Possiamo dire che è iniziata con entusiasmo, energia e partecipazione la 21° edizione di “Chies e le sue montagne”. Nelle prime due serate i protagonisti, invitati dagli organizzatori, hanno portato il pubblico a visitare due luoghi iconici della montagna a livello mondiale. Riuscendo a catturare in modo formidabile l’attenzione del numeroso pubblico, condividendo esperienze dirette e genuine, fatte di sorrisi e momenti di riflessione, riuscendo a trasmettere una molteplicità di emozioni che solo chi le ha veramente provate e vissute può fare. Il giusto modo di valorizzare il patrimonio delle montagne di Chies
Come valorizzare le montagne di Chies
Prima all’Osteria dei Tosat nella frazione di Funes, il presidente del CAI Alpago, Luca dal Paos, ci ha portato a scoprire una tra le catene montuose più autentiche e spettacolari della Terra, il Karakorum. Un trekking avventuroso, pieno di colpi di scena, divertente e faticoso allo stesso tempo. Un racconto immersivo che ha permesso a tutti di viaggiare in una terra dalle mille sfaccettature. Per arrivare, ci dice Dal Paos ”al cospetto dei giganti rocciosi della Terra, dove non si può che rimanere incantati a contemplare quanta bellezza ci sia sul nostro pianeta”.
Poi al teatro minino nella frazione di Chies, passando dall’Asia all’America, teletrasportati da una straordinaria Eleonora Delnevo, detta Lola, finiamo sulla via Zodiac: un simbolo dell’arrampicata per antonomasia. Siamo sul El Capitan, nello Yosemite National Park, tra le montagne della Sierra Nevada in California. Così Lola, con il suo film White Circle, riesce a trasmettere e a infondere negli astanti la voglia di andare avanti, di non fermarsi, anche dopo l’incidente nel 2015 che l’ha privata dell’uso delle gambe. Il suo messaggio, che colpisce tutti, indistintamente, è quello di vivere. E il suo messaggio ha forza, è convincente, perché carico di una energia interiore indescrivibile. Mitigata solo un po’ dalla dolcezza di un sorriso che non lascia, però, indifferenti. Il segreto di Lola? Ce lo svela lei: “La famiglia, gli amici e lo sport. Mi hanno dato la forza di andare avanti, continuare a voler viaggiare, e insieme la possibilità di praticare sport”.
Il sindaco
Così ad essere entusiasta è anche il Sindaco di Chies d’Alpago, Gianluca Dal Borgo: “Due serate semplici ma coinvolgenti, in un clima amichevole e sereno, dove la montagna, da sempre protagonista di questa rassegna, rappresenta un’opportunità unica. Per chi vi assiste, l’occasione di trarne linfa vitale e una rinnovata motivazione interiore. Incontri che si trasformano in veri e propri luoghi di riscoperta personale, di confronto con se stessi”.
La Santa Messa sulle montagne di Chies rinviata a sabato
Rinviato, invece di una settimana, a causa del maltempo, l’appuntamento in vetta con la Santa Messa celebrata da don Rinaldo Ottone. Ci si incontrerà, quindi sabato 29 ottobre alle ore 7.00 in Venal di Montanes per salire insieme e ritrovarsi alle 10.30 sul passo Valbona (mt 2130). Presenti Chies d’Alpago, Tambre, Alpago e le rappresentanze di Erto e Casso, Claut e Cimolais. Oltre che a tutti gli amici e cavalieri di Chies e le sue montagne.
La Messa quindi, al posto di aprire la rassegna itinerante, quest’anno la chiuderà. Ma prima altri due appuntamenti di altissimo livello. Martedì 25 ottobre, nella sala polifunzionale di Lamosano, la presentazione del libro “Randagio”, insieme all’autrice Serena Marchi e al protagonista Fulvio “Bubo” Valbusa. Mentre venerdì 28 ottobre, nella struttura coperta di San Martino, l’intervista all’alpinista Silvio “Gnaro” Mondinelli, il secondo italiano ad aver salito senza ossigeno tutti gli 8.000. Entrambi con inizio alle 20.45 a Chies d’Alpago.