Danilo Marcer. Laureato in Economia Aziendale nel tempo si appassiona al mondo vegetale. Da anni si occupa di agricoltura biologica e della nutrizione e difesa naturale delle piante. E’ titolare di Hydrogeo che produce e commercializza la linea di prodotti 7Bio. Nato a Treviso, è pordenonese di adozione. Sposato con 2 figli. Prima si diploma al Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Treviso, poi si laurea in Economia Aziendale a Ca’ Foscari. Lavora in vari settori, prevalentemente amministrativo e finanziario. Poi arriva la possibilità di dedicarsi alla sua grande passione per il mondo vegetale. Quindi nasce Hydrogeo e successivamente viene creata la linea di prodotti 7Bio.
“La natura ha il suo ritmo …. rispettiamone l’equilibrio. La natura non ha fretta …. preserviamone i tempi” racconta in esclusiva per enordest.it.
Quando nasce 7Bio?
“7Bio nasce alcuni anni fa come “spin off” della linea di prodotti di Hydrogeo. Hydrogeo fin dalle origini (anni ’90) ha sempre seguito una filosofia di valorizzazione dei ritmi della natura, di concimazione con prodotti naturali e di difesa delle piante con sostanze a basso impatto ambientale. La fertilità del terreno è la base per una agricoltura sostenibile. Hydrogeo opera nell’ambito dell’agricoltura “professionale” ….. Perché non portare i propri prodotti e la propria esperienza al servizio dell’hobbista che si dedica per passatempo, ma con passione al proprio giardino e al proprio orto? Ecco come nasce 7Bio. L’hobbista vuole un giardino bello, ma “sicuro da vivere”, dove possano stare assieme in tranquillità bambini e animali domestici. L’orto poi deve dare frutti buoni, ma soprattutto sani in quanto diventano alimenti per la propria famiglia.
Nasce così la linea di prodotti 7Bio studiati per nutrire e difendere le colture domestiche”.
Cosa vuol dire agricoltura biologica?
“Agricoltura biologica si contrappone alla cd agricoltura convenzionale. Quest’ultima è quella che si basa sulla chimica, sullo sviluppo agricolo dove la quantità è molto più importante della qualità. La biodiversità è uccisa dall’uso dei pesticidi e da prodotti chimici. Il terreno è sfruttato dalle coltivazioni intensive perdendo la sua naturale fertilità.
Agricoltura biologica è prima di tutto un modo di essere e di pensare. L’uso di pratiche agronomiche sostenibili quali sovescio, rotazioni colturali e consociazioni vegetali si accompagnano all’uso di prodotti naturali. Il suolo si manterrà quindi ricco di microrganismi vivi e di processi biologici naturali. Agricoltura biologica vuol dire impiegare le risorse naturali della terra in modo da conservare le biodiversità, migliorare la fertilità del suolo, mantenere l’equilibrio tra le varie specie viventi”.
Un ritorno al passato o un passo per il futuro per tutelare l’ambiente?
“Per l’agricoltura professionale direi che lo sviluppo delle pratiche agricole ha superato il punto di non ritorno. Le pratiche agricole non torneranno più quelle del passato. Ma qualcosa si può e si deve fare: spingere l’agricoltura sempre più verso il biologico. In quest’ottica sono stati adottati regolamenti che impongono agli agricoltori un uso consapevole delle materie prime nella logica dell’economia circolare. Cerchiamo così di non distruggere le ricchezze della terra e usiamo solo quelle che si possono rigenerare o riciclare. Nell’agricoltura domestica invece c’è anche un po’ di ritorno al passato, l’amore per il lavoro della terra, la soddisfazione per il raccolto, la tranquillità per il contatto con la natura. 7Bio aiuta l’agricoltura “domestica”: nella cura e nella salvaguardia del terreno per una maggiore fertilità; nel mantenimento dei microrganismi terricoli per un terreno sempre vivo; nell’impiego solo di prodotti naturali sia per la nutrizione che per la difesa delle piante; nel preservare gli insetti impollinatori (api, sirfidi, ecc.); nel mantenere gli insetti utili all’equilibrio del nostro ecosistema; nell’uso di prodotti che fortificano le piante e le rendono più resistenti agli stress abiotici (siccità, gelo, grandinate, ecc.) o biotici (derivanti da attacchi di microrganismi e insetti patogeni)”.
Chi è Danilo Marcer?
“Sono principalmente un appassionato della natura, degli sport all’aria aperta, delle nostre montagne, del nostro mare e dei nostri splendidi paesaggi”.
Quanto può aiutare 7Bio nel cambiamento climatico?
“I cambiamenti climatici di maggior impatto per l’agricoltura sono il riscaldamento globale, l’inquinamento, la modificazione del regime delle piogge e gli eventi meteorologici estremi (siccità, gelo, grandine, alluvioni, ecc.). E’ fondamentale comprendere le interazioni tra le piante e l’ambiente che le circonda e conoscere l’influenza che ha su di esse il cambiamento climatico.
Per ridurne l’impatto diventa quindi necessario agire sulle cause di quest’ultimo. L’uso dei prodotti di 7Bio riduce la produzione di concimi (e agrofarmaci) chimici a favore di quelli naturali. Diminuisce così l’impatto sull’ambiente relativo all’estrazione di materie prime non rinnovabili e al loro utilizzo nella fabbricazione di prodotti chimici. La promozione della coltivazione biologica negli orti domestici contribuisce inoltre ad accorciare la filiera alimentare; il km zero diventa una realtà. Nelle grandi città si sta sviluppando negli ultimi anni anche la pratica dell’”orto sul balcone” accessibile a tutti con una spesa molto contenuta”.