“Il compito nella nostra vita non è di trionfare, ma di continuare a cadere serenamente”. Citazione da Robert Louis Stevenson, scrittore, drammaturgo e poeta. Festeggiamo con il suo compleanno la pagina dei libri di questa settimana, nasceva il 13 novembre 1850 a Edimburgo. Universalmente noto soprattutto per i suoi romanzi: L’Isola del Tesoro e “Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde”. Stevenson era cagionevole di salute e per migliorare la sua condizione cercava sempre luoghi dal clima mite, come le isole del Pacifico dove si stabilì. Convinto difensore delle popolazioni polinesiane, criticò più volte le autorità coloniali e gli sconvolgimenti operati nel tessuto sociale. Visse fino alla fine dei suoi giorni nelle isole Samoa, amato dagli indigeni che lo chiamavano Tusitala (narratore di storie).
Ogni scrittore vorrebbe essere definito narratore di storie, cosa c’è di più affascinante?
Allora andiamo in libreria per scoprire quale mondo si apre al nostro passaggio e cosa troveremo sulla linea dell’orizzonte. Ecco la classifica elaborata come sempre dal nostro luogo preferito, la Libreria Lovat, punto letterario del nordest grazie anche agli incontri con gli autori che presentano le novità nelle belle sedi come quella di Villorba (Treviso) e Trieste.
- Sánchez – I peccati di Marisa Salas – Garzanti
- Giordano – Tasmania – Einaudi
- Costa – California -Mondadori
- Scurati – M. Gli ultimi giorni dell’Europa – Bompiani
- Cazzullo – Mussolini il capobanda – Mondadori
- Østli – Un grammo di felicità al giorno – Garzanti
- Malvaldi, Bruzzone – Chi si ferma è perduto – Sellerio
- Angela – Dieci cose che ho imparato – Mondadori
- Tamaro – Tornare umani – Solferino
- Galbraith – Cuore nero inchiostro – Salani
Ora che abbiamo la visione completa dei favolosi dieci, il nostro occhio si posa sull’ultimo saggio di un giornalista che ci ha lasciato il 13 agosto scorso e che rimarrà per sempre indimenticabile, tra i grandi protagonisti dell’informazione e della cultura scientifica: Piero Angela.
Entra nel medagliere “Dieci cose che ho imparato” (Mondadori)
“Questo libro raccoglie alcune cose che ho imparato in tanti anni di professione, di incontri, di esperienze, di libri letti e scritti, di speranze e delusioni”. Così Piero Angela ha spiegato la sua ultima fatica, un testo scritto di getto e nato dall’urgenza del momento. Un lascito morale dopo una lunghissima carriera al servizio dell’informazione per generazioni di italiani.
Dieci capitoli dedicati ad argomenti come tecnologia, ambiente, energia, televisione, scienza, partendo da una domanda basilare: “ Come è possibile che un paese come l’Italia che ha marcato profondamente per secoli il cammino della civiltà, oggi sia così in difficoltà, e abbia perso le sue luci?” La risposta in questi dieci capitoli che individuano le aree critiche sulle quali agire.
Leggiamo un frammento dell’emozionante prefazione di Alberto Angela: “ Questo, quindi, non è un libro come tutti gli altri che ha scritto: è un diario intimo del suo sapere, l’ultimo, che ha voluto regalarci prima di andarsene”.
Quando sfoglio un libro sono sempre attratta dalla copertina, dalle dediche e le citazioni
Lo stesso fascino che provo al cinema per i titoli di testa. Non potrei mai entrare a film già iniziato, lascio la sala quando si accendono le luci e sono passati tutti i titoli di coda. Per questo amo andare al cinema da sola, la gente parla spesso sopra i titoli di coda. Il libro mantiene intatta la magia della solitudine nell’atto della contemplazione, quasi che lo scrittore lo abbia realizzato solo per noi.
Un mini prologo per introdurre il podio, al primo posto: “I peccati di Marisa Salas” di Clara Sánchez. (Garzanti).
Scrittrice e docente spagnola, Clara Sánchez è l’unica ad aver vinto i tre più importanti premi letterari spagnoli. Ha vinto il premio Nadal, con un romanzo diventato bestseller e molto apprezzato anche in Italia: “Il profumo delle foglie di limone”.
