più di altre segnò la storia e il carattere del castello: nel Cinquecento la nobile casata ampliò la fortezza nella sua parte centrale e la rafforzò con ulteriori mura difensive, allargando quelle duecentesche edificate dai Da Camino. Durante la loro permanenza i Brandolini pensarono anche alla vita di corte e alla sua magnificenza: agli inizi del Cinquecento, infatti, Antonio Maria Brandolini si avvalse di progettisti di notevole livello per edificare un teatro e il salone delle feste.
Nel Settecento affidarono all’architetto Ottavio Scotti di Treviso la creazione di un enorme scalone reale, di alcuni saloni – tutti riccamente decorati-, di un corpo a ferro di cavallo e di un sistema distributivo delle varie zone su diversi piani che diede al complesso una struttura lineare e rigorosa. L’opera di Ottavio Scotti si concluse con la realizzazione della chiesetta di San Martino sui resti di una cappella del 1224, che oggi regala meravigliosi affreschi di Egidio Dall’Oglio, allievo del maestro Gianbattista Piazzetta.
Da castello a centro studi spirituali
Nell’Ottocento il castello visse una tra le sue stagioni più brillanti, quando divenne teatro di eventi mondani e politici, ospitando illustri personaggi tra cui la regina Margherita. Nel 1959 i conti Brandolini vendettero la proprietà ai padri Salesiani che utilizzarono il castello come centro di studi spirituali. Nel 1998, infine, Castelbrando venne acquistato dalla famiglia Colomban, attuale proprietaria, che lo restaurò completamente, riportando il maniero al fascino dei tempi del suo massimo splendore.
L’accurato restauro, durato alcuni anni, ha restituito al castello tre chilometri di mura intatte, una serie di reperti locali di grande interesse storico e artistico e antichi decori in quelle che ora sono magnifiche suite: raffinati stucchi, pavimenti in legno del Settecento, oggetti d’antiquariato, tappeti e arazzi, caminetti, persino un forno per la cottura del pane di probabile epoca romana, e originali terrazzi dai quali si gode una spettacolare vista sulla valle e sulle colline circostanti.