Viaggio nei lavori verdi. In chiave di sostenibilità ambientale, anche i cosiddetti green jobs (lavori verdi) ampliano il loro raggio d’azione coprendo un sempre più ampio ventaglio di professioni. A fine 2021, rileva l’ultimo rapporto di Greenitaly, gli occupati che hanno svolto una professione verde erano il 13,7% del totale, concentrati soprattutto nel Nord-Ovest del Paese. Questa tipologia di lavori, sostiene lo studio, necessita di competenze specifiche e si distingue per una maggiore stabilità: il 24,1% del totale dei contratti previsti in entrata è a tempo indeterminato, contro il 13,2% delle professioni non green.
Che significa lavori verdi
Quando si parla di green jobs si fa riferimento a specifiche professioni in alcuni settori: l’architetto sostenibile, il progettista di manufatti edilizi sostenibili, l’installatore di impianti di condizionamento a basso impatto ambientale, l’esperto in nuove tecnologie per gli impianti.
Ma anche il muratore, che impiega materiali edilizi sostenibili, o l’informatico ambientale, che sviluppa software e applicazioni dedicate all’ambiente, fino all’ecodesigner.
Nuovi posti di lavoro verdi
Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, entro il 2030 il numero di posti di lavoro nell’ambito del settore energetico salirà a 139 milioni, di cui oltre 74 milioni legati proprio alla transizione energetica. In questo processo, nel 2021, le imprese italiane hanno richiesto competenze green al 76,3% delle assunzioni: oltre 3,5 milioni di posti di lavoro.
I dati sono questi
I contratti previsti per le professioni verdi sono rivolti a laureati (15,2% dei casi), a figure con una specifica esperienza nella professione (25,1%) e con un’esperienza nello stesso settore (48,9%). l’Italia è leader in Europa e, probabilmente, nel Mondo, nell’economia circolare e ha la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti: l’83,4%, oltre il 30% in più della media europea e, sempre in Italia, il 36% dei consumi elettrici è da fonti rinnovabili.
Le energie rinnovabili e i nuovi lavori verdi
Quello delle energie rinnovabili è un settore in rapida crescita, come lo definiscono i cacciatori di teste che oggi si trovano a dover cercare in poco tempo le figure più adatte per riuscire a completare la transizione energetica nei tempi previsti. La corsa alle rinnovabili è, di fatto, una rincorsa e sono in pochi quelli a essersi mossi in anticipo. Le imprese puntano quindi su profili già formati, con anni di esperienza alle spalle, che possano traghettarle velocemente verso il futuro. Oggi, le imprese non possono più permettersi di tergiversare, di perdere tempo e, quindi, stanno cercando sempre più spesso, professionisti già esperti, perché manca il tempo materiale per formare risorse interne. In questo scenario, fotovoltaico ed eolico sono gli ambiti già esplorati e, quindi, sono quelli che stanno spingendo in modo più spinto nella ricerca di personale qualificato.
Lavori verdi: si inizia da Dirigenti d’azienda
Come detto poc’anzi, lo scenario dal punto di vista della ricerca di risorse umane per le aziende è cambiato, in quanto la ricerca si sta concentrando sui professionisti di settore, su persone, cioè, che abbiano già esperienza; questo non significa che non ci sia più alcuna attenzione ai cosiddetti “profili junior”, ma questa è una ricerca che oggi passa in secondo piano. Le aziende hanno poco tempo per adeguarsi e, di conseguenza, cercano persone da inserire immediatamente. Il problema è che fino a poco tempo fa, non si è coltivata con la giusta attenzione, la competenza interna e, oggi, non c’è il tempo di formare profili junior.
Un dato però, è in controtendenza: le grandi imprese stanno investendo molto in “accademie di formazione” interne e convenzioni con università, per far crescere i propri giovani, facendo grande attenzione a che fare queste figure rimangano all’interno dell’azienda una volta formate anziché migrare verso lidi più attraenti.
Le tre figure professionali dei lavori verdi nel mirino degli “head hunters”
«Dal nostro osservatorio” spiega Silvia Movio, Director della divisione Tecnica di Hunters, brand di Hunters Group (società di ricerca e selezione di personale qualificato), “vediamo che sono tre le figure maggiormente ricercate al momento: Business Developer, Technical Operation Energy e Asset Manager.
Business Developer
«Il business developer, che comunemente è inserito nella direzione innovazione e sviluppo, è chi si occupa della definizione di tutti gli aspetti tecnico processuali per fare i giusti investimenti per la gestione degli impianti. Poiché tutto è inserito in contesti territoriali specifici, la figura deve avere una forte conoscenza di tutti gli iter autorizzativi e quindi tutto ciò che comunemente viene definito la fase di “permitting”, dall’approvazione alla verifica di analisi ambientali, analisi delle normative e vincoli paesaggistici. Non sono figure professionali definite, ma sono molto ricercate».
Technical Operation Energy
Un’altra figura ricercata è il “Technical Operation Energy”, che opera all’interno di business unit operation (funzionamento dell’unità aziendale) e si occupa della gestione degli impianti a fonti rinnovabili, con massima attenzione sugli aspetti tecnico amministrativi, relativi in particolare ai rapporti con le autorità e con gli enti che hanno rilasciato le autorizzazioni. Assicura la conduzione degli impianti nel rispetto delle regole per il mantenimento degli incentivi e delle prescrizioni autorizzative. Collabora nella gestione degli adempimenti con il gestore dei servizi energetici, l’Agenzia delle Dogane, Terna, e-Distribuzione/gestori di rete degli adempimenti tecnico-amministrativi relativi alle attività di revamping/repowering degli impianti fotovoltaici di media e grande taglia, incluse le pratiche di connessione con il gestore della rete elettrica.
Asset Manager
La terza e ultima figura più ricercata è quella dell’Asset Manager: è la figura professionale di riferimento alla direzione tecnica. In genere, ha una laurea in Ingegneria elettrica, civile, ambientale, gestionale o equivalenti. Come spiegano da Hunters Group, possiede spiccate doti di leadership, esperienza in cantiere, capacità di lavorare in gruppo e ha maturato una esperienza di 5 – 7 anni. Il suo compito è quello di garantire il rispetto degli indicatori di performance definiti per i vari impianti e di eseguire il monitoraggio costante di tutte le componenti principali di impianto. Implementa il piano degli investimenti e fornisce il supporto specialistico anche nella progettazione, nel dimensionamento elettrico e nell’aggiornamento della documentazione tecnica degli impianti.
A questo punto, un appello a giovani e inoccupati di tutte le età: cercate tra le aziende chi vi sta cercando e, se avete almeno una di queste competenze, il gioco è fatto!