La trama di questo nuovo romanzo è molto coinvolgente e voglio condividerla con voi, ovviamente senza titoli di coda. È la storia di Marisa che guarda sgomenta la classifica dei libri più venduti. Al primo posto c’è un romanzo che lei conosce molto bene perché lo ha pubblicato vent’anni prima, è suo. Ma il libro porta il nome di un altro autore e lei non sa chi sia. Qualcuno ha copiato il suo romanzo. Cosa farà a questo punto? Non sarà semplice dimostrare il plagio. Chi è questo ladro, ci sarà una vendetta?
L’unica cosa certa che vi lascio è la bella citazione presa da Luis de León:
“Quando contemplo il cielo
di luci innumerevoli adornato,
e poi il mondo
nel velo della notte implicato,
nel cieco oblio, nel sonno inabissato,
insieme amore e pena
mi destano nel petto un’ansia ardente.”
Ora andiamo in Tasmania e lo facciamo citando l’autore
“Se proprio dovessi, sceglierei la Tasmania. Ha buone riserve di acqua dolce, si trova in uno stato democratico e non ospita predatori per l’uomo. Non è troppo piccola ma è comunque un’isola, quindi facile da difendere. Perché ci sarà da difendersi, mi creda”. Sul podio in seconda posizione, il nuovo romanzo di Paolo Giordano: “Tasmania” (Einaudi).
Un romanzo sul futuro, quello che temiamo e desideriamo, che non avremo, oppure che possiamo cambiare. Narrazione sulla paura dell’individuo di perdere il controllo in un tempo carico di inquietudini. Nella ricerca di un approdo sicuro dove salvarsi, ognuno cerca la propria Tasmania. Paolo Giordano colpisce sempre nel segno, sono rimasta affascinata anni fa leggendo “La solitudine dei numeri primi” che vinse anche il Premio Campiello Opera Prima.
Ora cerchiamo la felicità; se dovessimo pesarla, quanta ne servirebbe al giorno? È sufficiente una bustina?
Arriva in libreria “Un grammo di felicità al giorno” (Garzanti). L’autrice è Siri Østli laureata in letteratura francese e russa e in psicologia, vive a Oslo con il marito e cinque figli.
Pluripremiata in patria, esordisce in Italia con questa fresca ventata nordica che ci accompagnerà verso il Natale mentre i protagonisti seguono quotidianamente le caselle del calendario dell’Avvento. Ogni casella ha un consiglio, un obiettivo o una motivazione. Personalmente apprezzo molto i cioccolatini.
Nel medagliere una scrittrice blasonata da pubblico e critica, Susanna Tamaro
“Tornare umani”, (Solferino). La sua è una potente narrazione sugli anni della pandemia, con una riflessione nuova su come è stata affrontata l’emergenza. L’autrice analizza anche la concezione aberrante secondo cui le persone non sono unioni irripetibili di corpo e anima, ma solo oggetti da trattare, da riempire di pillole e vaccini, fino all’estremo di sopprimerle quando non più funzionali.
Susanna Tamaro cerca di sgretolare pregiudizi, polemiche e arroganza.
Chiudiamo con un pensiero per Marcel Proust, il 2022 è stato l’anno del centenario della morte avvenuta il 18 novembre 1922
Ci ha lasciato un capolavoro in 7 volumi e il profumo di una madeleine. Ma faremo colazione con lui la prossima settimana.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta grazie a Lei e alle Librerie Lovat per questa bellissima rassegna settimanale sui libri. Adesso stiamo entrando nel periodo caldo delle vendite, si pensa al libro da regalare a Natale, per le scelte io preferisco la Sua lettura critica rispetto ai massicci consigli mandati da abili regie commerciali che fra un po’ si scateneranno sulla stampa e televisione. Nella rassegna di questa settimana mi piace sapere che il libro testamento di Piero Angela nasce da una domanda sulle difficoltà, culturali, tecnologiche ed economiche della nostra Nazione. Dalla morte dell’illustre divulgatore, la situazione è ancora peggiorata a causa della guerra, speriamo che il cambio del Governo porti con sé un po’ di Rinascimento in tutti settori, magari prendendo spunto dalle riflessioni di Piero Angela. Sulla stessa linea “negativa” è la signora Susanna Tamaro che vede nel covid una grande disgrazia che sta portando la società verso un futuro insicuro e incerto. L’unica soluzione per ristorare menti, sentimenti e umori è quello di ricreare una nuova società dove ci sia la capacità di convivere amorevolmente. Dalla lettura di questi due testi sembra di vivere nel quinto secolo, speriamo che si sappia reagire e forse è vero, parafrasando un altro testo in classifica, ci vorrebbe Un grammo di felicità al giorno.
Tutti da leggere! Comincerò con una “bustina di felicità al giorno”. Quella che “toglie il medico di torno”