Neanche a farlo apposta l’altra sera Andrea Colla era in sala proiezioni della Mostra del Cinema di Venezia per assistere all’anteprima del film “La siccità” (fuori concorso) del regista Paolo Virzì. Un film definito dallo stesso regista “apocalittico”, anche se Colla presidente della Coldiretti Venezia non è molto d’accordo. Nel film si narra che a Roma infatti non piove da tre anni e senz’acqua stravolge regole e abitudini. Nella città che muore di sete e di divieti si muove un coro di personaggi, giovani e vecchi, emarginati e di successo, vittime e approfittatori. Le loro esistenze sono legate in un unico disegno, mentre ognuno cerca la propria redenzione.
Nemmeno nei ricordi dei più vecchi agricoltori c’è traccia di un’estate così torrida che ha messo a rischio diverse colture. Lei presidente Colla, collegandosi al film cosa ne pensa di quest’annata senz’acqua?
“Se ne va un’estate anomala ma purtroppo il clima pazzo è divenuto una normalità e il cambiamento climatico è un dato di fatto. Con l’acqua serve attenzione anche sui livelli di salinità. Il cuneo salino è molto più all’interno ed ha superato le foci dei fiumi, Noi possiamo agire a livello scientifico per programmare l’irrigazione. Il film? E’ una realtà non una fiction. La siccità della città di Roma dove il Tevere è prosciugato causa un disagio sociale e sanitario. Senz’acqua per l’uso civile e agricolo sparisce la civiltà”
Costi energia che stanno schizzando all’impazzata. Senz’acqua. E’ reale il rischio di chiusura di imprese agricole?
“C’è il rischio della tutela della zootecnia, si registrano raccolti minori della media per il mais, la soia e per il frumento. Di conseguenza meno cibo per uomo e animali. Il prezzo dei mangimi è salito di molto e rende impossibile pareggiare i conti della stalla. Ci siamo impegnati con investimenti sul benessere animale con le ventole che raffreddano le stalle ma che ora rappresentano una grande spesa oltre che il prezzo del gasolio raddoppiato così come i fertilizzanti. A rischio soprattutto aziende zootecniche. Ho la stalla, la mia “azienda” che costa sempre più per energia e il prezzo della carne resta invariato. Come conseguenza si può arrivare alla chiusura”.
C’è un disegno che sta tentando di affossare le nostre stalle senz’acqua?
“Certo perché Paesi europei che hanno energia pulita anche dal nucleare o altri fonti rinnovabili hanno un prezzo dell’energia molto più basso del nostro. Così come la manodopera e anche non rispettando gli standard qualitativi ai quali siamo sottoposti invadono il nostro mercato per cui noi non possiamo essere competitivi”
Cosa chiedete al prossimo Governo?
“Chiediamo un impegno sulla realizzazione di nuove opere strutturali per il Paese quindi investimenti sulle infrastrutture per la logistica sia per la movimentazione per i nostri cittadini che per i milioni di turisti che arrivano oltre al trasporto merci. Per essere più ospitali e competitivi. Servono opere strutturali per la gestione acqua che è la risorsa più importante con bacini di accumulo per raccogliere acqua nei mesi più piovosi per poi distribuirla. Un argomento bene affrontato dal presidente di Condifesa TVB Valerio Nadal in occasione della Fiera in movimento “Vite in campo”.
E poi?
“Sarà fondamentale investire per ottenere la nostra sovranità energetica da fonti rinnovabili con il fotovoltaico sui tetti. Inoltre dobbiamo raggiungere la sovranità alimentare puntando al principio della reciprocità che prevede il rispetto delle regole nella produzione per un cibo sano e sicuro e di non essere succubi di Paesi Terzi che non rispettano queste regole ma riescono ad importare nel nostro Paese quello che a noi non è permesso produrre. Chiediamo una maggior tutela del vero Made in Italy perché il falso “made in italy” fattura ogni anno 100 miliardi di euro”.