Nato a Portogruaro 54 anni fa e residente a Mestre, Andrea Martella è laureato in Lettere all’Università Ca’ Foscari di Venezia e sin da giovanissimo si è impegnato in politica. Nel corso degli anni ha ricoperto vari incarichi amministrativi e politici, a Venezia e a livello nazionale. E’ stato Deputato, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria e attualmente segretario regionale del PD del Veneto. Recentemente, tra le altre cose, ha lavorato per la creazione della Zona Logistica Semplificata per Marghera e il Polesine e dell’Autorità per la Laguna di Venezia, che sono state istituite per legge.Figlio di un medico e di un’insegnante, ha giocato come centrocampista nelle giovanili del Portogruaro, ed ha una figlia. Si ricandida con gli obiettivi legati al clima, al lavoro e alla crescita sostenibile.
Tre temi fondamentali: clima, lavoro e crescita
Il tempo che stiamo vivendo è segnato da tre fronti cruciali: le instabilità geopolitiche delle quali sentiamo le conseguenze sulla nostra quotidianità, i cambiamenti climatici che condizionano ogni possibilità di sviluppo in assenza di urgenti interventi, la sfida del lavoro ben retribuito e per tutti. Se da un lato c’è bisogno di proseguire il progetto di ricostruzione dell’Italia a partire dal Pnrr, nell’immediato bisogna dare risposte a queste emergenze. Garantendo prezzi calmierati per le famiglie più in difficoltà contro il caro energia, aumentando gli stipendi netti con una mensilità in più all’anno, diminuendo il cuneo fiscale per le imprese e aiutandole nella fondamentale transizione ecologica e digitale.
Crescita e cambiamenti climatici
La crescita dei prossimi anni o sarà sostenibile oppure non sarà tale. In questo senso serve aumentare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili: un orizzonte che consente di promuovere la sostenibilità ambientale come leva per aiutare la crescita e tutelare il territorio. La tragedia accaduta sulla Marmolada il 3 luglio scorso e tutta questa estate torrida, segnata dalla siccità, ci dicono come la deriva ambientale stia entrando prepotentemente nelle nostre vite. Ribaltando le nostre abitudini quotidiane, mandando in crisi agricoltura e allevamenti, influendo sulla catena alimentare. Intervenire è un imperativo.
I giovani
Altro nodo centrale, i giovani. Il PD è l’unico partito che ha presentato un ampio ventaglio di proposte per le nuove generazioni, riguardanti il lavoro, la scuola, l’università, le garanzie per la casa e gli affitti. Anche il Veneto, regione tra le più importanti d’Italia, risente gli effetti dello scenario complesso cui facevo riferimento. E in più è una regione in cui convivono sviluppo, innovazione, formazione, attenzione al sociale: la molteplicità delle sue dinamiche richiedono dunque ulteriori risposte, mirate e puntuali. Guardando al mondo produttivo, siamo consapevoli che il settore manifatturiero sia la colonna portante del sistema veneto. A partire da qui siamo determinati nel realizzare interventi e sostegni che ne accrescano la competitività a livello nazionale e soprattutto internazionale. Penso poi alla sanità, ambito nel quale è esploso il problema della carenza di medici ed infermieri, accanto al cronicizzarsi dei tempi lunghi delle liste d’attesa. Noi siamo per una sanità pubblica per tutti e non per uno scivolamento verso la privatizzazione dei servizi. Per fare questo serve un deciso aumento degli investimenti per nuove assunzioni di personale e per garantire tutti i livelli essenziali di assistenza.
Autonomia cooperativa per i cittadini
Non da ultima, l’autonomia regionale: una promessa irrealizzata dal centrodestra. La nostra proposta va al sodo, individuando sette materie relative alla formazione, al lavoro e alla rigenerazione territoriale. Per un’autonomia cooperativa in grado di aumentare l’efficienza delle Amministrazioni e venire incontro ai bisogni dei cittadini.
La questione Venezia
Quindi Venezia: un’amministrazione per nulla efficace ha consentito che le città si siano ritrovate di fronte agli stessi problemi del pre-pandemia. La città storica è costretta a fare i conti con le medesime dinamiche legate al turismo. A Mestre esiste un enorme problema di sicurezza urbana che non trova soluzione malgrado le promesse, mentre le attività commerciali sono in ginocchio. Ora serve completare l’iter della Zls, per attrarre investimenti a Marghera e nel Polesine. E quello dell’Autorità per la laguna di Venezia, per la gestione del Mose e la salvaguardia della città, passando dal rinnovo della legge speciale. Provvedimenti varati dal Governo di cui ho fatto parte.
Niente crescita se vince il centrodestra che ha tradito Draghi
Le elezioni del 25 settembre hanno dunque un’importanza cruciale per il destino del Paese, del nostro territorio e delle nostre città. C’è ancora un 40% di persone indecise, alle quali vogliamo continuare a parlare con il linguaggio della responsabilità. Una responsabilità che le forze politiche che hanno messo fine al Governo Draghi, dal M5S alla Lega a FI, hanno tradito in modo grave. Relativamente al centrodestra, la spaccatura netta che è emersa tra i principali alleati attorno alle questioni dirimenti delle sanzioni alla Russia e dell’emergenza del caro energia, si stanno replicando e declinando anche in Veneto sul tema dell’autonomia. FdI è un partito centralista e statalista che considera l’autonomia come una non-priorità, in totale disaccordo con la Lega di Zaia. I nodi insomma sono arrivati al pettine. E in vista del voto emerge una certezza: consegnare il governo al centrodestra sarà come affidare al caos la soluzione delle emergenze nazionali e del rilancio territoriale. Sono convinto, e lo sono ancor di più dopo questa evoluzione politica, che il ruolo del PD, come forza affidabile e responsabile, sia destinato a crescere.