Il riuso sarà materia di studio nelle scuole di tutta la penisola. I vantaggi del riuso di tutti gli oggetti e gli abiti funzionanti e utili legati all’informazione sui beni ambientali, sullo sviluppo sostenibile. Economia circolare, rispetto degli ecosistemi, della biodiversità spiegati agli alunni di ogni ordine e grado da alcuni degli imprenditori di Mercatino. L’azienda veronese, leader nel settore, che può vantare ben 187 negozi in franchising in Italia (uno anche a Ibiza in Spagna). Che entro Natale saliranno a 192 con l’inaugurazione di altri 5 nuovi spazi.
Mercatino e le nuove generazioni
Con un accordo con il Ministero della Pubblica Istruzione i vertici di Mercatino insegneranno agli studenti, possibili clienti del futuro, tutti i benefici che si ottengono dal rimettere sul mercato tutte le cose sottratte all’impatto ambientale. Organizzati corsi con attività pratiche e il calcolo personalizzato dell’impronta ambientale del nucleo familiare. Verrà ricordato che gli attuali 187 negozi Mercatino permettono di evitare immissioni in atmosfera di 45 mila tonnellate l’anno di gas serra. Che equivalgono alle emissioni assorbite da 240 mila alberi. Risparmiando 30 mila kg PM2,5 equivalente all’emissione di particolato generale dall’uso di circe 3 miliardi di sigarette.
Il riuso
Mercatino chiuderà il 2022 con un fatturato superiore ai 100 milioni di euro, in netta crescita rispetto agli 80 milioni dello scorso anno. Nei 187 spazi Mercatino accettato e venduto tutto ciò che è funzionante. Utile e sanificato, dai mobili all’abito, dai quadri alle porcellane, dai libri alle biciclette e anche oggetti vintage. Sono molto richiesti i juxe-boxe degli anni ’60, i registratori Geloso e dell’Akai. Le radio cubo della Brionvega per non parlare della lettera 22 della Olivetti.