È trascorsa oramai una settimana dal voto. Questa tornata elettorale è stata tra le più importanti dal dopoguerra in poi ed abbiamo votato con un sistema elettorale che di fatto dovrà quanto prima essere rivisto. Nessun dubbio che si sia registrata una netta vittoria della coalizione di destra in termini di seggi assegnati. Anche se la grande differenza è arrivata dai collegi uninominali. Se poi verifichiamo numericamente il numero dei voti conseguiti dalla destra ci rendiamo conto che la maggioranza del nostro paese la pensa diversamente. In questa difficile situazione ritengo in ogni caso il risultato di Più Europa complessivamente positivo e rispondente alle aspettative. Con oltre 800 mila voti (un risultato sul quale abbiamo chiesto la verifica) siamo andati vicinissimi alla soglia di sbarramento del 3%: siamo 2,96 al Senato e 2,85 alla Camera; questo fa capire chiaramente perché attendiamo i riconteggi, specie per quanto riguarda il Senato. Due parlamentari eletti nei collegi uninominali – Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova – su un totale di 11 parlamentari eletti da tutta la coalizione. Con questo risultato potremo sicuramente continuare le nostre battaglie per i diritti civili e sociali sia a livello nazionale che a livello locale.
Le nostre battaglie a livello locale
Nell’ambito locale – sia regionale che comunale – abbiamo poi conseguito un ottimo risultato nel solo comune Venezia siamo al 4.3 per cento pertanto ben oltre la soglia di sbarramento. Ogni tornata elettorale fa storia a sé. Ora dobbiamo rafforzare quell’area politica che si riconosce in un pensiero liberaldemocratico, atlantista e fermamente europeista con massima attenzione sia al tema dell’immigrazione che ai diritti civili. Certo che per rafforzare tale area dobbiamo fissare dei limiti ben precisi. Ritengo che dialogare con quei finti partiti ove la democrazia interna è assolutamente sconosciuta e che sono nati solo con un unico scopo, cioè quello di dare forza al suo indiscusso leader, sia impossibile.
Saranno battaglie anche i dialoghi
Voglio essere chiaro. Il dialogo con i leader di Azione e Italia Viva ritengo personalmente sia molto difficile sia per i motivi di fatto palesi a tutti e sopra richiamati sia per la totale mancanza di sensibilità personale verso quei temi legati all’immigrazione e ai diritti civili.
Fiducia nei giovani
Tutt’altra cosa sarà il rapporto con la base di questi partiti con particolare riguardo a quella giovanile. Sono pienamente convinto che a partire dalle giovani generazioni appena scopriranno, e lo scopriranno, che il merito tanto conclamato dai loro leader sarà valutato senza nessun passaggio democratico apriranno gli occhi e anche con loro si potrà lavorare insieme rafforzando bene ovviamente oltre le soglie di sbarramento la nostra area politica.
Certo che la democrazia è fatica
Decidere la linea di un partito e nominare candidati nonché responsabili locali comodamente da una spiaggia è più comodo. A noi, che crediamo allo stato di diritto e alla democrazia rappresentativa, la fatica non fa paura.
Le nostre battaglie future
Per ora da liberali faremo una forte opposizione a questo governo e continueremo soprattutto nel Veneto a rafforzare le nostra presenza nei territori. Faremo appello comune per comune a tutto il nostro elettorato veneto oltre 80.000 persone affinché da elettore possa anche trasformarsi in militante per combattere insieme questa difficile battaglia democratica contro il tentativo di banalizzare e semplificare il tutto al solo fine dell’ottenimento del consenso per fini personali.