Anche il vino ci costerà più caro? C’è più di qualche “indizio” che può condurci alla prova. Certo è che anche per il mondo dell’agricoltura non sono stati anni facili, dopo pandemia, sconvolgimenti climatici, siccità e ora anche caro energia. enordest.it ne ha parlato con Silvano Nicolato presidente delle Cantine Vitevis di Montecchio Maggiore che nasce dalla fusione di quattro realtà del Vicentino e Veronese (Colli Vicentini, Cantine di Gambellara, Val Leogra e Castelnuovo del Garda) con 1200 soci e 13 milioni di bottiglie grazie ad una superficie di 2800 ettari vitata. Il fatturato è di 50 milioni. Nicolato è inoltre vice presidente del Consorzio Lessini-Durello, vice presidente settore vitivinicolo di FedAgri regionale oltre che consigliere nazionale.
La preoccupazione per il vino più caro
“Siamo molto preoccupati. Ci siamo visti nel corso di due anni triplicare il costo energetico, nonostante nel passato abbiamo fatto investimenti per raggiungere il 17 per cento di autonomia energetica. Le ultime bollette sono da brividi. Con gli impianti di imbottigliamento e di frigorie oltre all’aumento del costo del vetro la situazione diventa difficile gestire. Queste congiunture se non riusciamo a trasferirle nel valore finale vanno ad erodere la nostra marginalità. Siamo preoccupati per il consumatore che si vedrà ridurre il potere d’acquisto”.
Presidente Nicolato, c’è il rischio che il vino sia più caro. Cosa vi aspettate a questo punto?
“Ci auguriamo e siamo fiduciosi che a breve si possano mettere in atto misure a livello governativo per contrastare questi problemi. Auspichiamo una stabilità geopolitica a livello internazionale che si possa risolvere al più presto riportando i costi energetici ai valori del passato”.
Come se non bastassero i problemi, sono terminati da poco tre mesi di siccità molto pesanti per le imprese agricole
“In cantina l’aumento dei costi per produrre la bottiglia sarà determinato anche dalla siccità. Chi ha irrigato avrà un buon prodotto. L’anno scorso la gelata ad aprile poi un clima torrido da record. Nonostante ciò gli agricoltori hanno saputo far fronte alla siccità con grandi sforzi energetici, fisici ed economici. Manca qualche punto percentuale rispetto ad una annata normale, ma la qualità dei mosti è estremamente elevata”.
Cosa vi aspettate dall’esecutivo che verrà per evitare che il vino sia più caro?
“Ci aspettiamo la competenza, figure giuste nei posti giusti e che sappiano ascoltare i problemi dell’agricoltura. Che portino avanti tutte le azioni a favore degli agricoltori. Che hanno sempre affrontato tantissimi problemi e sono riusciti grazie al sacrificio ad essere competitivi. Ci aspettiamo un grande impegno del nuovo esecutivo e dal nuovo ministro. Non dimentichiamo che dal 2008 inizio delle grande crisi il nostro settore ha sempre favorito l’occupazione assorbendo gli espulsi dal ciclo produttivo”